«Credo che tu debba realizzare tutti i tuoi sogni prima di renderti conto che non sono i sogni giusti», scriveva Matthew Perry nella sua autobiografia “Friends”, Amanti e La Cosa Terribile. Si riferiva all’ossessione che lui, come molti ragazzi, aveva nei confronti della fama. Salvo poi viverla e scoprire che si trattava di una serie di gioie effimere.
Bella e dannata, la fama è spesso collegata a destini tragici, alimentando l’idea che esistano vere e proprie maledizioni legate ai lavori più desiderati del mondo. È il caso dei “cast maledetti”, che vedono più attori di una stessa produzione incorrere in morti premature. L’esempio più recente è quello di Beverly Hills 90210, serie cult anni ‘90 che ruotava attorno alle vite di otto ragazzi e sembra essere l’ultimo caso di cast maledetto.
Beverly Hills 90210, la trama
Così iconico da essere chiamato quasi sempre solo 90210, il programma televisivo è andato in onda in Italia tra il 1992 e il 2001. Per un’intera generazione è stata una vera e propria ossessione, tanto che ogni stagione veniva attesa e divorata da giovanissimi di tutto il mondo. Per la prima volta in televisione venivano infatti raccontate le vite dei ragazzi senza filtri. Droga, la sessualità, persino argomenti scabrosi come alcolismo e AIDS: non c’erano tabù a Beverly Hills.
I protagonisti della serie sono un gruppo di ragazzi borghesi residenti appunto a Beverly Hills, dove tradizionalmente vivono le star di Hollywood. I ragazzi di tutto il mondo si indentificavano con i due gemelli Brandon (Jason Priestley) e Brenda (Shannen Doherty). I giovani medio-borghesi si trasferiscono con la famiglia da Minneapolis e scoprono, inserendosi tra i ricchi della scuola esclusiva, un mondo nuovo. Fatto di lusso e vite apparentemente perfette, ma anche di segreti, rivalità e fragilità.
Personaggio emblematico dell’ipocrisia della high society è Kelly (Jennie Garth). Popolare e sicura di sé, nel corso della serie è la rivale di Brenda per carattere e valori, ma soprattutto per amore. Entrambe infatti si innamorano del bello e dannato Dylan (Luke Perry), che sceglierà Kelly.
Tutte volevano Dylan e tutte si sentivano Brenda. L’adolescenza dei ragazzi di Beverly Hills 90210 – così piena di fragilità, drammi e ipocrisie – era come quella dei giovani (i primi millennial) che li guardavano. Puoi avere tutti i soldi che vuoi, raccontava la serie, ma la vita ti colpirà, e dovrai imparare a farcela.
Beverly Hills 90210: il cast maledetto
«Finalmente Brenda è con il suo Dylan», scrivono da giorni i fan di Beverly Hills 90210 sui social. I tragici destini che hanno portato entrambi gli attori che li interpretavano a perdere la vita prematuramente sono, secondo alcuni, una sorta di astruso piano dell’universo per riunirli.
Luke Perry è infatti mancato improvvisamente nel 2019, in seguito a un ictus, sconvolgendo i colleghi e i fan, che non hanno mai smesso di ricordarlo nel suo anniversario di morte – il 4 marzo – e lo hanno commemorato in diverse produzioni.
Nello stesso periodo, Doherty scopriva che il tumore che aveva sconfitto anni prima si era ripresentato – questa volta con maggiore gravità. Per rispetto del collega e del dolore che così tanti stavano provando per la sua perdita, lo ha annunciato solo anni dopo.
La sua battaglia è finita lo scorso 14 luglio, dopo anni passati a lottare contro la malattia, ma anche a conviverci, raccontandola in tutte le sue sfumature e offrendo vicinanza a tutti coloro che si trovavano nella sua condizione.
La maledizione del cast: anche i ruoli minori
Ad essere scomparsi prematuramente non sono solo i protagonisti, ma anche attori che hanno incrociato i loro destini con il cast solo per parti minori. È il caso per esempio di David Gail, Stuart nella quarta stagione, morto giovane e in condizioni ancora oggi misteriose.
Lo stesso Jason Priestley ha rischiato più volte di perdere la vita in incidenti d’auto, mentre l’attrice che interpretava Valerie (Tiffani Amber Thiessen) ha subito la perdita del fidanzato che, a soli 30 anni, si è suicidato.
Beverly Hills 90210 non è il solo cast maledetto
Se i millennials sono cresciuti con il cast di Beverly Hills 90210, la GenZ ricorda invece Glee come serie del cuore: il teen drama che seguiva le storie di un gruppo di canto di una scuola superiore ha infatti intrattenuto i ragazzi per 10 anni.
Anche il cast di Glee, che una combinazione di apparizioni a festival ed eventi per ragazzi e i social avevano contribuito a rendere amatissimo, sembra essere colpito dalla stessa maledizione. Il primo ad essere morto prematuramente è stato Cory Monteith (nella serie Finn Hudson), morto in seguito ad un’overdose, seguito poi da Mark Salling (nella serie Noah Puckerman), suicidatosi dopo essere stato scoperto in possesso di immagini pedopornografiche e infine da Naya Rivera (nella serie Santana Lopez), morta per salvare il figlio dalle acque del Lago Piru.
Un altro cast maledetto che ricorderanno in molti è quello de L’Esorcista, film horror cult del 1973, per cui nel corso della produzione avrebbero perso la vita più di una decina di persone (per ragioni diverse e non collegate al progetto). Durante le riprese è scoppiato un incendio che ha provocato milioni di danni e durante la prima del film a Roma, si racconta, dal tetto di una chiesa nei pressi del cinema venne colpita una croce da un fulmine.
Ci sarà davvero qualcosa di paranormale nel cinema? Giocando a ricreare nuovi mondi e nuove realtà si rischia di incorrere nell’ira dell’universo e venire puniti, come chi osava sfidare l’ubris nei miti greci? O si tratta solo di pericolose suggestioni?