Non è stato un anno facile per Hollywood. 148 giorni di sciopero degli attori per non essere rimpiazzati dalla Intelligenza Artificiale hanno tenuto le produzioni col fiato sospeso, ma nonostante ciò sono usciti in sala tanti film bellissimi: da Oppenheimer a Barbie, da Povere creature! ad American Fiction, da Anatomia di una caduta a The Holdlovers. E che durano tanto (la media è di 2 ore e 22 minuti). Ce lo ricorda subito Jimmy Kimmel, il conduttore di questa 96esima cerimonia della Notte degli Oscar 2024 che, al solito, tra battute e gag conduce la serata. Grandi protagoniste le donne, attrici, ma anche al montaggio, alla regia, che si sono fatte strada.
La serata
Nessun colpo di scena, tutto è filato liscio, all’insegna della professionalità. Grandi nomi si sono avvicendati sul palco, vestiti bellissimi al solito, tanti sorrisi, qualche lacrima, grandi emozioni.
I premi che ci aspettavamo
Bravo, bravissimo Cillian Murphy che ci ha regalato una interpretazione magnifica in Oppenheimer e si è aggiudicato la statuetta come migliore attore. Visibilmente emozionato ha riso davanti alla standing ovation e dopo aver rivendicato le sue origini irlandesi ha alzato la statuetta e l’ha dedicata alla fine della guerra e per la pace.
Ha pianto, felice, la straordinaria Emma Stone che riceve il secondo Oscar della carriera (l’altro era per La La Land) come migliore attrice per Povere creature! nel ruolo di Bella Baxter. Un premio davvero meritato (ed è salita sul palco anche col vestito rotto). Applausi!
L’Oscar per il Miglior film è andato a Oppenheimer che, candidato a 13 statuette, ne ha vinte 7. Bello bello. Se non l’avete visto recuperatelo.
Poi ci aspettavamo anche il premio per il film d’animazione a Il ragazzo e l’airone di Hayao Miyazaki, un film delicato realizzato da un maestro riconosciuto, che racconta di un ragazzino alla ricerca della madre scomparsa insieme a un airone che lo conduce dentro a un mondo fantastico.
E La zona d’interesse, tratto dal romanzo di Martin Amis: un film potente, molto duro. Da una parte c’è una famiglia nazista, dall’altro c’è il campo di concentramento di cui si sentono solo i rumori. In sala sta andando benissimo e il regista ha ricordato l’attualità della storia, ricordandoci cosa sta succedendo a Gaza. Ha vinto l’Oscar come film internazionale. Grande delusione per Matteo Garrone che era candidato anche lui con Io capitano ma entrambi i film erano così belli che sarà stato difficilissimo scegliere.
I momenti più emozionanti degli Oscar 2024
«Grazie per avermi vista. Io non mi ero mai vista» ha detto tra le lacrime Da’vine Joy Randolph ringraziando per avere ricevuto la statuetta come attrice non protagonista per il suo ruolo di tata della scuola di Maryland in The holdlovers. Un piccolo ruolo il suo, ma esplosivo. L’immagine di Da’vine vestita di argento, con due ingombranti maniche a sbuffo, e il suo discorso di autostima e accettazione «mi avete vista anche quando ero l’unica ragazza nera della scuola» rimarrà nella storia.
Ha commosso anche Robert Downey Jr miglior attore non protagonista in Oppenheimer. 58 anni, un passato un po’ turbolento, per lui è il primo Oscar dopo 3 nomination. Ha ringraziato la moglie «quando mi ha preso ero come un cucciolo abbandonato».
E grande emozione c’è stata in sala quando il reporter ucraino, Mstyslav Chernov dell’Associated Press ha ringraziato per l’Oscar per il documentario 20 giorni a Mariupol (che aveva già vinto al Sundance Film Festival lo scorso anno). «Non vorrei aver mai fatto questo film» ha detto, che racconta la guerra in Ucraina e la città sotto i bombardamenti. «Questo film è per non dimenticare le vittime di Mariupol». E per dire basta alla guerra.
Un momento che ha colpito tutti è stato anche quello che ha ricordato gli attori e i personaggi dello spettacolo scomparsi durante l’anno, accompagnato dalla voce di Andrea Boccelli che ha cantato Con te partirò.
Le sorprese
Non sono mancate, come l’Oscar per la sceneggiatura non originale a American Fiction, un piccolo film che è diventato nell’ultimo mese un fenomeno grazie al passaparola. Budget ridotto, girato in sole 3 settimane, politicamente scorretto, è una parodia di quello che il sistema si aspetta che i neri siano attraverso le parole di uno scrittore nero che, per gioco e provocazione, scrive un libro pieno di stereotipi sui neri che diventa un bestseller. È la voce della borghesia nera che dice che i problemi di molti afroamericani oggi sono diversi, ma non vanno di moda. Un film che va contro a quello che sono stati i film “buonisti” degli anni precedenti come Green Book per esempio e che rivela un po’ come anche Hollywood sta cambiando.
Un momento da ricordare: Ryan Gosling in completo fucsia che ha cantato la sua canzone I’m just Ken sul palco con tanto di scenografia e balletto. Applauditissimo.
E poi la sorpresa tra il pubblico: Messi, il border collie del film Anatomia di una caduta che, seduto come un normale spettatore, ha seguito tutta la serata e applaudito nei momenti clou. La sua immagine è diventata subito virale sui social.
Il più figo
C’era l’imbarazzo della scelta tra attrici e attori meravigliosi, ma lo sguardo di Ryan Gosling, in perfetta forma, felice, in total black nero (prima dello show in rosa) non è passato inosservato.
La gag
A un certo punto, per presentare il premio ai costumi è entrato sul palco John Cena, muscoli in vista, completamente nudo (tranne il cartoncino del premio che lo copriva nel punto critico) per presentare la categoria dei costumi. Era una gag che voleva ricordare quando, 50 anni prima, durante la cerimonia un intruso era corso nudo sul palco creando un po’ di agitazione.
La rivelazione
È stata senz’altro l’attrice tedesca Sandra Hueller, interprete di Anatomia di una caduta e di La zona di interesse. Finora poco conosciuta da noi. Intensa, bravissima.
Tutti i premi degli Oscar 2024
Attrice non protagonista: Da’Vine Joy Randolph in The Holdlovers
Miglior corto d’animazione: War is over!
Film di animazione: Il ragazzo e l’airone di Miyazaki
Sceneggiatura originale Anatomia di una creatura
Sceneggiatura non originale: American Fiction
Trucco e capelli: Povere creature!
Scenografia: Povere creature!
Costumi: Povere creature!
Miglior film internazionale: La zona di interesse
Attore non protagonista: Robert Downey Jr in Oppenheimer
Effetti speciali: Godzilla
Montaggio: Oppenheimer
Miglior cortometraggio documentario: The last repair shop
Miglior documentario: 20 giorni a Mariupol
Fotografia: Oppenheimer
Miglior cortometraggio: La meravigliosa storia di Henry Sugar
Miglior sonoro: La zona d’interesse
Miglior colonna sonora: Oppenheimer
Miglior canzone: Billie Eilish per What was I made for in Barbie
Miglior attore: Cillian Murphy in Oppenheimer
Miglior regia: Christopher Nolan per Oppenheimer
Miglior attrice: Emma Stone in Povere creature!
Miglior film: Oppenheimer