Alla fine degli Anni ’90 il delitto di Marta Russo sconvolse l’Italia per la tragicità dei fatti e le circostanze misteriose che furono ricostruite durante il processo, che vide imputati due giovani assistenti dell’Università La Sapienza, Giovanni Scattone e Salvatore Ferraro. In occasione del 27esimo anniversario della morte della studentessa 22enne, arriva la docu-serie in due puntate “Marta – Il delitto della Sapienza”. La programmazione è prevista per giovedì 9 e venerdì 10 maggio, alle 22.00, su Sky Crime e in streaming su NOW.
Una docu-serie a 27 anni dalla morte di Marta Russo
Sono passati 27 anni dalla morte della studentessa 22enne, raggiunta il 9 maggio 1997 alla testa da un proiettile vagante mentre camminava nel campus universitario romano con un’amica. Marta morì in ospedale cinque giorni dopo. Attraverso le registrazioni audio del diario intimo e segreto della ragazza, sinora mai reso pubblico, la docu-serie ripercorrerà questa vicenda rimasta così impressa nella memoria di molti italiani.
La mamma di Marta Russo: “Verità non per vendetta ma per giustizia”
La giustizia riconosce colpevoli Giovanni Scattone e Salvatore Ferraro, ma lascia aperti molti interrogativi inquietanti. La morte della studentessa è infatti una delle vicende giudiziarie più controverse d’Italia. Tra interviste e documenti inediti la docu-serie prodotta da Minerva Pictures evidenzia come i lati oscuri di questa terribile vicenda siano ancora moltissimi e che, come sottolineato da uno dei teste, “la verità va detta, sostenuta e difesa”. La mamma di Marta ha peraltro sempre sostenuto: “Bisogna arrivare alla verità non per vendetta ma per giustizia.”
I due episodi della serie su Marta Russo
La docu-serie, che fonde cronaca, biografia e dramma psicologico, si sviluppa in due episodi da 52 minuti ciascuno che si snodano fra i molteplici colpi di scena e i continui ribaltamenti dell’iter processuale che hanno contraddistinto la vicenda. La struttura narrativa si svilupperà lungo due direttrici parallele. Da una parte si seguirà a partire dal 9 maggio 1997, giorno in cui perse la vita Marta Russo, lo svolgersi delle indagini e del processo, concludendosi il giorno della sentenza di primo grado, il 1 giugno 1999. Dall’altra si andrà indietro nel tempo, per raccontare la vita di Marta e tutto ciò che ha preceduto quella assurda morte.
Il primo episodio racconta i fatti accaduti fino all’arresto dei tre presunti colpevoli Scattone, Ferraro e Liparota. La sparatoria all’università, i quattro giorni di coma di Marta e la sua morte, la disperazione della famiglia, le indagini, gli interrogatori, il colpevole che non viene trovato finché, poco più di un mese dopo lo sparo, il cerchio sembra chiudersi grazie alla super testimone Gabriella Alletto che dichiara di essere entrata nella stanza da cui è stato sparato il colpo, stanza 6, e di aver visto i due indagati presenti, e grazie al ritrovamento della traccia di polvere da sparo sul davanzale della finestra dell’aula stessa. Il 15 giugno 1997 Scattone, Ferraro e Liparota vengono arrestati. Sembra l’epilogo, quando un evento inaspettato rimette tutto in discussione. La prima puntata si chiude con una delle intercettazioni più controverse del caso, quella in cui la supertestimone Gabriella Alletto afferma: “Ma sì, io non c’ero, lo giuro sulla testa dei miei figli! Lipari si sbagliava!”. La credibilità di Alletto appare subito compromessa. Il caso è di nuovo aperto.
Il secondo episodio si collega agli arresti di Scattone, Ferraro e Liparota con i loro nomi e volti comparsi sui telegiornali e su tutti i principali giornali. “Belli e freschi e con il nodo della cravatta impeccabile”, così i media descrivono i due giovani dottorandi in Filosofia del diritto. Scoppia il caso mediatico che farà da sfondo all’intera seconda puntata, attraverso la quale entriamo nel merito del processo tra svolte inaspettate, alibi, testimonianze controverse fino al verdetto di colpevolezza finale contro Scattone e Ferraro. I momenti di svolta della storia e tutte le vicende narrate saranno accompagnati dalle parole di Marta attraverso la lettura dei suoi diari, e dai ricordi e dalle testimonianze di familiari e amici, in un viaggio che ci porterà ad approfondire la vita stessa di Marta, mostrandoci chi fosse prima che il suo volto diventasse il simbolo di uno dei delitti più noti e controversi della storia italiana.