La mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale ritorna dal 28 agosto al 7 settembre 2024. L’ottantunesima edizione della festival cinematografico più antico al mondo è in continuo mutamento e come ha affermato il presidente della Biennale Pietrangelo Buttafuoco «possiede ancora il potere oracolare di leggere la realtà in atto e captare ciò che arriva domani».
Mostra del cinema di Venezia 81: vento di novità
L’ottantunesima edizione del Festival di Venezia, che si terrà dal 28 agosto al 7 settembre 2024, è ricca di novità. Il cinema stesso è cambiato, lo ha dichiarato il direttore del Festival Alberto Barbera: «Nella grande confusione che sembra dominare l’universo cinematografico in perenne e crescente trasformazione, una delle poche certezze sembra riguardare il fatto che l’oggetto della nostra passione non si presenta più ai nostri occhi di spettatori innamorati con le stesse fattezze di un tempo».
La forma e la durata delle pellicole, per esempio sono molto diverse a quelle a cui eravamo abituati. «Da un lato, i film si fanno sempre più piccoli – brevi o brevissimi – per adattarsi ai nuovi contenitori» continua Barbera, «non più le sale cinematografiche tradizionali, ma neanche gli schermi domestici attraverso i quali si accede ai contenuti degli streamers, bensì i social: Instagram, ma ancor più TikTok e soprattutto YouTube, che recenti indagini di mercato segnalano come la piattaforma più frequentata dai giovani e dai consumatori di video di qualunque natura e durata».
I film più attesi alla Mostra del Cinema di Venezia 81
A dare il via alla mostra mercoledì 28 agosto sarà il regista premio oscar Tim Burton che alla cerimonia di apertura presenterà in anteprima mondiale il film Beetlejuice Beetlejuice (fuori concorso), secondo capitolo del film cult degli anni 80, insieme ai protagonisti Michael Keaton, Winona Ryder, Monica Bellucci e Jenna Ortega.
Sono 21 i titoli che quest’anno competeranno nella corsa al Leone d’Oro. Nuovi nomi e grandi ritorni, come quello di Joker: Folie à deux, il secondo film di Todd Phillips dedicato all’antagonista più famoso di Batman in cui Arthur Fleck (Joaquin Phoenix) finalmente incontrerà l’amante e complice Harley Quinn, interpretata da Lady Gaga.
E poi il regista spagnolo Pedro Almodóvar che presenta il suo primo film in lingua inglese The Room Next Door con Tilda Swinton, Julianne Moore e John Turturro. Segnaliamo anche Babygirl di Halina Reijn, thriller erotico con Nicole Kidman e Antonio Banderas prodotto dalla A24, la famosa casa di produzione indipendente newyorkese, e Maria di Pablo Larraín, con una strepitosa Angelina Jolie nei panni della cantante lirica Maria Callas.
I film italiani
In concorso anche ben cinque opere italiane (dodici se si considerano anche le altre sezioni). In primis due storie di guerra: quella di Gianni Amelio con il film Campo di battaglia, che indaga il rapporto complesso tra due amici d’infanzia (Alessandro Borghi e Gabriel Montesi) entrambi ufficiali medici durante la Grande Guerra, e la storia della regista Maura Delpero con Vermiglio, sulla perdita di innocenza delle sorelle Lucia, Ada e Flavia, giovani donne nel Trentino della seconda guerra mondiale.
Attesissimo anche Queer di Luca Guadagnino, tratto dall’omonimo libro di William Burroughs. Un omaggio a uno dei film preferiti del registra: Scarpette Rosse. Ci troveremo un Daniel Craig inedito, agli antipodi dell’uomo tutto d’un pezzo alla 007.
La regista Giulia Louise Steigerwalt presenterà Diva Futura, che racconta l’agenzia di casting e produzione di film pornografici “Diva Futura” fondata nel 1983 dal “re dell’hard” Riccardo Schicchi (qui interpretato da Pietro Castellitto) e Ilona Staller.
Infine Fabio Grassadonia e Antonio Piazza con Iddu, L’ultimo padrino, con Tony Servillo e Elio Germano, film liberamente ispirato al periodo di latitanza di Matteo Messina Denaro.
A chiudere il festival sarà invece il film gotico L’orto americano di Pupi Avati (fuori concorso), con Filippo Scotti nei panni di un giovane della Bologna degli anni Quaranta che si innamora di un’infermiera americana e con lei parte per il Mid West.
