Pat Barker, Il silenzio delle ragazze (Einaudi)
«Il grande Achille. Il luminoso, splendido Achille; Achille simile a un dio. Montagne di epiteti che le nostre labbra non hanno mai pronunciato. Per noi era solo un macellaio». Cosa succede se la guerra più famosa di tutti i tempi, quella di Troia scoppiata per “colpa” di una donna, venisse raccontata dal punto di vista delle donne? Pat Barker, inglese che ha insegnato Storia e ora scrive romanzi storici (ha vinto un Man Booker Prize nel 1995 con una trilogia ambientata durante la Prima guerra mondiale), lo ha fatto. Qui la guerra è raccontata da Briseide, che a 19 anni diventa concubina, schiava e infermiera dell’eroe splendente. Confinata insieme ad altre ragazze nell’accampamento e nella tenda di Achille vede la storia svolgersi davanti ai loro occhi, con le nefandezze e le debolezze dei combattenti. Per il Financial Times è «la versione femminista dell’Iliade, in cui ben si vedono gli effetti della guerra degli uomini sulle donne». E comunque insegna a guardare con altri occhi.
Joni Seager, L’atlante delle donne (add editore)
«Questo non è solo un atlante del femminile. È una rimappatura femminista del mondo, attraverso una lente che permetta di guardare per davvero il modo in cui le donne vivono» scrive Joni Seager , docente di Global Studies alla Bentley University e consulente delle Nazioni Unite per le politiche ambientali e di genere, e per le statistiche di genere nell’introduzione a questo ricchissimo volume. Attraverso i dati e oltre 200 tabelle infografiche fotografa istruzione, lavoro, presenza al potere, contraccezione, violenze, discriminazioni e tanto altro ancora. Per aiutarci a comprendere la realtà e mostrare anche quanto sia forte in noi il desiderio di cambiare e quanto le donne siano cruciali per ogni processo di cambiamento.
Nk Jemisin, Trilogia della Terra spezzata (Mondadori)
Si può considerare un autore di fantasy femminista? Sì se affronta temi come lo schiavismo, la soggiogazione e il climate change puntando l’attenzione sui personaggi femminili e sulla loro identità. Qui protagonista è una donna di mezza età, madre di una ragazza. E la scrittrice è la prima donna di colore a vincere gli Hugo Awards (gli Oscar del fantasy). Gli elementi del fantasy ci sono tutti, a un primo livello, la scrittura è però raffinata, la struttura più complessa e profonda, ma quello che dà di più è l’attenzione che la Jemisin mette sulle donne, i loro corpi, le loro vite, la consapevolezza di sé, le scelte… Non a caso, La quinta stagione, il primo, è libro è tra i 100 più belli del 21⁰ secolo secondo il Guardian.
Mahsa Mohebali, Teheran girl (Bompiani)
Come vivono le ragazze a Teheran? Cosa vogliono e cosa sognano? La loro libertà è limitata? Una delle maggiori voci della letteratura iraniana, molto amata in patria per la scrittura irriverente, ribalta il cliché della donna oggetto e ci apre gli occhi sul suo Paese con questo romanzo dove protagonista è un’avvenente segretaria di un uomo d’affari, abituata a ricevere ordini, a essere compiacente e carina, finché…