Aveva promesso di non piangere, ma la prima conferenza stampa non si scorda mai. Clara Soccini, 24 anni, ha appena concluso un anno indimenticabile. Promessa di Sanremo Giovani, che ha vinto con la sua Boulevard, tra poco salirà sul palco più importante d’Italia insieme ai big con Diamanti Grezzi.
Diamanti Grezzi: Clara parla ai giovani
Fino a pochissimo tempo fa stava considerando di abbandonare i suoi sogni e magari accettare di rimanere confinata a Travedona Monate, la frazione in provincia di Varese dove è cresciuta. Oggi, solo a ricordarlo, non può che emozionarsi. Emoziona anche noi.
È proprio da questo periodo tormentato che nasce Diamanti Grezzi. «È arrivato prima il titolo del contenuto, un’eccezione per me che scelgo i titoli solo alla fine», racconta Clara. «Volevo davvero creare un brano che spiegasse quello che ho imparato quest’anno, ovvero che è meglio essere noi stessi e buttarci invece che cercare sempre la perfezione».
Il brano nasce dalla sua penna, quella di Alessandro La Cava e di Francesco “Katoo” Catitti. Vuol essere un racconto generazionale sull’importanza di credere nei propri sogni anche quando sembrano irrealizzabili. Ci ha mostrato un teaser del video in anteprima: secondi di luci a neon, outfit in stile Euphoria, lacrime e sorrisi. Avere vent’anni, avere paura, avere ansia. Andare avanti.
Clara: prima di Sanremo
Per Clara, Sanremo è un punto di svolta che costringe a pensare. Segna un prima (intenso) e un dopo (incredibile). Il prima è la scalata: gli anni passati a mettere via i soldi per poter andare a Milano comunicandolo ai genitori solo a cosa fatta, i lavoretti. Le frasi scritte in disordine e lasciate in giro per paura di non riuscire a creare niente di completo. I set fotografici da modella, il sogno rimasto nel cassetto. «Con la pandemia sono tornata a casa con mia mamma e insieme a mio fratello ho messo a posto alcuni testi e li ho pubblicati su Instagram, più come sfogo che come lavoro», si racconta lei.
Poi inizia a cambiare tutto. Tra gli ascoltatori che la seguono su Spotify, dove comincia ad inserire i suoi brani editati e registrati, niente meno che uno dei creatori della serie Mare Fuori. Le propone di entrare a far parte del cast nei panni di “Crazy J”, una trapper milanese che finisce nel carcere minorile di Napoli. Per la serie le viene chiesto di realizzare due brani, tra cui Origami all’alba (oggi triplo disco di platino). Il prossimo 2 febbraio, in contemporanea con l’uscita della quarta stagione della serie, uscirà anche il brano Ragazzi fuori.
Dopo Sanremo: Primo album e Primo tour
Dopo Sanremo, invece, parte tutto un altro viaggio. Il 16 febbraio uscirà il suo album d’esordio, Primo, seguito dal Primo tour che la porterà in alcune delle città più importanti d’Italia per esibirsi con una band. Crazy J sarà parte del progetto, perché il brano si inserirà tra le tracce, ma la protagonista sarà 100% Clara. Abbiamo avuto la possibilità di ascoltare tre brani in anteprima e non abbiamo dubbi: Soccini ci sta dando la possibilità di starle dietro, non conviene sprecarla. Probabilmente non ricapiterà.
In Aquiloni è interprete di un brano scritto da Leo Enaudi, che racconta della fine di un’amicizia e del vuoto che lascia. Con ritmi upbeat e autotune (un pizzico, per dare pepe) canta: “Litighiamo come pazze, ci abbracciamo come se fosse solamente nostra la città”. Storie di rose appassite invece è “un colloquio tra Clara e la Clara allo specchio”, in cui emerge il ritornello: “Promettimi pure il cielo che tanto sto in alta quota, pensavo che fosse l’altezza più giusta per me e invece voglio scappare”. Ultima – ma non per importanza – Sogni di carta: il racconto di quel prima che oggi sembra un’altra vita. “Tu dimmi cosa capisci di me se mi guardi così”.
Per la serata delle cover ha scelto Ivana Spagna, con cui canterà la celebre Il cerchio della vita. Da lei ha ricevuto una lezione di umiltà e diversi consigli. Il più importante: prendersi il giusto tempo, senza voler sempre correre. Per questo durante il Festival vuole pensare solo al presente. Smettere di chiedersi perché è qui, per volere di chi. Passato e presente le serviranno solo per trovare la carica di salire e vivere Sanremo nell’unico modo possibile: come una giostra che va.