Una realtà ricca, piena, carica di sfumature, una realtà in cui la diversità non viene spinta all’angolo, ma abbracciata: i Diversity Media Awards 2021 hanno riacceso i riflettori sull’importanza dell’inclusione, con la consueta forza espressiva.

La sesta edizione della rassegna ideata e curata da Diversity Lab ha ancora una volta sottolineato quanto sia necessario rappresentare e raccontare ogni tipo di persona, assegnando premi e riconoscimenti significativi. Ma andiamo per ordine.

Cosa sono i Diversity Media Awards?

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I Diversity Media Awards sono dei premi assegnati a quei personaggi e quelle opere diffuse dai media che vengono ritenute le più inclusive.

Vengono dunque premiate persone e produzioni che agiscono nel rispetto, nell’elevazione e nell’esaltazione di ogni tipo di etnia, età, generazione, disabilità, genere, orientamento sessuale e identità di genere.

Come riportato sul sito ufficiale dei DMA, la rassegna lavora per premiare chi racconta le persone e la società in modo inclusivo, permettendo a ciascun* di sentirsi rappresentat*, ma anche per creare un impatto mediatico sulla diversity e per promuovere nuovi modelli e linee guida, creando riferimenti per costruire una narrazione più inclusiva.

Le nomination dei Diversity Media Awards 2021

Anche quest’anno le nomination sono state stilate in seguito al Diversity Media Report 2021, unica ricerca in Italia che rileva e premia i contenuti mediali e i personaggi che valorizzano i temi della diversità nell’informazione (a cura dell’Osservatorio di Pavia) e nell’intrattenimento (a cura del comitato scientifico di Diversity).

La ricerca ha sottolineato che nel 2020 i prodotti di entertainment sono stati più attenti al racconto delle diversity, anche se con alcune differenze: il cinema si è focalizzato sul racconto di una dimensione relazionale e domestica, le serie italiane si evolvono verso la trattazione delle diversity intersezionali e svincolati da stereotipi mentre il mondo digital ha visto l’affermarsi del concetto di attivismo digitale.

Il 19 luglio sono stati ufficialmente assegnati i premi, che riportiamo di seguito. Per chi volesse seguire la cerimonia, andrà in onda il 22 luglio alle 21 su TRULive, su RaiPlay e sui canali ufficiali di Diversity.

Nomination e premio per il miglior film italiano

Per il miglior film italiano erano in lizza:

  • Le sorelle Macaluso (Rosamont, Minimum Fax Media, Rai Cinema – Teodora Film);
  • Ferro (Banijay Italia, Amazon Prime Video – Amazon Prime Video);
  • Volevo nascondermi (Palomar, Rai Cinema – 01 Distribution);
  • Non odiare (Movimento Film, Agresywna Banda, Rai Cinema – Notorious Pictures);
  • La vita davanti a sé (Palomar – Netflix).

A vincere è stato Ferro.

Nomination e premio per la migliore serie tv italiana

Per la miglior serie tv italiana erano in lizza:

  • Skam Italia (TIM Vision, Cross Productions – Netflix);
  • Summertime (Cattleya – Netflix);
  • We are who we are (Sky Studios, HBO – Sky Atlantic);
  • Mental (Stand by me, Rai Fiction – RaiPlay);
  • Vivi e lascia vivere (Bibi Film TV, Rai Fiction – Rai1).

A portare a casa il premio è stata Skam Italia.

Nomination e premio per la migliore serie tv straniera

Spazio anche alle serie tv straniere e al loro impatto. In nomination si trovavano:

  • Lovecraft Country (Sky Atlantic);
  • Sex Education (Netflix);
  • Love, Victor (Disney+);
  • Mrs. America (TIM Vision);
  • Little Fires Everywhere (Amazon Prime Video);
  • Unorthodox (Netflix).

A vincere è stata Sex Education.

Nomination e premio per il miglior programma TV

Diamo a Cesare ciò che è di Cesare: anche la televisione si sta muovendo nell’ottica di una maggiore inclusività. I programmi in lizza per i Diversity Media Awards 2021 erano:

  • Ogni Mattina (TV8);
  • Quello che è – Nuove storie italiane (laF, Sky 135);
  • Oggi è un altro giorno (Rai1);
  • Tu non sai chi sono io (RaiPlay);
  • Otto e mezzo (La7);
  • Cartabianca (Rai3).

