Con l’avanzare degli anni, ci allontaniamo sempre di più dai tempi della Seconda Guerra Mondiale. I sopravvissuti diminuiscono e con loro l’opportunità per le nuove generazioni di assistere alle loro testimonianze. Mai come in questo periodo di conflitti nati da antiche discriminazioni diventa importante ricordare le devastanti conseguenze della guerra. Per questo, il 27 gennaio saranno numerose le iniziative promosse su tutto il territorio in occasione della Giornata della Memoria.

Il palinsesto Rai per la Giornata della Memoria

Rai partecipa alla Giornata della Memoria con un fitto palinsesto.

  • Rai 1: alle 9.55 ci sarà una diretta a cura del Tg1 per seguire le celebrazioni ufficiali dal Palazzo del Quirinale. La giornata verrà ricordata nei programmi Uno Mattina, Oggi è un altro giorno e La vita in diretta. In prima serata, Binario 21 (20.30), dove Fabio Fazio e la senatrice a vita Liliana Segre torneranno indietro di 79 anni per ricordare quella giornata del 1944 quando l’allora tredicenne Segre venne deportata ad Auschwitz. In seconda serata, il film Un sacchetto di biglie(ore 22.30) e in seguito Il respiro di Shlomo (00.15).
  • Rai2 proporrà pagine dedicate alla Giornata a I Fatti Vostri (11.10), Ore 14 (14.00) e Bellamà (15.25).
  • Rai3 avrà una puntata a tema di Quante storie (12.45) e Passato e Presente – Le donne nei lager nazisti (13.15 e in replica, alle 20.30 su Rai Storia), con Paolo Mieli e la professoressa Anna Foa.
  • Rai5: “Visioni” nel doc e i salvati (19.25) ricostruirà le vicende di bambini scampati ai campi di concentramento. Alle 21.15 il “Concerto della Memoria” eseguirà “Un sopravvissuto di Varsavia, opera 46 di Schönberg.
  • Rai Storia: ricorda la memoria nell’intero palinsesto e propone in prima tv L’ostetrica di Auschwitz” È la storia di Stanisława Leszczyńska, internata ad Auschwitz, che riuscì a far nascere oltre tremila bambini, a rischio della vita. A seguire, Diari dell’Olocausto – La Shoah degli adolescenti: la persecuzione razziale attraverso i diari scritti da dodici giovani ebrei di diverse etnie, tra i quali anche Anne Frank.
  • Per i bambini, La cartolina di Elena un cortometraggio andrà in onda alle 16.05 su Rai3 e alle 16.50 su Rai Gulp, la vera storia di Elena Colombo, una bambina ebrea torinese separata dai genitori e deportata da sola ad Auschwitz, nel 1943: l’unico caso documentato in tutta la Shoah italiana.
  • RaiNews24 seguirà in diretta le celebrazioni ufficiali e proponrrà uno speciale dedicato alla ricorrenza.
  • Rai Scuola, nell’offerta dedicata, propone La musica libera (18.30), Concerto di luci (19.30) e Edith – Una ballerina all’inferno
  • Sul suo portale, inoltre, Rai Cultura propone un esclusivo web-doc sulla Shoah (https://www.raicultura.it/webdoc/shoah-il-giorno-della-memoria).
  • Molte le proposte anche sulla piattaforma di RaiPlay e RaiPlay Sound. Televideo, infine, dedica alla ricorrenza le pagine 408 e 413.

La storia della Shoah su Rai 3

Venerdì 26 gennaio andrà in onda in seconda serata su Rai 3 il documentario Storie della Shoah in Italia. I Giusti. Prodotto dalla Fondazione Museo della Shoah in collaborazione con Rai Documentari, il documentario viene proposto come seguito di un primo progetto (“Storie della Shoah in Italia. I complici.”).

La narrazione in chiave storica prosegue con il racconto delle vicende di coloro che hanno aiutato gli ebrei durante il periodo dell’occupazione nazista dell’Italia. Con il termine “Giusti” si intendono infatti coloro i quali hanno aiutato, a rischio della vita, gli ebrei. Nascondendoli, fornendo cibo, medicine e documenti falsi o organizzando vere e proprie reti di solidarietà, allo scopo di metterli al sicuro dalla persecuzione nazi-fascista.