La giuria del concorso ufficiale
È l’iconica attrice e star francese Isabelle Huppert la presidente della giuria del Concorso Ufficiale della Mostra del Cinema di Venezia 81. Insieme a lei anche otto personalità internazionali: il regista e sceneggiatore americano James Gray, la regista, sceneggiatrice e produttrice polacca Agnieszka Holland, il regista e sceneggiatore brasiliano Kleber Mendonça Filho, il regista e sceneggiatore britannico Andrew Haigh, il regista, sceneggiatore e produttore mauritano Abderrahmane Sissako, l’attrice cinese Zhang Ziyi, la regista e sceneggiatrice tedesca Julia von Heinz e il regista e sceneggiatore italiano Giuseppe Tornatore.
Mostra del cinema di Venezia 81: altre sezioni e carriere d’oro
Come ogni anno, oltre al Concorso Ufficiale, ci saranno anche le sezioni Fuori Concorso, Orizzonti, Orizzonti Extra. Poi Venezia Classici, Premio Venezia Opera Prima “Luigi De Laurentis” e le sezioni parallele come La Settimana Internazionale della Critica e le Giornate degli Autori.
Nel Fuori Concorso le serie tv quest’anno hanno un ruolo fondamentale. Dal primo progetto per la televisione del regista Alfonso Cuarón Disclaimer con Cate Blanchett, a Los Años Nuevos di Rodrigo Sorogoyen, passando per la mini serie danese Families like our di Tomas Vinterberg. Da non perdere neanche M – il figlio del secolo di Joe Wright con Luca Marinelli e Leopardi di Sergio Rubini (proiezione speciale) con Leonardo Maltese.
Due importantissimi riconoscimenti sono già stati assegnati, parliamo dei Leoni d’Oro alla Carriera al regista e sceneggiatore australiano Peter Weir che ricordiamo soprattutto per L’attimo fuggente, The Truman Show e Master & Commander e alla straordinaria attrice Sigourney Weaver (Alien, Ghostbusters, Gorilla nella nebbia, Avatar), eroina e icona femminista degli anni Ottanta.
Il Red Carpet
La sfilata delle star sul tappeto rosso, si sa, è tra gli appuntamenti più attesi del Festival. Neanche quest’anno ne rimarremo delusi. Sicuramente alla prima di Beetlejuice Beetlejuice vedremo Michael Keaton, Monica Bellucci e Winona Ryder. Al Lido ci saranno anche Nicole Kidman, Angelina Jolie e Tilda Swinton. E poi Cate Blanchett e Julianne Moore; Lady Gaga e Joaquin Phoenix per Joker: Folie à deux.
Attesi anche Jude Law e Nicholas Hoult (insieme in The Order), Adrien Brody (The brutalist), Daniel Craig (Queer), Brad Pitt e George Clooney, protagonisti di Wolfs. Infine Richard Gere il primo settembre sarà l’ospite d’onore del gala annuale di amfAR, Fondazione per la Ricerca sull’Aids.
Tra le stelle italiane sul red carpet ci saranno invece Toni Servillo, Luca Marinelli, Alessandro Borghi, Elio Germano, Pietro Castelitto e Valerio Mastandrea. Insomma chi più ne ha più ne metta.
La madrina del festival: Sveva Alviti
È già stato svelato il volto dell’ottantunesima edizione della mostra del cinema. La madrina sarà l’attrice e modella romana Sveva Alviti, che ricordiamo per il ruolo di Dalida nell’omonimo biopic di Lisa Azuelos. Sarà lei a condurre la cerimonia d’apertura del festival, che si terrà mercoledì 28 agosto 2024 nella Sala Grande del Palazzo del Cinema, e quella di chiusura con l’assegnazione dell’ambito Leone d’Oro di sabato 7 settembre.
Un’elefante in laguna
Non solo il leone: un altro animale accompagnerà la mostra cinematografica del 2024. Si tratta dell’elefante della locandina e della sigla della mostra, anche quest’anno disegnate dall’autore e illustratore Lorenzo Mattotti. «Sicuramente è un’immagine inconsueta, inaspettata, ma che ci porta indietro con la memoria» racconta l’artista, «quando, molti anni fa, un Elefante era arrivato a Venezia e si aggirava per le strette calli veneziane durante un famoso Carnevale della Biennale, quello del 1981. Questo Elefante ora attraversa la Laguna e percorre le vie della Fantasia, del Mistero e della Magia che si scopre nel Cinema».
«È lui stesso Memoria e anche Storia del Cinema: una festa, una parata, uno spettacolo! E questo speciale Elefante colorato ci ricorda anche l’Esotico, il Lontano, l’Oriente, uno sguardo verso altre civiltà, altre culture».