Passaggio simbolicamente storico per i Grammy Awards: i Beatles, a quasi cinquant’anni dalla loro separazione, sono la prima band nella storia ad ottenere una nomination con un brano “confezionato” grazie all’intelligenza artificiale. La canzone Now and Then, pubblicata nel novembre 2023, ha ricevuto candidature in due categorie: Record of the Year e Best Rock Performance. L’edizione 2025 dei Grammy Awards si terrà il prossimo 2 febbraio.

L’intelligenza artificiale entra nei Grammy

Now and Then, scritta da John Lennon nel 1970, è stata restaurata e rifinita grazie all’intelligenza artificiale. L’ai ha permesso di migliorare le vecchie registrazioni isolando e affinando la voce del cantante. La canzone, grazie a una tecnologia innovativa, contiene contributi di tutti i quattro membri della band: oltre a Lennon, Paul McCartney, Ringo Starr e il defunto George Harrison.

Il brano dei Beatles in lizza fra i dischi dell’anno

Now And Then, nominata per la categoria Record of the Year, è in competizione con brani come Texas Hold ‘Em di Beyonce, Espresso di Sabrina Carpenter, 360 di Charli XCX, Birds of a Father di Billie Eilish, Not Like Us di Kendrick Lamar, Good Luck, Babe! di Chappell Roan e Fortnight di Taylor Swift con Post Malone.

Per la leggendaria band di Liverpool, si tratta della quarta nomination nella categoria Record of the Year. I I Beatles, che non hanno mai vinto in questa categoria, furono nominati per la prima volta a metà degli anni ’60 con I Want to Hold Your Hand e in seguito per Hey Jude e Let It Be.

Il brano nominato nella categoria Best Rock Performance

La canzone dei Fab Four ha ottenuto anche una nomination per la categoria Best Rock Performance. Qui si confronterà con Beautiful People (Stay High) dei The Black Keys, The American Dream Is Killing Me dei Green Day, Gift Horse degli IDLES, Dark Matter dei Pearl Jam e Broken Man di St. Vincent.

Beatles

La canzone dei Beatles “congelata” per decenni

Now and Then fu scritta da John Lennon nel 1970. Dopo la morte del musicista, assassinato a New York nel 1980, Yoko Ono condivise la registrazione con il resto dei Beatles. McCartney, Starr e Harrison si riunirono nel 1994 per lavorare alla traccia, ma dopo la morte di Harrison nel 2001 il brano finì in un cassetto. Solo nel 2022, dopo il lavoro di restauro delle tracce e l’uso dell’intelligenza artificiale per isolare e perfezionare la voce di Lennon, il brano è stato finalmente completato.

Il sogno di riunire John, Paul, George e Ringo

Il coinvolgimento di Peter Jackson, regista del documentario The Beatles: Get Back è stato cruciale per il recupero e la rifinitura della registrazione. Utilizzando un avanzato software di apprendimento automatico, gli ingegneri sono riusciti a separare la voce di Lennon dal suo pianoforte, permettendo ai membri sopravvissuti, Paul McCartney e Ringo Starr, di aggiungere le loro parti musicali. Harrison, seppur non più in vita, aveva lasciato delle tracce di chitarra che sono state integrate nella versione finale del brano.

Nuove prospettive per l’industria musicale

Le nomination ai Grammy per Now and Then segnano anche un punto di svolta nell’industria musicale. I Grammy, pur avendo regole rigorose che stabiliscono che “sono ammissibili solo i creatori umani”, hanno consentito l’inclusione di lavori che contengano “elementi di materiale di intelligenza artificiale”, come nel caso di questa canzone. Nel rispetto della creatività degli artisti, l’utilizzo dell’IA si pone dunque sempre più come strumento per innovare ed esplorare nuove strade espressive nella musica come nell’arte in generale.