Esiste un momento preciso, facile-facile da individuare, in cui i medical drama hanno iniziato ad attirare l’attenzione dell’Italia che se ne stava accomodata sul divano. Era l’11 gennaio 1996, quando sul piccolo schermo comparve per la prima volta il pediatra Doug Ross, un 35enne George Clooney che barcollava nella corsia di un ospedale di Chicago completamente ubriaco canticchiando Johnny Cash, la cravattona inguardabile e il sorriso pazzesco. È senz’altro lui uno dei motivi principali del successo senza precedenti di E.R. Medici in prima linea, la pioniera delle serie ambientate tra corsie e sale operatorie, che non hanno mai smesso di appassionare i telespettatori. Protagonisti, altri dottori “alla Ross”, brillanti, coraggiosi, spesso un po’ tormentati e soprattutto bellissimi, pronti a salvare vite e a buttarsi – immancabilmente – in appassionate storie d’amore dove non tutto fila liscio. Tra emergenze, tradimenti e operazioni chirurgiche splatter (che finiscono per piacere anche a chi, nella realtà, sviene per una goccia di sangue), ecco sei serie tv ad alto tasso di camici bianchi.

E.R. Il numero 1 dei medical drama

Il cast al completo di E.R. Medici in prima linea

Cinque stagioni per un totale di 331 episodi. 116 premi vinti, tra cui 23 Emmy Awards. Tra quadri clinici ricostruiti con notevole precisione e drammi umani di ogni tipo, E.R. Medici in prima linea (su Prime Video) è la mamma dei medical drama, nonché una pietra miliare nella storia della televisione, che vanta l’onore di aver funzionato da trampolino di lancio per George Clooney. Fra gli altri camici bianchi difficili da dimenticare, l’affidabile e sfortunato dottor Mark Greene (l’attore Anthony Edwards) e, soprattutto, il giovane John Carter, interpretato da Noah Wyle che, a 15 anni dall’ultimo ciak di E.R., torna con lo stetoscopio al collo nella nuova serie ambientata in un pronto soccorso The Pitt. Fresco debutto negli Stati Uniti, attesissima in Italia.

Grey’s Anatomy, la serie più longeva

Il dottor Derek Shepherd interpretato da Patrick Dempsey
Il dottor Derek Shepherd interpretato da Patrick Dempsey

È partita nel 2005 e continua ad avere successo: giunta alla 21esima stagione (su Disney+), Grey’s Anatomy è incentrata sulla vita dei camici bianchi del Grey Sloan Memorial Hospital di Seattle, in particolare sulle vicende di Meredith Grey (l’attrice Ellen Pompeo). Data la longevità della serie, Meredith è cresciuta insieme a noi: da specializzanda inquieta e ambiziosa – con la passione per la tequila – si è trasformata nel primario di chirurgia generale (nonché produttrice esecutiva e voce narrante della serie). Tra i tanti medici che hanno lasciato questo medical drama restando agganciati al cuore dei fan, il primo della lista è il neurochirurgo Derek Shepherd (Patrick Dempsey), fascinosissimo marito della dottoressa Grey che – occhio allo spoiler – al 21esimo episodio della stagione 11 ha un terribile incidente e muore. Come Meredith, qui c’è gente che non ha ancora superato il lutto.

New Amsterdam, il dottore che tutti vorremmo

Ryan Eggold e Nzingha Stewart

Ha avuto meno successo dei medical drama descritti qui sopra, ma New Amsterdam – ispirata alla storia vera di Eric Mannheimer, alla guida dello storico Bellevue Hospital della Grande Mela per 15 anni – merita sicuramente un posticino nella top six. Il merito va – quasi – tutto al protagonista, il dottor Max Goodwin (l’attore Ryan Eggold): direttore sanitario di un grande ospedale pubblico di New York, è gentile e infaticabile. Tra una visita al pronto soccorso e una battaglia contro la burocrazia, il suo motto è: «Come posso aiutare?». In pratica, il medico che tutti vorremmo (almeno) come amico. La quinta e ultima stagione della serie, già trasmessa su Canale 5, arriva prossimamente su Netflix.

Pulse, una novità tra i medical drama

Jack Bannon in Pulse
Jack Bannon in Pulse

Salutata come la nuova Grey’s Anatomy per le innegabili analogie con la serie cult ambientata a Seattle, Pulse è appena sbarcata su Netflix con la prima stagione di dieci episodi. La trama è un po’ ingarbugliata e comprende una denuncia per molestie sessuali che si capisce così-così (peccato: era un tema importante da sviluppare). La protagonista è Danny Simms (Willa Fitzgerald), specializzanda di medicina d’urgenza al Maguire Hospital di Miami, che ha una storia, tormentata e segreta, con il suo capo. È lui, il carismatico ed elegante dottor Xander Phillips (Colin Woodell), la cosa più bella della serie, insieme al collega cattivello Tom Cole (Jack Bannon).

DOC – Nelle tue mani, Argentero supereroe

Arriva Luca Argentero e non ce n’è più per nessuno: Doc – nelle tue mani è il medical drama di Rai 1 che ha collezionato ascolti da record, raccogliendo davanti alla tv, per il finale della terza stagione, nel marzo del 2024, 5,6 milioni di telespettatori. La prima stagione è andata in onda nel 2020, la quarta è attesa (probabilmente) per l’inizio del 2026. La storia – talmente potente che negli Usa hanno realizzato un remake – segue le vicende di Andrea Fanti, primario del Policlinico Ambrosiano di Milano, che perde 12 anni di memoria e deve ripartire da zero, come medico e come uomo. Affrontando nuove sfide professionali, qualche collega che gli rema contro e due grandi amori tra cui barcamenarsi (ora su RaiPlay).

Cuori, cardiochirurgia e fascino vintage

Daniele Pecci, tra i protagonisti di Cuori
Daniele Pecci, tra i protagonisti di Cuori

Ambientata alle Molinette di Torino negli anni Sessanta, Cuori è un’altra amatissima serie italiana. Ad appassionare il pubblico, le lotte di potere legate all’ambizioso progetto del trapianto di cuore e, ancora di più, il triangolo amoroso tra il luminare della cardiologia Cesare Corvara (Daniele Pecci), il dottor Alberto Ferraris (Matteo Martari) e la brillante dottoressa Delia Brunello (Pilar Fogliati). L’ultima puntata andata in onda si è chiusa con uno dei protagonisti portati d’urgenza in ospedale e un appassionante, attesissimo, bacio. Che cosa succederà adesso? L’appuntamento con la terza stagione è fissato per il prossimo autunno su Rai 1.