Voglia di partire alla scoperta di nuovi luoghi, nuove culture, nuove storie? Anche leggendo si può scoprire il mondo! Qui ti consigliamo un libro per viaggiare dove vuoi, anzi 30.

Viaggiare con un libro: alla scoperta dell’Italia

Dagli ulivi del Salento agli echi del Tirreno, gli autori italiani percorrono terre e tradizioni del nostro Paese e vi innestano storie di caparbietà e rinascita. Ma anche di dubbio, fuga e mistero

Oro Forca Fiamme di Marcello Introna (Mondadori, 264 pagine, 19 euro)

Per padre Ermanno, priore di San Nicola, la peste è un castigo di Dio da farsi perdonare con preghiere, offerte alla Chiesa e magari una strega da bruciare. Per il medico Giuseppe Verzillo è un fenomeno da studiare per poterlo combattere. Ma nella Bari del 1667, oltre allo scontro fra bigottismo e desiderio di capire, si muovono anche due donne straordinarie, Sveva e Lucrezia, in cammino verso la libertà. E un mondo ricco di vita, non sempre esemplare, dove l’umanità, spesso, si impara dagli animali più che dagli umani. Gran romanzo, storia travolgente e finale indimenticabile.

L’orizzonte della notte di Gianrico Carofiglio (Einaudi, 284 pagine, 18,50 euro)

La settima avventura dell’avvocato barese Guido Guerrieri segue due filoni paralleli: il processo a Elvira Castell, accusata di aver ucciso il compagno della sorella gemella, e gli incontri di Guerrieri con lo psicanalista al quale si è affidato dopo la mail di addio di una ex. A unire le due “piste” un dubbio: Elvira ha sparato per legittima difesa o è colpevole di omicidio? E Guerrieri quali fantasmi deve scacciare dal suo passato, ora che fa i conti con la paura, la morte, il senso della vita e della giustizia?

Chi dice e chi tace di Chiara Valerio (Sellerio, 288 pagine, 15 euro)

A Scauri, paesino sul Tirreno, tutti sanno tutto di tutti. Di Vittoria si sa che è una farmacista arrivata negli anni ’70, con una grande casa trasformata in una pensione per cani, gatti e “umani”. A Scauri – paese natale dell’autrice – Vittoria vive con Mara: sono una coppia, sono parenti, chissà? Quando viene trovata morta nella vasca da bagno, Lea, l’unico avvocato del paese, decide di indagare. Scoprendo anche molto sui desideri che la legavano all’amica.

Il bello che ci aspetta di Lorenza Gentile (Feltrinelli, 320 pagine, 19 euro)

Bisogna perdersi per ritrovarsi, come accade alla 30enne Selene quando molla il suo ristorante milanese sull’orlo del fallimento e torna in Salento, dove è nata. Qui, tra trulli e ulivi, la protagonista del romanzo vuole trovare tracce della sua antica felicità. Ce la farà? Complice un asino, la tata-cuoca Flora, un padrone di casa in crisi d’amore, riuscirà a riannodare i fili del suo presente. Ma lo spoiler finisce qui.

Il fuoco che ti porti dentro di Antonio Franchini (Marsilio, 224 pagine, 18 euro)

Angela ha lasciato Napoli per trasferirsi al Nord, al pianoterra di un condominio nel quale sta per morire, rifiutando di farsi curare. Angela è stata un fuoco acceso nella vita del marito Eugenio, del figlio Antonio, delle sue sorelle. Qualunquista, classista, rabbiosa, figlia di un muratore, ha studiato al classico, parla in napoletano, non ascolta nessuno. Tutti si allontanano da lei, da lei nessuno si può davvero staccare. Come l’autore, che in questo memoir ritrae sua madre senza sconti, facendo onore alla parte «anticonformista e ribelle» che lei tanto amava recitare.

Aria di famiglia di Alessandro Piperno (Mondadori, 408 pagine, 21 euro)

Docente universitario a Roma, il misantropo professor Sacerdoti sta perdendo passione per l’insegnamento e viene cacciato dall’ateneo con l’accusa di diffondere teorie sessiste e retrograde. Dall’oggi al domani diventa tutore di un lontano nipote rimasto orfano: Noah, bambino taciturno e religioso che lo mette davanti a una inaspettata, tardiva paternità. Sequel di Di chi è la colpa, piacerà a chi ama i “romanzi borghesi” alla Philip Roth e i personaggi che si apprezzano e si odiano, allo stesso tempo.

