Netflix produrrà un nuovo documentario su Britney Spears. Ad annunciarlo è Bloomberg secondo cui il progetto era in lavorazione già prima dell’uscita di Framing Britney Spears, disponibile su Hulu e realizzato dal New York Time. D’altronde ormai a qualche anno i riflettori sono puntati sulla vita privata della cantante e sulle ombre che si nascondono dietro una carriera straordinaria, iniziata quando era ancora una bambina. Il lavoro diretto dalla regista Samantha Stark ha sollevato nuovi dubbi e domande, riaccendendo la curiosità intorno al movimento #FreeBritney e al ruolo del padre della Spears nella sua esistenza.

Il documentario Netflix su Britney Spears

Secondo le prime indiscrezioni per dirigere il documentario Netflix su Britney Spears è stata scelta Erin Lee Carr, regista specializzata in true crime che in precedenza ha collaborato in I Love You, Now Die: The Commonwealth V. Michelle Carter e At the Heart of Gold: Inside the USA Gymnastic Scandal. Il progetto non sarebbe ancora stato completato e affronterebbe temi molto simili a quelli di Framing Britney Spears, come il ruolo dei media, i problemi di salute della cantante e il conservatorship del padre Jamie, che ormai da oltre dieci anni controlla ogni aspetto della sua vita.

Britney Spears e la tutela legale del padre Jamie

L’argomento più spinoso fra quelli affrontati dal documentario del New York Times – che di certo verrà ripreso anche dal lavoro di Netflix – è senza dubbio il legame della cantante con il padre. L’uomo ha il pieno controllo sulla sua esistenza e più volte la stessa Britney ha tentato, inutilmente, di tornare padrona delle sue scelte. Nel 2008, quando la popstar ebbe il suo primo crollo nervoso, a Jamie venne affidata la tutela legale della figlia. Una decisione che sarebbe dovuta durare appena un anno, ma che in realtà è stata estesa sino al settembre 2021. Nel frattempo le informazioni sulla salute della Spears sono poche e frammentarie. In tanti si chiedono come sia possibile, se l’artista è peggiorata così tanto, che in questi anni sia riuscita a esibirsi da vivo, realizzando diversi tour e incidendo album. Possibile che Britney sia in grado di cantare sul palco – guadagnando milioni -, ma non di gestire la sua vita come desidera?

Britney Spears, la malattia e come sta oggi

Tutti ricordano il terribile crollo nervoso di Britney Spears nel 2008, ma dopo il primo ricovero le condizioni di salute della cantante sono rimaste un mistero. Così come i termini della tutela legale che non sono mai stati svelati con esattezza. Al centro della vicenda ci sarebbe, secondo quanto svelano alcune fonti, lo stato di salute mentale della popstar. Nel corso degli anni d’altronde le voci riguardo Britney non sono mai mancate. Secondo molti la cancellazione della sua seconda residency a Las Vegas nel 2019 sarebbe stata causata dal rifiuto di assumere ancora le medicine.

Tanto che in seguito la star di Baby One More Time sarebbe stata ricoverata in una clinica specializzata per trenta giorni. Qualche tempo fa, nel corso di un’udienza in tribunale, Sam Ingham, avvocato di Britney, avrebbe rilasciato alcune dichiarazioni molto forti. “Ha dichiarato la sua assistita incapace di firmare una dichiarazione giurata d’intenti – si legge sul sito TMZ -. Il legale, durante un’udienza per la nomina di un nuovo tutore, ha paragonato le facoltà mentali di Britney a quelle di un paziente in coma, che vista la situazione fa parlare al suo posto un avvocato”.

Britney Spears, l’ex Kevin Federline e i figli

Un’altra vicenda dai tratti ancora poco chiari riguarda il rapporto fra Britney e l’ex Kevin Federline, ma soprattutto quello dei figli – Jayden e Sean Preaston – con il nonno Jamie. Nel 209 infatti l’ex ballerino aveva accusato il padre di Britney di aver aggredito Sean, arrivando addirittura a distruggere una porta per impedirgli di scappare. Sulla vicenda era stata aperta un’indagine, in seguito erano cambiati i termini della custodia dei ragazzi, passata per il 70% al padre. In seguito la Spears era tornata a chiarirsi con l’ex marito, ottenendo di nuovo la possibilità di trascorrere del tempo con i figli.

Britney Spears, il fidanzato Sam Asghari e le scuse di Timberlake

Accanto a Britney Spears nella battaglia per ritrovare la libertà ci sono tante persone. Primo fra tutti il fidanzato Sam Asghari. I due stanno insieme dal 2017 dopo essersi incontrati per la prima volta sul set del video di Slumber Party. Discreto e mai invadente, Sam è il protagonista di tanti post pubblicati su Instagram dalla popstar.

Un amore maturo che arriva ad anni di distanza da quello difficile e tormentato con Justin Timberlake. Il cantante di recente ha deciso di chiedere pubblicamente scusa alla sua ex. “Sono terribilmente dispiaciuto per il periodo della mia vita in cui le mie azioni hanno alimentato il problema – ha spiegato parlando della fine della love story con Britney -. Momenti in cui ho parlato a sproposito o non ho parlato quando avrei dovuto farlo. So di non aver fatto abbastanza, so di aver beneficiato di un sistema che giustifica la misoginia e il razzismo”.