A portare a casa l’ambito premio è stato Cartabianca.

Nomination e premio per la miglior campagna pubblicitaria

La forza espressiva delle campagna pubblicitarie è nota e, negli ultimi anni, è sempre più d’impatto. Tra le campagne in lizza c’erano:

  • Un Passo Avanti (Lines);
  • Libera di osare (Nuvenia);
  • Francesca (Diesel);
  • Senza età (Tena);
  • Goodbye Sterotypes, Hello Zerotypes (Zalando).

Ad aggiudicarsi il premio è stato Goodbye Sterotypes, Hello Zerotypes.

Nomination e premio per il miglior programma radio

Comunicazione-ascolto: anche la radio va dritta al punto diventando sempre più attenta alla diversity. Per il premio erano in gara:

  • La versione delle due (Rai Radio2);
  • Ora Daria (Radio Capital);
  • Vittoria (Rai Radio1);
  • Catteland (Radio Deejay);
  • Back to Back (Rai Radio2);
  • Forrest (Rai Radio1).

Il premio è andato a La versione delle due.

Nomination e premio per il miglior personaggio dell’anno

Una vittoria che è stata, in realtà, tutto fuorché annunciata. A concorrere per il miglior personaggio dell’anno erano:

  • I Ferragnez – Chiara Ferragni e Fedez;
  • Gianni Morandi;
  • Giovanna Botteri;
  • Michela Murgia;
  • Claudio Marchisio;
  • Elodie.

Tutti personaggi di spicco, tutti personaggi che hanno segnato il 2020 e che hanno raccontato, senza mezzi termini e in modo personale, la diversità. A vincere sono stati i Ferragnez, che continuano a portare avanti diverse campagne a favore di molteplici minoranze.

Nomination e premio per il miglior creator dell’anno

I creator hanno una delle responsabilità più grandi: con il loro potere, influenzano le masse, le opinioni e parlano al cuore dei più giovani. A essere in lizza per il Diversity Media Awards 2021 erano:

  • Francesco Cicconetti @mehths;
  • Giulia Valentina @giuliavalentina;
  • Nicole Rossi @iam.rouge;
  • Tia Taylor @misstiataylor_;
  • Luca Trapanese @trapaluca;
  • Benedetta De Luca @benedetta_deluca.

A vincere è stato Francesco Cicconetti.

Nomination e premio per il miglior prodotto digitale

Infine, gara anche per i prodotti digitali. In nomination c’erano:

  • Palinsesto Femminista (Irene Facheris)
  • Gli italiani non sono razzisti, ma… (AfroItalianSouls)
  • Revenge Porn e narrazioni problematiche (Carlotta Vagnoli)
  • I film e l’immagine che abbiamo degli altri (WILL)
  • Ma i disabili, fanno sesso? (Marina Cuollo).

A vincere è stato Revenge Porn e narrazioni problematiche.

Diversity Media Awards 2021, i premi stampa

Tra i riconoscimenti assegnati durante la cerimonia, i premi all’informazione: a Il Messaggero è andata la nomination Miglior Articolo Stampa Quotidiani per l’articolo “Crescita al femminile pilastro del recovery” di Maria Lombardi. Vanity Fair si è aggiudicato il premio per Miglior Articolo Stampa Periodici con “Gente Comune – Le vite normali delle persone transgender e gender fluid” di Silvia Nucini.
Miglior Articolo Stampa Web invece per IlPost.it con Storie di transizioni – Cosa succede in Italia alle persone che vogliono cambiare legalmente genere, al di là e al di qua delle norme” di Giulia Siviero).

Diversity Media Awards, nel 2020 premiata anche Donna Moderna

Lo scorso anno il Diversity Media Award 2020 in qualità di “Miglior articolo web” era andato a Donna Moderna, il magazine del Gruppo Mondadori diretto da Annalisa Monfreda, che si era distinto alle premiazioni con l’articolo E se la menopausa non esistesse?, firmato sul magazine e online da Elisa Venco, giornalista sempre molto attenta a portare in Italia idee e personaggi internazionali con tesi provocatorie e rivoluzionarie.

Di seguito intanto vi lasciamo alcuni prodotti digitali in gara: ognuno contribuisce ad arricchire la nostra cultura.

https://www.instagram.com/tv/CH0ffLSju-n/
https://www.instagram.com/tv/B8TxFqili3_/