Arriva su Sky Crime Lies Anatomy, la storia di Elisabeth Finch, che ha ingannato Hollywood con una enorme e intricata rete di bugie. Dal 31 marzo, ogni lunedì alle 22:00, la docu-serie in tre puntate racconta, attraverso testimonianze esclusive e documenti inediti, come la ex sceneggiatrice di Grey’s Anatomy sia riuscita a conquistare la fiducia di tutti, compresi i suoi più stretti collaboratori, grazie a alla sua elaborata messinscena.
Lies Anatomy, la serie su Sky
Elisabeth Finch ha saputo tessere una rete di finzione a dir poco complicata. Ha trasformato quelle che lei sosteneva essere esperienze personali, come la lotta contro il cancro e gli abusi subiti, in toccanti sceneggiature per Grey’s Anatomy. Peccato però che in quello che raccontava di sé e della sua vita ci fosse ben poco di autentico. La messinscena però è riuscita benissimo, tanto che le sue storie di dolore e sofferenza hanno conquistato la fiducia di colleghi e pubblico, prima di rivelarsi nient’altro che una menzogna. Lies Anatomy (titolo originale: Anatomy of Lies), prodotta da NBC Universal, solleva interrogativi su quale sia il confine tra narrazione creativa e falsificazione della realtà, esplorando i meccanismi manipolatori di Elisabeth Finch. La serie è diretta da Evgenia Peretz, colei che per la prima volta ha svelato la verità sulla storia della sceneggiatrice in un articolo apparso su Vanity Fair America.
Elisabeth Finch sceneggiatrice di Greys Anatomy
Fino al 2022 e all’articolo di Evgenia Peretz, Elisabeth Finch era semplicemente una sceneggiatrice abbastanza affermata. Aveva collaborato a titoli come True Blood e The Vampire Diaries finché nel 2014 non era riuscita ad attirare l’attenzione di Shonda Rhimes. La produttrice aveva notato in quel periodo alcuni articoli scritti da Elisabeth, nei quali parlava della sua diagnosi di una rara forma di cancro alle ossa. L’aveva così ingaggiata nel team di sceneggiatori di Grey’s Anatomy e Finch era riuscita a brillare tanto da diventare co-executive producer. Le storie che raccontava sulla propria vita, ricche di dettagli, hanno ispirato l’arco narrativo della dottoressa Catherine Avery (interpretata da Debbie Allen).
Le menzogne di Elisabeth Finch
Nel team di sceneggiatori, Elisabeth Finch si era fatta notare per le vicende drammatiche che aveva affrontato, delle quali parlava liberamente, e che offrivano spunti per la narrazione televisiva. Aveva raccontato di aver perso un amico nel massacro alla sinagoga Tree of Life nel 2018 a Pittsburgh e per questo motivo aveva sviluppato una sindrome da stress post traumatico. In terapia per curarsi, secondo il suo racconto, aveva ricordato di aver subito abusi quando era bambina da parte del fratello. Proprio a lui, anni dopo, aveva dovuto staccare la spina a seguito di un tentativo di suicidio. Aveva anche accusato il regista di The Vampire Diaries di averla molestata sul set. Peccato che ogni singola parola dei suoi racconti fosse una menzogna.
La storia d’amore basata sulle bugie
Elisabeth Finch era riuscita addirittura a farsi ricoverare in una rehab dove potersi liberare dai traumi che diceva di aver subito. Nella struttura ha incontrato Jennifer Beyer, in clinica a seguito degli abusi subiti dal marito. Dopo aver ingannato Shonda Rhimes e mezza Hollywood, Elisabeth ha conquistato la fiducia di Jennifer e non solo quella. Le due si sono innamorate e, alla fine, si sono anche sposate. Beyer ha creduto ciecamente a quella storia che tanto aveva in comune con la sua, ma lentamente si è accorta di tutte le menzogne. Anche lei, con la sua testimonianza, ha preso parte alla docu-serie Lies Anatomy.