Achille Lauro a Sanremo 2021
Achille Lauro figura tra gli ospiti di Sanremo 2021, e non un comune ospite bensì un ospite fisso, che sarà presente in tutte le cinque serate del festival all’Ariston.
Dopo la sua istrionica partecipazione alla precedente edizione del festival, Amadeus ha colto la palla al balzo, e ha chiesto ad Achille Lauro di portare nuovamente le sue performance sul palco dell’Ariston per Sanremo 2021. Il direttore artistico ha detto che Achille Lauro darà vita a dei “quadri”: e vedendo la prima serata di Sanremo ci siamo finalmente resi conto di cosa intendesse.
Achille Lauro con il costume ispirato a Velvet Goldmine e al Glam Rock
Attesissimo Achille Lauro, la sua esibizione è arrivata dopo le 23.30. Ecco il suo costume per la performace della prima serata di Sanremo. Un costume luccicante, parrucca blu e make up super futuristico, con tanto di colpo di scena sul finale dell’esibizione, quando il cantante piange lacrime di sangue. Come spiegato nel suo account Instagram il “quadro” di della prima serata di Sanremo rappresenta il Glam Rock, ed è ispirato al film Velvet Goldmine del 1998, che racconta appunto la parabola del Glam Rock in Inghilterra.
Per questa esibizione la canzone cantata da Achille Lauro è “Solo noi”, ultimo singolo del cantante uscito il 19 febbraio 2021.
Cosa farà Achille Lauro a Sanremo e cosa sono i “quadri”
“Da oggi è ufficiale: farò parte del settantunesimo Festival di Sanremo, portando in scena 5 quadri e 5 opere d’autore”; sono state le parole di Achille Lauro sui suoi profili social non appena Amadeus ha ufficializzato la sua presenza al festival. Ma quale sarà il “quadro” di Achille Lauro per la prima serata di Sanremo 2021? Per adesso sappiamo solo che a comporre il quadro ci saranno anche due ospiti d’eccezione: Francesca Barra e Claudio Santamaria (che sono una coppia anche nella vita). Ecco l’anticipazione sul profilo Instagram di Claudio Santamaria:
Siamo sicuri che Achille Lauro porterà a Sanremo delle performance fuori dagli schemi, possibilmente riuscendo a superare la sua prova dell’anno scorso. Se ti stai chiedendo di preciso cosa farà Achille Lauro a Sanremo e se canterà dobbiamo andare a spulciare tra le sue dichiarazioni.
In un comunicato inviato ai giornalisti Achille Lauro si è espresso così:
“Mi esibirò per il settore dello spettacolo ferito e vessato, per voi amici giornalisti, per le persone che lavorano per me, per tutti voi. Sarò un velo di mistero sulla vita, sarò la solitudine nascosta in un costume da palcoscenico, sarò sessualmente tutto, genericamente niente. Sarò esagerazione, teatralità, disinibizione. Sarò peccato e peccatore.“
Nel frattempo l’artista ha lanciato anche una serie di indizi su Instagram: negli ultimi giorni ha pubblicato una serie di post che riportano queste parole:
“5 lettere. 5 quadri. 5 anime. 5 benedizioni”
Contestualmente Achille Lauro ha lanciato un profilo Instagram secondario, dove oggi ha postato immagine relative agli outfit indossati durante lo scorso Sanremo e realizzati dal direttore artistico di Gucci Alessandro Michele.
E adesso, se vuoi saperne di più, ti raccontiamo qualche curiosità su Achille Lauro.
Chi è Achille Lauro? Il vero nome e la biografia
Nel suo campo è un pioniere assoluto: Achille Lauro è stato infatti il primo trapper della storia di Sanremo, o almeno il primo artista proveniente da quella scena musicale che abbia mai calcato il palco dell’Ariston, esibendosi però con canzoni che non facevano necessariamente parte del suo bagaglio musicale.
