Domani, venerdì 2 aprile 2021, uscirà su Netflix Madame Claude, il biopic dedicato alla prostituta più famosa e potente della Francia. Se ti stai chiedendo perché dovresti guardare un film incentrato su una figura “borderline”, allora, dovresti sapere che in realtà si tratta molto di più di una storiella romanzata. Cerca di non lasciarti condizionare dai pregiudizi e buttati: ci sono davvero tante ragioni per cui vale la pena spendere due ore del tuo tempo per vedere questa pellicola.
È una celebrazione dell’intraprendenza femminile
La prima buona ragione per cui non dovresti perderti Madame Claude è che è una celebrazione dell’intraprendenza femminile. Racconta, infatti, la storia di Claude, una donna che è riuscita a farsi un nome e a raggiungere il successo solo grazie alle sue capacità. Certo, l’ambito in cui ha fatto strada è quantomeno discutibile, così come certe sue scelte, ma il modo in cui è riuscita a farsi valere è emblematico dell’ingegnosità e laboriosità delle donne.
È stato solo grazie alle sua grandi capacità manageriali, al suo cinismo e alla sua abilità nel saper costruire e gestire i rapporti con il potere, infatti, se ha conquistato soldi e fama.
Parla della libertà di genere
- “Ho capito molto presto che gli uomini finivano per trattarci come puttane, così ho deciso di diventare la regina delle puttane”.
- “Era emozionante sentire un milionario o un capo di stato chiedere, con la voce di un ragazzino, l’unica cosa che solo tu potevi fornire”.
- “Ci sono due cose per cui le persone pagheranno sempre: cibo e sesso. Non ero brava a cucinare”.
L’altro motivo per cui dovresti inserire Madame Claude nella lista dei film da non perderti sta tutto in queste frasi, che sono fra le più famose pronunciate dalla stessa Madame Claude.
Per lei, il sesso era semplicemente uno strumento che le permetteva di avere la libertà in un mondo dominato dagli uomini.
Madame Claude affronta temi importanti
Non è finita qui. Claude è un nome scelto probabilmente per indicare una neutralità sessuale. Questo film, dunque, affronta temi importanti e assolutamente attuali e spinosi, come l’emancipazione femminile, il gender gap e la parità di genere.
Non è un caso che la figura di Madame Claude fosse mitizzata e ideologizzata dalle donne dell’epoca, per le quali, nonostante tutto, era un modello positivo e di successo, in cui identificarsi. Una donna assolutamente fuori dagli schemi del suo tempo, capace di crearsi da sola e conquistarsi il suo – bel- posto nel mondo a suon di intelligenza e furbizia.
Del resto, in quegli anni la capitale francese era il tempio mondiale dello striptease, con i suoi famosissimi cabaret e locali conosciuti in tutto il mondo, dal Moulin Rouge al Crazy Horse Saloon.
È tratto da una storia vera
Madame Claude è il biopic di una donna realmente esistita. E questo è un altro dei motivi che lo rendono interessante. Il suo vero nome era Fernande Grudet, ma le sue origini non sono certe. Secondo alcuni era un’agente della resistenza francese durante la Seconda Guerra Mondiale, mentre secondo altri era figlia di un piccolo negoziante. C’è anche chi sostiene fosse un’aristocratica, con un’educazione cattolica.
Quel che è sicuro è che dopo la guerra, Fernande iniziò a lavorare come prostituta, sostenendo però come fosse la gestione manageriale di quel lavoro la mansione più adatta a lei. E, infatti, una volta trasferitasi a Parigi e cambiato il nome in Claude, istituì una rete di prostituzione (nel 1961).
Nel decennio successivo, la sua rete di prostitute di alto bordo divenne la più grande ed esclusiva di Parigi, con più di cinquecento ragazze e decine di ragazzi. I destinatari delle attenzioni delle sue “claudettes”, come lei le chiamava? I politici francesi e stranieri, i più importanti capi di Stato, le celebrità.
Nella sua autobiografia, da cui è tratto il film, la maitresse Fernande Grudet afferma di avere avuto fra i suoi clienti John Fitzgerald Kennedy, lo shah dell’Iran, Marlon Brando, Gianni Agnelli. Il suo nome fu anche al centro di grandi scandali politici. Il suo impero terminò con l’arrivo alla presidenza di Valéry Giscard d’Estaing: nel 1976 l’organizzazione di Madame Claude venne smantellata.
È ambientato nella Parigi degli anni ’60
La vicenda è ambienta nella Parigi degli anni ’60: questa è una motivazione che già da sola è più che sufficiente per rendere Madame Claude un film imperdibile. Hai presente la joie de vivre della “Città delle Luci” e quell’aria glamour e rilassata che la caratterizza? Ecco, in quegli anni erano al loro massimo splendore, tanto che quello a cavallo fra il 1960 e il 1970 ha rappresentato il decennio più bello e tumultuoso per la metropoli francese.
Ha una trama avvincente
Un’altra valida ragione per cui dovresti dedicarti alla visione di Madame Claude è che ha una trama avvincente. Si tratta, infatti, di una biografia romanzata, a metà strada tra politica e thriller erotico, con la giusta dose di scandali e tensione. Insomma, una pellicola creata ad hoc per conquistare l’interesse del pubblico e non lasciarlo indifferente.
“È un film fatto per il cinema, si ha voglia di vederlo sul grande schermo, ma allo stesso tempo sono molto felice che esca presto e che sia visto in tutto il mondo” ha affermato la regista e sceneggiatrice Sylvie Verheyde.
Madame Claude, il cast
Il ruolo della protagonista è stato affidato a Karole Rocher, attrice francese, già vista nella serie tv Braquo e nei film Polisse e Paris la blanche. Tra gli altri protagonisti ci sono Roschdy Zem (La fredda luce del giorno, Mister Chocolat, Mauvaise foi), Garance Marillier (Raw – Una cruda verità), Pierre Deladonchamps (Lo sconosciuto del lago) e Hafsia Herzi (Tu mérite un amour).