Le vicende di alcuni Giusti sono già state raccontate in film e sceneggiati di successo in tutto il mondo (uno fra tutti il capolavoro Schindler’s List), tuttavia mancava un documentario che divulgasse in maniera ampia e rigorosa storie meno conosciute ma altrettanto importanti. Il documentario racconta infatti storie di persone comuni, per far conoscere la banalità del bene di tanti italiani che rischiarono, senza chiedere nulla in cambio, le loro vite per aiutare i perseguitati. Il cardinale Pietro Boetto, il segretario Don Francesco Repetto e il tipografo Mario Martella sono alcuni dei protagonisti le cui storie vengono raccontate

I contenuti della memoria di Arte Tv

Arte.tv

In occasione della ricorrenza istituita dalle Nazioni Unite per ricordare le vittime dell’Olocausto, la piattaforma di streaming europea arte.tv presenta una serie di contenuti che si rivolgono al passato per analizzare e raccontare il presente.

Tutti i titoli sono fruibili gratuitamente, con sottotitoli in italiano, sul sito (arte.tv/it) o sulle app della piattaforma disponibili per smart TV, Fire TV, Apple TV e dispositivi mobili.

  • Salvati dalla Shoah: un omaggio a Sousa Mendes. Nel giugno del 1940, quando era console generale del Portogallo, Aristides de Sousa Mendes rilasciò passaporti e visti di transito a migliaia di persone affinché potessero fuggire ed evitare l’Olocausto. Il documentario racconta del viaggio intrapreso da discendenti e familiari di chi è riuscito a scappare alla ricerca dell’uomo a cui le loro famiglie devono la vita.
  • Un libro per la vita: Deborah Feldman. Deborah Feldman ha ottenuto la fama mondiale con la sua autobiografia Unorthodox, poi trasformata in una serie televisiva di grande successo. In questa lunga intervista, realizzata per la serie Un libro per la vita, l’autrice parla del ruolo centrale che i libri hanno giocato nel suo percorso personale e professionale. Dagli scritti del Dopoguerra dedicati all’Olocausto a quelli sugli accadimenti degli ultimi decenni.
  • Il catalogo Göring – Collezionista d’arte e di morte. Sotto la barbarie del Nazismo, furono oltre 650mila le opere d’arte saccheggiate dai fedelissimi di Hitler. Tra questi c’era Hermann Göring, protagonista di alcuni dei più eclatanti casi di spoliazione ai danni di collezionisti privati, in particolare ebrei, derubati non solo di pezzi dal valore inestimabile, ma anche di veri e propri ricordi. Il documentario racconta entrambi i volti del numero due del regime nazista: quello di Signore della Guerra e di Mecenate.
  • Israele: vivere dopo il Terrore. Il 7 ottobre 2023, circa tremila terroristi di Hamas hanno fatto irruzione in Israele causando la morte di oltre 1.400 civili. Il documentario fa il punto della situazione e racconta lo stato d’animo dei cittadini a settimane dall’attacco terroristico di Hamas.
  • L’Europa alle prese con la recrudescenza dell’antisemitismo. Da inizio ottobre, l’Europa ha vissuto un’impennata di atti antisemiti. Il documentario propone una breve analisi.

La merce più preziosa al Teatro Binario 7 di Monza

La merce più preziosa G.Costa e G.Vignieri in foto foto di Giulia Mastellone
G. Costa e G. Vignieri nello spettacolo La merce più preziosa

Venerdì 26 gennaio alle 20.30 sarà rappresentato al Teatro Binario 7 di Monza lo spettacolo La merce più preziosa. È un modo diverso per raccontare la Shoah che mostra il versante di amorosa speranza anziché quello dell’orrore. La drammaturgia di Grumberg riesce a nutrire spettatori di ogni età per il suo modo semplice, ironico e profondo di affrontare i temi della nostra società. I fatti raccontati da Grumberg in questa storia fanno riferimento al vissuto di una famiglia francese deportata nell’inverno del ’43.

Per merce più preziosa si intende infatti un fagottino di bimba lanciato dal finestrino di uno di quei treni della morte che trasportavano gli ebrei verso i campi di concentramento. L’estremo tentativo di un padre di salvare uno dei suoi due gemelli. Dall’altro lato una misera coppia di taglialegna senza figli che ritrova il fagottino all’ennesimo passaggio del convoglio. La donna scopre che la guerra le ha fatto un dono e lotta con ogni forza per crescere la bimba come figlia sua, anche contro le resistenze del marito. Un teatro di narrazione realizzato a tre voci, due maschili e una femminile. Voci narranti i cui corpi diventano di volta in volta i personaggi narrati.

