Laura Pausini candidata ai prossimi Golden Globe 2021, ma Sophia Loren non c’è. Un po’ di Italia in questa 78esima edizione dei premi assegnati dalla stampa estera di Hollywood, considerati da sempre i precursori degli Oscar.
Per chi non lo sapesse quest’anno, causa emergenza sanitaria globale,i premi sono stati spostati al 28 febbraio. A presentare la cerimonia che sarà trasmessa dalla NBC sono state chiamate lo storico duo formato da Tina Fey e Amy Poehler.
L’Italia ai Golden Globe 2021
Ma andiamo alla notizia che fa palpitare i nostri cuori: c’è grande orgoglio per la doppia nomination del film italiano La Vita Davanti, prodotto da Netflix.
Per la precisione, la pellicola corre sia nella categoria Miglior film straniero che nella categoria Miglior canzone originale con Io sì (Seen), brano della colonna sonora cantato da Laura Pausini, nato dalla sua collaborazione con Diane Warren (11 nomination agli Oscar, 1 Grammy Award, 1 Emmy Award, 1 Golden Globe) e Niccolò Agliardi.
Grande assente, invece, Sophia Loren che nei mesi scorsi veniva data tra le super favorite per la sua intensa interpretazione. L’attrice, straordinaria nel film diretto dal figlio Edoardo Ponti, non ha ricevuto la candidatura a Miglior attrice protagonista, tanto attesa da critica e pubblico.
Sophia Loren, una diva senza tempo
La mancata nomination ai Globes potrebbe erroneamente essere considerata una nota amara per la Loren. Invece, a ben pensarci, non è così: l’attrice ha già vinto due Oscar (uno nel 1962 per La ciociara e uno nel 1991 alla carriera).
Il suo grande ritorno dopo una pausa di diversi anni è già un immenso regalo al pubblico e di sicuro la straordinaria Sophia fa scuola, senza bisogno di riconoscimenti extra che, seppur graditi, andrebbero solo a rimarcare qualcosa che sappiamo già, ovvero che è una diva senza tempo.
Cresciuta a Pozzuoli, dopo 70 anni di carriera è ancora tra le star più amate. Un mito che non ha mai fatto mistero di aver vissuto una vita fiabesca, costellata da successi ma anche da sacrifici.
Recentemente anche Il New York Times ha voluto celebrarla inserendola tra le migliori star del 2020 per la sua interpretazione nel film di Netflix:
“Sophia Loren è una star del cinema da quando era teenager. È maestosa come sempre, ma anche essenzialmente e appassionatamente populista: una dea dello schermo, il cui dominio è sempre stato il mondo dei comuni mortali.”
Questo è stato il verdetto del prestigioso quotidiano americano. E anche se i Globes fanno da apripista gli Oscar, non è detto che l’attrice non venga nominata proprio agli Academy Awards.
Di cosa parla La vita davanti a sé?
Il film che rientra tra i 10 film Netflix che hanno buone possibilità di vincere agli Oscar 2021 è l’adattamento all’italiana dell’omonimo romanzo di Romain Gary.
Nel film di Edoardo Ponti la Loren è la protagonista assoluta nei panni di Madame Rosa, un’ex prostituta ebrea con un doloroso passato nel campo di concentramento di Auschwitz. Rosa, che vive a Bari, in Puglia, si occupa con amore e dedizione dei figli delle prostitute che ospita nella sua casa, comunemente chiamata dal quartiere come “Il Rifugio”.
La sua vita cambia improvvisamente quando un amico, il dottore Cohen, interpretato dall’attore Renato Carpentieri, le chiede di ospitare anche un ragazzino senegalese bisognoso di protezione che si chiama Momo.
All’inizio il rapporto tra i due è conflittuale ma con il passare del tempo si trasformerà in una profonda amicizia che va oltre le barriere della differenza di età ed etnia. La pellicola è una storia d’amore, di integrazione, solidarietà e di riscatto.
L’emozione di Laura Pausini
Andiamo ora alla Pausini: la cantautrice italiana, molto apprezzata per il suo talento all’estero, appena ricevuta la notizia della nomination ai Golden Globes come Miglior canzone originale ha commentato entusiasta:
“Ogni traguardo che conquista ‘Io si/Seen’ è per me sempre una grande emozione, una scossa dritta al cuore. Ricordo la prima volta che ho sentito il pezzo. quando Diane me l’ha proposto. Ho sentito una connessione con quelle note, un legame immediato che quando scatta ti fa capire che sta succedendo qualcosa di speciale”.
Laura, anti diva per eccellenza, ha voluto sottolineare l’impegno e la determinazione che ha sempre messo in tutto quello che fa: “Ho creduto fin da subito in questo brano, in questo film e nel messaggio che entrambi portano e ho voluto lavorare personalmente al testo in italiano insieme a Niccolò Agliardi per trasmetterne integralmente lo spirito. Ottenere oggi una è un’emozione per me indescrivibile e ancora una volta un onore poter rappresentare l’Italia nel mondo. Ringrazio Diane Warren, Edoardo Ponti e Bonnie Greenberg per aver reso possibile tutto ciò”.
I premi di Laura Pausini
Il successo di Laura è la ciliegina sulla torta di un percorso carico di riconoscimenti: dopo aver venduto nel mondo oltre 70 milioni di dischi e aver ricevuto 225 dischi di platino, nel 2006 è la prima cantante italiana a ricevere un premio Grammy Award.
La Pausini annovera nel suo palmares anche quattro Latin Grammy Awards, oltre alla recentissima vittoria dell’Hollywood Music in Media Awards proprio per il brano Io sì/Seen.
Una carriera al top
Laura Pausini, nasce il 16 maggio del 1974 a Faenza in Emilia Romagna. Una passione per la musica che l’accompagna fin da bambina, quando si esibiva con il padre Fabrizio, cantante di piano bar. Nel 1993 vince il Festival di Sanremo, nella sezione Novità, con il brano La Solitudine e spalancano le porte del successo. Da quel momento la sua carriera è inarrestabile: scala le classifiche musicali italiana con la sua voce potente conquista anche il panorama discografico straniero.
Dal 2005 fa coppia fissa con Paolo Carta, suo chitarrista e produttore artistico, già separato e con tre figli. Nel 2013 realizza il sogno di diventare mamma: il 13 febbraio nasce la piccola Paola.