Prima di iniziare ad affrontare l’ultimo film di Martin Scorsese ci vuole qualche accortezza. Armatevi di santa pazienza: dura tre ore e ventisei minuti precisi precisi. Cercate uno di quei cinema con le poltrone larghe, comode, come quella di casa (a meno che siate di quelli a rischio addormentamento facile, allora meglio un cinema parrocchiale non rigenerato, con sedie di legno scomodissime). In borsa, qualche genere di conforto purché la carta non scrocchi. Questo per dire che Killers of the Flower Moon è bellissimo ma noiosetto.
Nel cast ci sono De Niro e DiCaprio
Ma va visto, come tutti i film di Martin Scorsese. Questa volta, poi, il mitico regista ha messo in coppia i suoi due attori preferiti, Robert De Niro e Leonardo DiCaprio. A dire il vero i due gigioneggiano non poco: Leonardo con un’espressione sempre truce e, molto probabilmente, una protesi nella mandibola (deve aver visto decine di volte Marlon Brando ne Il Padrino); Robert col solito sorrisetto a occhi strettissimi per farti capire che ti sta comunque imbrogliando. Ma sono questi due, quindi va bene così.
“Killers of the Flower Moon”: una storia realmente accaduta
La storia è interessantissima, raccontata già nel libro omonimo di David Grann. Siamo agli inizi del Novecento in America. Le tribù dei nativi venivano relegate nelle riserve. La stessa cosa succede agli Osage, più fortunati di altri. Nel loro territorio scoprono il petrolio e diventano ricchissimi. Molti bianchi lavorano per loro, molti altri fiutano l’affare e trovano mille modi per cercare di imbrogliarli. Il più facile e apparentemente innocuo è il matrimonio con le donne degli Osage. Che, una volta sposate, cedono ai mariti le loro concessioni. Per questo il racconto è centrato su una storia d’amore di cui non vi parliamo per non spoilerare.
L’abbigliamento delle signore Osage
Solo un dettaglio: guardate come sono vestite le signore Osage. Portano le loro tipiche coperte come fossero scialli, mantelle, cappotti e i gioielli “western” su abiti all’Europa, come si diceva allora. Una grande idea da copiare (se cercate le coperte originali andate sul sito di Pendleton e cliccate su blankets).