Viaggio (letterario) in Europa

Mogli e amanti, insegnanti e imprenditrici, sorelle e amiche: al centro di questi romanzi, tutte donne dalle poliedriche personalità. Che, come in uno specchio, riflettono le nostre disfatte e aspirazioni

Elizabeth Finch di Julian Barnes (trad. di Susanna Basso, Einaudi, 184 pagine, 18 euro)

Molti di noi, se non tutti, abbiamo cambiato lo sguardo sul mondo grazie a un insegnante. Di certo questo succede a Neil, collezionista di insuccessi in amore e sul lavoro, quando incontra Elizabeth Finch, professoressa di Cultura e civiltà. Donna lineare quanto enigmatica, che aborrisce il prefisso “mono” e quanto ne consegue (dal monoteismo alla monogamia), lo conquista con il suo carisma. E stabilisce che sia lui a realizzare un compito che lei ha lasciato incompiuto.

Un animale selvaggio di Joël Dicker (trad. di Milena Zemira Ciccimarra, La nave di Teseo, 448 pagine, 22 euro)

Non è un colpo qualsiasi la rapina del 2 luglio 2022 in una gioielleria sul lago di Ginevra, ma l’inizio e la fine di un’indagine che oscilla tra affinità elettive e relazioni pericolose. Due coppie – il banchiere Arpad e l’avvocata Sophie, il poliziotto Greg e la commessa Karine – iniziano a frequentarsi perché i figli vanno alla stessa scuola. Si ammirano, si invidiano, spinte da un’ossessione reciproca per ciò che non sono e credono migliore. Si crea così un gioco di apparenze dove il passato insegue il presente. E presenta il conto a una festa di compleanno.

Le formidabili donne del Grand Hôtel di Ruth Kvarnström-Jones (trad. di Francesca Toticchi, Nord, 480 pagine, 19 euro)

La consegna del primo Premio Nobel, nel 1901 a Stoccolma, è programmata al Grand Hôtel, vanto per la corona svedese ma che rischia il fallimento. Per evitare lo scandalo, viene affidato a chi dal nulla ha creato una catena di alberghi: Wilhelmina Skogh. Gli uomini storcono il naso, lei tira dritto e assume giovani collaboratrici con cui ribalterà le sorti del luogo. La vera storia della Skogh è un tuffo nel passato con un bel messaggio per il presente.

Trilby di George du Maurier (trad. di Domenico Baccalario, Gallucci, 260 pagine, 16,90 euro)

Prima edizione italiana del primo bestseller al mondo: pubblicato nel 1894, vendette, solo negli Usa, 200 mila copie. Romanzo un po’ gotico, con la triste storia della bella Triby dal destino segnato, corteggiata da tre artisti perdigiorno e dal losco violinista Svengali, lanciò quel mito della Parigi bohémien, bella e maledetta, vivo ancora oggi. Resta, a distanza di oltre un secolo, una lettura ammaliante.

Storie di donne sposate di Cristina Campos (trad. di Camilla Falsetti, TRE60, 464 pagine, 18 euro)

Un marito che ti desidera ancora dopo 10 anni, un figlio che ami e una carriera in una rivista di moda: Gabriela ha tutto. Anzi, di più: ha pure un amante, uno scrittore di successo che stravolge la sua vita. Per Silvia e Cosima le cose non sono più tranquille. Le tre sono colleghe, ma soprattutto amiche. Si raccontano i segreti coltivati all’ombra dei matrimoni contemporanei a Barcellona e ci dimostrano come, più dell’amore e della fedeltà, a esser insostituibile è l’amicizia femminile.

Sirene di Emilia Hart (trad. di Enrica Budetta, Fazi, 396 pagine, 20 euro)

Lucy e Jess sono sorelle, come Mary ed Eliza. Le prime vivono nel 2019, le altre nel 1800: in comune hanno il mare, luogo amato dall’autrice britannica. Grazie al nuoto, oltre che a sua sorella, Hart si è infatti ripresa dall’ictus che l’ha colpita a 26 anni. Ma l’acqua è anche altro. È ciò che circonda la sua terra natale, l’Australia, e che un tempo è stata attraversata da navi cariche di prigionieri deportati. È un’acqua che conserva le storie delle antenate irlandesi della Hart, del dolore di chi è stato strappato alle proprie case e di chi ha subito i nuovi arrivati. Storie che incantano, come le sirene.

