Guercino, un nuovo sguardo. Opere provenienti da Forlì e da altri luoghi nascosti è un’esposizione di 20 capolavori tutti raccolti nella Chiesa di San Lorenzo, e si inserisce nel cuore del “sistema regionale Guercino” promosso e sostenuto dalla Regione Emilia-Romagna.

Guercino, la mostra a Cento

«Con la mostra seguiamo il percorso dell’artista, dall’esordio nel suo borgo natale, dove mosse i primi passi e diede vita a una scuola, fino all’affermazione come maestro a Bologna» racconta il curatore Lorenzo Lorenzini. Un viaggio che parte dal contesto della sua formazione, mostrato dalla pala San Lorenzo e San Pancrazio (datata 1608) di Carlo Bonomi e dalle lunette di Giovanni Battista Gennari, e arriva fino alle grandi opere. Come l’Annunciazione (1648), che l’artista realizzò per la città di Forlì e che, per la ricchezza dei dettagli e l’intensità dell’emozione, non smette mai di sorprendere.

San Giovanni Battista (Il Guercino)

Per scoprire infine l’influenza del pittore: tra le opere, molte appartengono a seguaci del Guercino, come il nipote Benedetto Gennari e Cristoforo Serra. La storia del pittore è degna di un romanzo. «Non svolse mai alcun apprendistato» continua il curatore. «Gli parlò direttamente l’arte, sin da quando aveva 8 anni. A ispirarlo fu soprattutto un quadro: la Sacra Famiglia con San Francesco di Annibale Carracci».

L’Annunciazione (Il Guercino)

Fu a forza di osservarlo che trovò il suo stile. E fu a forza di bozzetti, copie e prove che divenne parte della scuola del barocco emiliano, cui fanno capo artisti come Guido Reni e Ludovico Carracci. «Grazie all’incredibile concentrazione di opere, la città di Cento si candida per diventare il centro magnetico di attrazione per tutti gli ammiratori del pittore» spiega l’assessore regionale alla Cultura Mauro Felicori. Un traguardo di valorizzazione reso possibile dall’unione di forze della Regione, dei comuni di Forlì e Cento, della Fondazione Patrimonio degli Studi di Cento e Fondazione Cassa di Risparmio di Cento (che hanno contribuito al restauro della Chiesa di San Lorenzo) ma anche del Comitato scientifico che si è occupato della curatela della mostra.

Capolavori nascosti

Guercino, un nuovo sguardo. Opere provenienti da Forlì e da altri luoghi nascosti espone 20 capolavori firmati dal pittore o da artisti della sua scuola. Per la maggior parte si tratta di inedite pale d’altare fino a oggi nascoste perché custodite in sedi non visitabili. La mostra è visitabile a Cento (FE), nella Chiesa di San Lorenzo (piazza Cardinal Lambertini), fino al 31 dicembre 2025. Il biglietto cumulativo (mostra + ingresso alla Pinacoteca) costa 10 euro ma è gratuito per minori di 18 anni, disabili e accompagnatori e studenti di ogni ordine e grado. Ai giovani fino a 26 anni è riservato l’ingresso ridotto a 2 euro, i senior con più di 65 anni pagano 6 euro.