Il vero nome di Achille Lauro è Lauro De Marinis. Deve il suo nome d’arte all’armatore partenopeo Achille Lauro, a cui spesso veniva scherzosamente associato quando è entrato nel giro musicale del Quarto Blocco. Classe 1990, nasce a Verona sotto il segno del Cancro. Suo padre è magistrato, sua madre imprenditrice, ma non per questo la sua infanzia è avvolta nella bambagia.
Sin da subito la futura star inizia a frequentare gli amici del fratello maggiore, producer, appunto, del collettivo Quarto Blocco. Da lì comincia a nutrirsi di musica e sperimentazione sociale e culturale, gettandosi a capofitto nel mondo dell’hip-hop underground e del punk strettamente romano.
Quando ha 14 anni, i suoi genitori decidono di trasferirsi e lo lasciano col fratello, in un ambiente piuttosto difficile. Nel corso di svariate interviste, lo stesso Lauro ha dichiarato di aver avuto più volte contatti col mondo della droga, battendosi spesso per trascinare amici e conoscenti fuori da un tunnel che “ti distrugge la vita”.
Facendo riferimento al suo passato, ha dichiarato: “Sono entrato in contatto con famiglie criminali. Compravo chili di droga che facevo vendere a una squadra di spacciatori che avevo creato. Ero ricco”. La giustizia ha fatto il suo corso e Achille Lauro è stato arrestato, riuscendo finalmente a porre fine a questa spirale discendente. Tra le forze inarrestabili che lo hanno aiutato a riscattarsi, dichiara, c’è stata la musica.
Debutto musicale e successo
Dopo il debutto col Quarto Blocco, con cui pubblica il suo primo Barabba Mixtape, il successo arriva nel 2015 con Achille Idol Immortale, da cui saranno estratti singoli come Real Royal Street Rap. Nello stesso anno esce anche il secondo album studio di Achille Lauro, Dio c’è, un chiaro riferimento alla religione cristiana che denota un attaccamento complicato con la sfera religiosa e sacra.
Dopo essere uscito da Roccia Music, Achille Lauro continua a collaborare con artisti della scena underground e produce brani di successo come Thoiry RMX. È in questo periodo che l’artista dà vita ai suoi primi progetti davvero sperimentali, allontanandosi di parecchio dai suoi esordi. Nasce così la samba trap. Si tratta di una nuova wave di musica che mescola gli elementi della trap ai ritmi incalzanti sudamericani.
Le performance di Achille Lauro a Sanremo 2019 e 2020
Il 22 dicembre del 2018 Achille Lauro conferma la sua partecipazione al Festival di Sanremo 2019, con la compartecipazione di Boss Doms per il pezzo Rolls Royce che di trap non ha niente, ma denota evidenti ispirazioni rock come i Doors, Jimi Hendrix e Axl Rose ed Amy Winehouse. Si tratta di un pezzo marcatamente anticonformista abbinato a un’esibizione fuori dagli schemi che fa parlare i tabloid per giorni interi: Achille Lauro sa come tenere il palco e lascia senza parole la critica italiana e di tutto il mondo. Il pezzo, che riceve recensioni miste dal pubblico e dalla stampa – di gran lunga più entusiasta. Dal singolo viene poi pubblicato il disco, 1969, quinto album studio che evidenzia marcate sonorità rock e ottiene un disco di platino per aver superato le cinquantamila copie vendute.
Nel 2020, Achille Lauro partecipa alla settantesima edizione di Sanremo con il brano Me ne frego. Anche qui la sua esibizione fa parlare a lungo anche grazie agli outfit sopra le righe firmati Gucci e indossati durante le sue esibizioni. Indimenticabile l’abitino aderente che richiama il dipinto di San Francesco del Giotto, ma anche l’abito semitrasparente con cappello piumato. Oppure quello ispirato a David Bowie che ha sfoggiato durante il duetto con Annalisa. Me ne frego si qualifica all’ottavo posto della classifica finale di Sanremo.