Basta un libro per trovarsi in America

Racconti che creano atmosfere da thriller accanto ad altre surreali, ma anche cambiamenti capaci di ribaltare la fragile stabilità di un Paese, di una famiglia, di ciascuno di noi

La città assediata di Clarice Lispector (trad. di Roberto Francavilla ed Elena Manzato, Adelphi, 402 pagine, 18 euro)

Il terzo romanzo dell’autrice ucraina naturalizzata brasiliana, scritto nel 1949 e ora tradotto in italiano, racconta di Lucrécia, una giovane donna che vive nella comunità immaginaria di São Geraldo. Subito si entra nella vita della protagonista, imparando a conoscere la sua consapevolezza nell’accettare il ruolo sociale che, di volta in volta, le viene cucito addosso. La scrittura è ricca di immagini surreali e oniriche e Lispector ha una poetica che riesce sempre a dare voce al non detto dell’universo femminile e alla complessità della realtà.

Tra due oceani di Cristina Henríquez (trad. di Roberto Serrai, NN Editore, 400 pagine, 20 euro)

«Invece di arrendersi alla natura, quei pazzi stavano cercando di spingere la natura ad arrendersi a loro» per tagliare le montagne e creare un passaggio tra l’Atlantico e il Pacifico: il canale di Panama, miracolo della modernità che però toglie la casa a Valentina e rischia di far perdere il lavoro al pescatore Francisco. Per Omar e Ada, invece, è una promessa di futuro. Un romanzo che ci ricorda che nelle piccole storie risiede il senso della Storia.

I fantasmi dell’isola di John Grisham (trad. di Luca Fusari e Sara Prencipe, Mondadori, 288 pagine, 23 euro)

Dark Isle è un’isola deserta tra la Florida e la Georgia, approdo per un gruppo di schiavi-naufraghi che, però, scapparono o morirono. Su questo paradiso selvaggio ha messo gli occhi uno spregiudicato gruppo immobiliare per costruire un resort di lusso. A frenarne le mire ci penseranno Lovely Jackson, che rivendica la proprietà dell’isola, l’avvocato ambientalista Steven Mahon, il libraio Bruce Cable e la scrittrice Mercer Mann. Romanzo numero 41 per il maestro del legal thriller americano, ripropone luoghi e protagonisti dei due libri precedenti.

Le figlie di Saffo di Selby Wynn Schwartz (trad. di Maria Giulia Castagnone, Garzanti, 264 pagine, 18 euro)

Un romanzo fatto di frammenti di vite di donne annodate da un filo indissolubile. In questo esordio affascinante e potente, l’autrice americana costruisce un racconto corale attraverso le voci di Lina Poletti, Virginia Woolf, Sarah Bernhardt, Isadora Duncan e tante altre. Femministe prima del femminismo, perché «siamo costrette a sposarci, a essere madri… a dire sempre di sì. Ed è allora che decidiamo di resistere, di lottare, di ribellarci».

Day di Michael Cunningham (trad. di Carlo Prosperi, La nave di Teseo, 320 pagine, 22 euro)

Nessuno come l’autore premio Pulitzer per Le ore sa scandagliare aspirazioni, illusioni, contraddizioni che albergano nel profondo di ciascuno di noi. Torna a farlo, raccontando 3 giornate – il 5 aprile del 2019, del 2020 e del 2021 – nelle vite di Dan e Isabel, coppia in crisi, e di Robbie, fratello gay di lei attratto da lui eppure collante della coppia. La sua partenza rompe il flebile equilibrio della famiglia, costringendo tutti a fare i conti con se stessi. Per sopravvivere a se stessi.

Così com’è sempre stato di Claire Lombardo (trad. di Maia Notarfranchi, Bompiani, 576 pagine, 22 euro)

Si può crescere un figlio senza sentire di amarlo? Si può essere felici di un matrimonio placido ma senza sorprese? Julia ha 60 anni, abita nella provincia americana e pensa che il più della vita sia ormai accaduto. Poi il primogenito Ben le annuncia che presto diventerà nonna, sua sorella Alma parte per il college e dal passato riemerge Helen, che molti anni prima ha rischiato di far deragliare il solido rapporto di Julia con il marito Frank… Anche nell’ordinario, sembra dirci l’autrice, c’è sempre qualcosa di straordinario.