Conversazione per i posteri: Passage in scena a Torino

PH: Andrea Macchia

Da mercoledì 24 a sabato 27 gennaio 2024 alla Galleria Subalpina di Torino va in scena lo spettacolo itinerante Passage. Ideato e diretto da Sergio Ariotti, è ispirato a “I «passages» di Parigi” di Walter Benjamin, l’opera più geniale del filosofo.

Proveniente da Colonia e in fuga dall’incubo nazista, Benjamin giunse a Parigi il 18 marzo 1933. Non tornerà più in Germania. Ai passages parigini dedica la sua opera più geniale. Accanto allo stupore per le scoperte del girovagare, nel filosofo affiora la tristezza di una dolorosa condizione di esule e di un futuro che sembra senza speranza.

Questo Passage teatrale, Conversazione con alcuni posteri, si svolge a Torino, una città “psicologicamente parigina”. E viene rappresentato, appunto, nella cornice di un passage, la Galleria Subalpina, che collega Piazza Castello e Piazza Carlo Alberto.

Le parole di Hurbinek a Pistoia

Da sabato 20 a domenica 28 gennaio, torna a Pistoia Le parole di Hurbinek, un progetto ideato e curato da Massimo Bucciantini. L’obiettivo è quello di non spegnere mai la luce sulle commemorazioni, trasformando la Giornata della memoria in sette giornate di ricerca. Le riflessioni si sono diffuse attraverso la scuola, il teatro e le lezioni civili e quasi tre mesi di laboratori scolastici.

Il progetto è alla sua seconda edizione e ruota intorno alla figura simbolica di Hurbinek, nato e morto a circa tre anni ad Auschwitz, che tramite il progetto ottiene una voce. La parola che pronuncia nel 2024 è “Ghetto”, che consente di conoscere la genesi di uno spazio nato per dividere e discriminare, ieri come oggi. Di seguito tutte le iniziative:

  • Il 20 gennaio alle 20.45, al Saloncino della Musica di Palazzo de’ Rossi, l’anteprima: va in scena Ghetto Music, Da Venezia al Bronx, attraverso Fez e Johannesburg.
  • Il 23 gennaio, alle 16.30, alla Biblioteca San Giorgio, si terrà la restituzione pubblica del laboratorio scolastico condotto nel corso della prima edizione.
  • Il 24 gennaio alle ore 10.00, al Piccolo Teatro Bolognini, Carlo Greppi, storico e scrittore, incontrerà le scuole pistoiesi sulle vite di quattro testimoni che convergono nella trama inquietante dell’età dei muri. Alle 17.00, a Palazzo de’ Rossi Ivano Dionigi curerà un incontro sull’importanza (contemporanea) della parola.
  • Il 25 gennaio, alle 17.00 a Palazzo de’ Rossi l’incontro con Daniel B. Schwartz intorno al suo ultimo libro, appena tradotto in italiano: Ghetto. Storia di un parola (Hoepli 2024). Alle 20.45, sempre a Palazzo de’ Rossi andrà in scena Fabrizio Paterlini, interprete e compositore di fama internazionale che ha realizzato un brano originale per l’occasione.
  • Il 26 gennaio alle ore 17.00 a Palazzo de’ Rossi Valentina Pisanty, docente di Semiotica all’Università di Bergamo introdurrà al pubblico una lezione sulla memoria. Alle 20.45 al Funaro, la Compagnia Teatrale Enzo Moscato presenterà Kinder Traum Seminar: un’evocazione poetica dedicata alla memoria collettiva dell’Olocausto.
  • Il 27 gennaio ore 20.45, al Piccolo Teatro Bolognini, ci sarà una lettura scenica con Sonia Bergamasco ed Elisabetta Rasy, Su Etty Hillesum – Memorie di un cuore pensante, creazione originale per Hurbinek 2024 e quindi in debutto.
  • Il 28 gennaio, alle 17.00, al Funaro, il concerto della band di Damir Imamović, una delle voci più interessanti della sevdalinka, la canzone urbana bosniaca di Sarajevo.