I ribelli non passano mai di moda: ogni generazione trova il suo modo di scardinare le regole, persino la GenZ, forse la più iconoclasta. Cresciuti online tra social media e informazione incontrollata, i nuovi trend non nascono più solo dalle icone della moda e del cinema, ma anche da influencer e it girl del web.

Charli XCX è tutte queste cose: un’artista affermata, ma un’icona soprattutto per la sua personalità social. Gli amanti della musica sanno che c’è lei dietro a hit pop come I love it e Fancy, ma la sua natura di ribelle non le ha mai permesso di stare a lungo sotto i riflettori. Abbastanza conosciuta da avere fan affezionati, ma al contempo in grado di vivere una vita normale; essere una protagonista “nascosta” le ha permesso di trovare un suo linguaggio: vero, senza filtri, senza scuse.

Solo con il suo ultimo album, Brat, è riuscita a creare un vero e proprio manifesto, che ha influenzato non solo il mondo della musica ma anche quello della moda e del lifestyle.

Brat, niente di nuovo

Ma da dove viene il termine Brat? In inglese, è quello che spesso si dice ai bambini che non si comportano bene. Brat è un monello, una piccola peste. Charli si appropria della parola privandola della connotazione negativa per dire che non ha paura di esprimersi liberamente, può essere maleducata e cattiva, ma anche fragile e introspettiva.

Non è la prima artista ad essere associata all’espressione, che era già stata affibbiata a un gruppo di giovani attori degli anni Ottanta (Demi Moore, Rob Lowe, Emilio Estevez e Andrew McCarthy). In seguito a un articolo del New York Magazine del 1985, intitolato proprio “Il Brat Pack di Hollywood”, vennero stroncati e descritti come viziati, monelli e ribelli. Molti di loro non solo subirono il pezzo come un’offesa, ma ebbero le carriere rovinate.

La rivoluzione di Charli XCX consiste nel presentarsi come Brat senza vergogna, usando l’aggettivo come baluardo da innalzare per celebrare la propria autenticità. Nasce così il trend dell’estate.

Brat Summer: di cosa si tratta

Su TikTok si trovano serie di consigli più o meno seri su come vivere al meglio l’estate Brat. La prerogativa più importante è il rifiuto della perfezione e dei modelli canonici di femminilità e bellezza. Secondo la stessa Charli, essere belle in modo Brat significa “essere hot, tanto da far paura”. L’esatto contrario, insomma, delle tendenze che dalla pandemia hanno spopolato sui social: Barbiecore, clean girl aesthetic e coquette style.

Il rifiuto dei modelli non si limita all’estetica, ma anche alle imposizioni sociali più in generale. La scelta di smettere di compiacere gli altri e parlare apertamente è Brat, così come dire cose scomode e litigare. Il trend celebra l’auto-accettazione, che passa per la normalizzazione di sentimenti considerati negativi, come invidia, rabbia e frustrazione. A discapito della narrazione della ragazza che può (e deve) fare tutto, la Brat Girl non ha paura della FOMO o di passare intere giornate a non fare nulla (si parla di bed rotting, goblin mode e Rat Girl). L’essenza Brat infatti si manifesta quando le ragazze si sentono al loro meglio, ma anche quando si sentono uno straccio: tanto a una festa che dura tutta la notte, quanto sotto le coperte in pieno pomeriggio.

Tutte siamo state Brat, magari senza volerlo. Oggi possiamo esserlo senza vergogna e senza timori: non c’è un limite di età, perché Charli spopola tra le ragazze ma parla a tutte le donne, o a chiunque abbia voglia di un’estate un po’ riottosa. Ecco perché oggi a considerarsi Brat ci sono anche Kamala Harris e Kyle Maclachlan.

Le It Girl Brat

Nel pieno della Brat Summer, le It Girl siamo proprio noi: come insegna Charli che canta “I’m your favourite reference, baby” (sono io la tua icona di riferimento!), non serve essere famose per vivere ogni giorno da protagoniste.

Nonostante questo, nel video del singolo 360 Charli è insieme alle amiche, che una ad una sono diventate le icone del momento, tanto per i loro stili unici quanto per la loro attitude che le rende un vero e proprio moderno Brat Pack.

Gabbriette Bechtel

Foto IPA

Modella e musicista, sui social, è amatissima non solo per i suoi look – che spaziano dallo stile office siren al gotico – ma anche per i suoi video di cucina.

Julia Fox

Julia Fox
Foto IPA

Già musa di Kanye West e John Safdie, grazie a un video virale su TikTok è diventata una delle maestre di vita della GenZ. Se stessa fino alla fine, non ha paura di alternare outfit alla moda con capi DIY, ma neanche di trattare in brevi video temi come salute mentale e depressione post partum.

Chloë Sevigny

Foto Getty Images

Attrice e icona per eccellenza anni Novanta, rappresenta l’essenza alternativa di New York. Dal suo esordio nelle pellicole cult indipendenti, ha sempre sfoggiato uno stile unico che la rende una pioniera delle It Girl.

Alex Consani

Foto IPA

Dalle passerelle più esclusive ai TikTok comici e caotici, la top model Alex Consani sembra quasi avere una doppia personalità – e invece è solo la sua essenza Brat: fa quello che vuole, quando vuole e come vuole.

Emma Chamberlain

Foto Gucci Press

Diventata celebre come una delle prime ragazze di Youtube, per poi riuscire a reinventarsi come vlogger, influencer e anche podcaster. Per la GenZ è una vera e propria amica virtuale, ma allo stesso tempo una delle più influenti fashion girl.

Hari Nef

Foto IPA

Icona della comunità LGBTQIA+, è attrice, giornalista e modella. Ha recitato in Transparent, Barbie e The Idol ed è una delle più famose cover girl transessuali, dopo aver posato per una copertina di Elle e sfilato per brand del calibro di Gucci e Giorgio Armani.

Brat Fashion

Brat è ormai uno stile di vita che influenza anche la moda e il beauty. È Brat uscire in pantaloncini e maglietta del giorno prima senza curarsi dello sguardo altrui, sfoggiare un look trasandato o disturbante. Tutto può essere Brat, se selezionato in totale libertà. Ancora meglio se con un tocco di verde lime (o chartreuse), quello che Charli ha scelto per la copertina dell’album.

Certo, non sfigura qualche capo in stile Y2K – protagonista dello street style della cantante – come jeans a vita bassa, pelle (finta!), lipgloss, occhiali a mascherina.

Foto di IPA

Super cool anche solo una t-shirt con una frase statement. Non dev’esserci scritto per forza Brat: con il brat generator, sito che permette di realizzare la propria copertina dell’album, infatti, chiunque può sbizzarrirsi e scrivere quello che vuole. Bastano il colore giusto e la Brat attitude per rendere ogni affermazione un manifesto.

La tipica Brat girl è appena uscita da una festa, durata tutta la notte: il make-up è rovinato – con mascara colante o sbiadito e occhiaie in evidenza. Lo smokey eye si abbina ai capelli lasciati al naturale, per creare un look spontaneo e irriverente. Ed è tutto già iconico.