Un libro per viaggiare in Oriente

Altre epoche, tumulti e amori, osservati attraverso lo sguardo spiazzante e onirico dell’Oriente. Con il quale rileggere, grazie a spicchi di saggezze millenarie, gli agguati che ci tende la vita

Tutto ciò che la luce tocca di Janice Pariat (trad. di Erica Mazzi e Alice Provenghi, Salani, 512 pagine, 20 euro)

Le betulle che ricordano e gli alberi che si accudiscono a vicenda: questo scopre Shai, 30enne disillusa, quando lascia Delhi e va a casa dei genitori. Invece, Evelyn, studentessa residente in Inghilterra, vuole trovare il Diengiei, una pianta misteriosa. Infine c’è lo scrittore Goethe che in Italia ha un’illuminazione. Tre viaggi in tre epoche diverse accomunati dal fascino della botanica e dall’invito a chiederci cosa stiamo cercando.

Il simpatizzante di Viet Thanh Nguyen (trad. di Luca Briasco, Neri Pozza, 512 pagine, 18 euro)

Protagonista di questo libro premio Pulitzer (dal quale è appena stata tratta una serie su Now Tv) è il Capitano: figlio illegittimo di un prete francese e di una vietnamita, è un ex ufficiale dell’intelligence sudvietnamita ma in realtà un agente dei Vietcong. Il suo racconto, scritto dalla cella in cui è rinchiuso, ci porta nella Saigon del 1975 con corpi e anime straziati e in un’America che lo affascina e lo disgusta al tempo stesso. E le parole di un doppiogiochista diventano grido contro le follie della guerra e le contraddizioni della democrazia.

L’isola della memoria di Dido Michielsen (trad. di Alessandro Storti, Nord, 352 pagine, 19 euro)

Giava, 1866. Isah, 16 anni, si ribella alla tradizione dei matrimoni combinati e si innamora di Gey, un ufficiale dell’esercito olandese che, non avendo potuto portare la moglie con sé, si sceglie una bella ragazza, di giorno governante e di notte concubina. Isah è una “nyai”, una delle tante serve amanti votate all’obbedienza durante i 150 anni di colonizzazione olandese. Lei però è anche coraggiosa e indimenticabile, come la scrittura che ce la regala, poetica e necessaria.

Buonanotte Tokyo di Yoshida Atsuhiro (trad. di Costantino Pes, edizioni e/o, 192 pagine, 18 euro)

Accomodiamoci sul taxi blu di Matsui e giriamo nella Tokyo notturna. Non una metropoli tentacolare ma luogo in cui si intrecciano storie: quella di Mitsuki, attrezzista su set cinematografici, o di Koichi, distributore di giornali ed esperto di corvi, di una ladra di nespole e persino di un anello. Si procede con ritmo leggero, ma senza perdere di vista l’aspirazione dei protagonisti: «Vorrei passare a un livello successivo della mia vita ma mi manca un’ultima spinta, non trovo l’ultima occasione».

La città che non c’è di Yu Hua (trad. di Silvia Pozzi, Feltrinelli, 384 pagine, 22 euro)

Fiaba che commuove e racconto violento che si apre con una tempesta di neve: una neonata dal capo avvolto in un fazzoletto con un girotondo di fenici e peonie è stretta al petto di un uomo che dal Nord scende a Sud alla ricerca di Wencheng, la città che non c’è. Siamo in Cina alla fine della dinastia Ching tra briganti e mercanti, prostitute e indovini, e in una Shanghai già nel futuro. I personaggi ci tengono inchiodati e una di loro, Xiaomei, ci lascia con una domanda: la fuga può sottrarci al nostro destino?

Una piccola lavanderia a Yeonnam di Kim Jiyun (trad. di Simona Alias, Nord, 304 pagine, 18 euro)

Un quadernetto verde accoglie «crucci solitari che non potevano essere rivelati a nessuno». È stato dimenticato in una lavanderia automatica nel quartiere Yeonnam-dong, a Seul, e diventa punto di raccordo (e svolta) per vite che stanno deragliando verso la solitudine. Grazie al potere di messaggi vergati a mano e con la presenza – tra tanti umani scriventi – anche di un commovente quadrupede scodinzolante.

