Eleonora Giorgi ha combattuto la morte fino alla fine, con la consapevolezza che quel miracolo, sperato e invocato esplicitamente, potesse avverarsi. Ma anche con la fierezza che l’ha sempre contraddistinta, soprattutto dopo la scoperta della malattia. Eleonora Giorgi è scomparsa a 71 anni, dopo aver raccontato la malattia davanti agli schermi tv e la pubblico che l’ha sempre amata e seguita, fin dagli esordi nel cinema e poi i ruoli anche sul piccolo schermo.
Le ultime apparizioni in tv di Eleonora Giorgi prima della morte
«Siamo ancora qui, teniamo duro». Così in una delle ultime dichiarazioni Eleonora Giorgi aveva raccontato il suo stato di salute, senza nascondere agli spettatori del programma tv Verissimo di Silvia Toffanin, che le speranze di guarigione dal tumore erano sempre più basse. Da tempo, infatti, l’attrice e già sex symbol, combatteva contro un tumore al pancreas. Ma dopo le prime cure, compresa la chemioterapia che pure non l’aveva tenuta lontana dalle telecamere tv, era arrivata la scoperta della metastasi al cervello.
La metastasi e l’aggravamento
«Hanno scoperto una metastasi nel cervello e mi sono sottoposta a radiochirurgia. È andata bene, tra poco dovrò fare un controllo. Ho avuto un po’ di paura», aveva ammesso Giorgi, chiarendo: «Per il resto, sto aspettando l’approvazione negli Stati Uniti di un farmaco che aggredisce la mutazione genetica. Io a tutti i miei cari e ai medici ho detto che, se devo andare via, non voglio farlo in maniera spaventosa. Non ho cominciato la chemioterapia palliativa, sono stata molto male di stomaco con questa terapia».
La speranza nel miracolo
Era stata sempre l’attrice a spiegare: «Non sono rassegnata, sono serena e sono aperta a tutto, anche ai miracoli», aggiungendo che «bisogna continuare a sorridere, giocare, sperare fino alla fine. Spero di tornare qui per dare buone notizie». Ma era stato il figlio primogenito Andrea Rizzoli, nato dall’amore con Angelo Rizzoli, a confermare la gravità della situazione, in concomitanza con l’uscita del suo libro Non ci sono buone notizie. Si tratta di un diario che ripercorre le tappe della diagnosi della malattia e il percorso di cura della madre, ma anche i rapporti con il fratello Paolo Ciavarro.
Eleonora Giorgi e il rapporto con i figli
A descrivere il rapporto tra Eleonora Giorgi e i figli è stato ancora Angelo Rizzoli: «Io e mamma abbiamo due caratteri molto forti, ci siamo scontrati spesso in passato. Mio fratello Paolo invece, ha un carattere molto più dolce del nostro e molte volte ci ha fatto ragionare e parlare. In questo percorso, lui è stato fondamentale per me, non ce l’avrei mai fatta da solo», aveva ammesso, descrivendo gli ultimi periodi con parole toccanti: «Sicuramente è stato anche l’anno più bello della nostra vita. Abbiamo vissuto alla massima velocità, concentrandoci sul bene e tralasciando il male. Questo percorso – doloroso per mia madre – è stato meraviglioso per noi perché abbiamo avuto il tempo di dire quello che volevamo dirci. Ha fatto tutto ciò che poteva, ora vive serenamente».
La carriera di Eleonora Giorgi
Ora di Eleonora Giorgi rimane il ricordo dei momenti più felici e di una carriera segnata dalla popolarità. Nata a Roma, il 21 ottobre 1953 da una famiglia di origini inglesi e ungheresi, fa il suo esordio nel mondo del cinema con una breve apparizione nel film Roma di Federico Fellini, ma è Storia di una monaca di clausura del 1972 che la consacra come sex-symbol degli anni Settanta. La fama cresce con Borotalco, al fianco di Carlo Verdone nei panni di Nadia Vandelli, che le permette di vincere il David di Donatello e il Nastro d’argento come Migliore attrice protagonista.
Dal cinema alla tv

Da lì in poi è un crescendo: Giorgi interpreta numerose pellicole, soprattutto vestendo i panni di donna provocante nelle commedie sexy all’italiana, ma dedicandosi poi anche a pellicole drammatiche come L’Agnese va a morire e Dimenticare Venezia. Uno dei più grandi successi fu la commedia del 1980 Mia moglie è una strega, dove recitava con Renato Pozzetto. Negli anni ‘90 e poi 2000 è sempre più presente anche su piccolo schermo, per esempio in serie come I Cesaroni, Lo zio d’America e Morte di una strega.
I momenti bui e l’uscita dalla droga

Nella vita dell’attrice ci sono stati anche momenti bui, raccontati ancora una volta davanti alle telecamere al Maurizio Costanzo Show, dove aveva presentato il suo libro Di schiavitù e liberazioni. Aveva parlato della dipendenza da droghe, iniziata ad appena 19 anni dopo l’improvviso successo e la tragica morte dell’allora fidanzato, Alessandro Momo: «Ero schiava dell’eroina», aveva confessato, spiegando: «All’epoca la droga era una piaga, un contagio per tutta la mia generazione. Ad aiutarmi fu l’amore per Angelo Rizzoli: mi sono innamorata, ne sono uscita in un mese e non l’ho mai più toccata».
Da Lolita d’Italia a simbolo della lotta al tumore
«A 16 anni – raccontò nel 2017 in un monologo – la mia famiglia era andata in pezzi e io, tre anni dopo, da diligente studentessa d’arte e da sempre fidanzata, mi ero ritrovata per caso protagonista di una scena di nudo. Quell’immagine divampò e in breve tempo diventai la Lolita d’Italia, io che avevo fatto l’amore solo con il io ragazzo». «Quel successo non apparteneva alla ragazza riservata e pudica che ero, così iniziò a strangolarmi lentamente. Solitudine e infelicità: è allora che incontrai l’eroina, che in breve mi travolse e mi trasformò in un essere privo di emozioni, narcotizzato», ammise.
Il marito e la vita privata

Dal marito Angelo Rizzoli Eleonora Giorgi ha avuto il primogenito Andrea, nato nel 1980, che ha scelto di seguire la strada del cinema, anche se come produttore. Dopo la separazione e le seconde nozze con l’attore Massimo Ciavarro, è arrivato invece Paolo Ciavarro, nel 1991, che lavora in tv (è noto soprattutto come opinionista di Forum e come concorrente del Grande Fratello, dove ha conosciuto Clizia Incorvaia, che ha poi sposato. Dal loro amore è nato il figlio, Gabriele, grande gioia di nonna Eleonora Giorgi. I due fratelli sono molto legati, come confermato da entrambi: «Siamo legati da sempre», ha spiegato Paolo Ciavarro.