Un libro per viaggiare in Africa

Accanto ai romanzieri che scrivono di Africa, arrivano, sempre più fresche, coinvolgenti e interessanti, le voci di chi in quel continente cerca (e ritrova) le proprie radici

Nostalgia di Tezeta Abraham (Harper Collins, 272 pagine 18,50 euro)

In amarico Tezeta significa “nostalgia”, un nome che è più di un destino per una bambina nata a Gibuti, arrivata a Roma a 5 anni con la madre in fuga da un marito violento, affidata alle suore e diventata per caso Miss Africa Italy. Il destino è che qualcosa le mancherà: le sue origini. Tezeta, che vuol conoscerle, parte. Sarà un ritorno a casa “omerico”, il suo, che poi racconterà con grazia in un memoir intriso di emancipazione e speranza, più che di nostalgia. Si torna per riempire i vuoti delle nostre storie, a patto che ci sia posto per nuove verità.

La lista di Yomi Adegoke (trad. di Marta Salaroli, SEM, 400 pagine, 22 euro)

Scrittrice britannica, storia ambientata a Londra. Cosa c’entra l’Africa? La storia è quella di Ola e Michael, inglesi very cool di origine nigeriana, coppia d’oro dei social, travolti da uno scandalo alla #MeToo: lui si deve difendere da accuse e lei cerca la verità. Sullo sfondo, la comunità black inglese, i parenti che arrivano da Lagos per il mega matrimonio (messo a rischio dalle denunce anonime online) e quel mix di culture che arriva dall’Africa, sempre vitale e affascinante.

Questa nostra strana storia di Claire Messud (trad. di Costanza Prinetti Castelletti, Bollati Boringhieri, 432 pagine, 20 euro)

Quando nel 1940 la Francia cade nelle mani dei nazisti, per i Cassar, famiglia pieds-noir (i francesi nati in Nord Africa) che vive in Algeria, cominciano infinite peregrinazioni in quattro continenti. E noi partecipiamo alle vicissitudini e alle inquietudini di chi, da un giorno all’altro, si trova “sul lato sbagliato della Storia” e senza un posto nel mondo. O forse non l’ha mai avuto. Perché la vicenda d’amore da cui la famiglia è nata nasconde un segreto, che potrebbe aver segnato i destini di tutti.

La signora Meraviglia di Saba Anglana (Sellerio, 304 pagine, 17 euro)

«Le leggi hanno la loro malattia». E il male che colpisce Dighe, 70enne etiope arrivata a Ostia 40 anni prima, si chiama “cittadinanza”. Uno status che sembra impossibile da ottenere e che la nipote Saba ha ribattezzato “signora Meraviglia”. Tra la burocrazia e la ricerca di documenti persi tra due mondi e due secoli di storia, scorre anche la vita di nonna Abebech, strappata giovanissima dalla sua Etiopia, rapita da un uomo somalo e scappata poi a Mogadiscio dopo l’incontro con un indovino che leggerà il suo destino: conoscerai un uomo e avrai 8 figli…

Tangerinn di Emanuela Anechoum (edizioni e/o, 18 euro, 256 pagine)

Mina, 30 anni, ha lasciato la Calabria, dove è nata, per andare a Londra. Finché la morte del padre Omar la riporta a casa. Qui, nel bar sul mare che il genitore ha lasciato a lei e alla sorella maggiore, punto di incontro per tanti immigrati, Mina si ferma: scopre l’infanzia del padre in Marocco, soppesa le scelte fatte, comincia a cercare un futuro al quale poter appartenere. Bel ritmo, belle atmosfere, bei personaggi: esordio felice, zero scontato.

Torte, rimpianti e amiche ritrovate di Alexander McCall Smith (trad. di Flavio Iannelli, Tea, 240 pagine, 16,90 euro)

A una festa di nozze Precious Ramotswe, fondatrice della Ladies’ Detective Agency N. 1 e decana degli investigatori privati del Botswana, si guarda in giro. Si sofferma sulle famiglie d’origine degli sposi che condividono l’interesse per il bestiame e i sottaceti e conclude che forse alla gente questo dettaglio “sarebbe potuto apparire marginale nel grande quadro dell’esistenza”, ma per lei no. Finché tra gli invitati riconosce la sua vecchia amica Calviniah, che le confessa di aver tagliato i ponti con la figlia. Le basi per una nuova indagine ci sono già tutte.