Irriverente, senza peli sulla lingua e profondamente attuale. Perché sei come sei sbarca in Italia dalla sua madrepatria, l’Australia e fa il suo debutto venerdì 16 aprile 2021. Dopo una storia tortuosa e non priva di peripezie, Why are you like this, titolo originale, arriva su Netflix e si prepara a far ridere, ma anche riflettere.
Perché sei come sei: una fotografia della generazione Z
Negli ultimi dieci anni lo scontro è stato tra boomer e millennial. I primi potenzialmente avvantaggiati da un clima economico propizio, i secondi assorbiti nei loro cosiddetti drammi esistenziali.
Perché sei come sei fa un passo avanti e inquadra la nuova generazione di giovanissimi, una di quelle che non rientra più nelle due categorie ma si fa chiamare generazione Z. Ventenni che sbarcano il lunario, coltivano la loro indipendenza e si ritrovano in difficoltà economiche. I loro sogni sembrano irraggiungibili, ma lo saranno davvero?
La differenza tra un millennial e un appartenente alla gen Z è che quest’ultimo ha un rapporto molto più complesso con il suo modo di porsi al mondo.
Humyara Mahbub, uno dei tre creatori di Perché sei come sei, spiazza tutti così: “È con grande dispiacere che annuncio di aver scritto uno show televisivo. Dopo aver combattuto per oltre 10 anni contro le dinamiche del mondo creativo moderno, sono profondamente imbarazzato quando vengo definito uno scrittore”.
Mahbub è un avvocato e un illustratore freelance che è stato trascinato nel progetto Perché sei come sei da Naomi Higgins, nota comica e protagonista della serie tv. “È stata sua l’idea di creare uno show dedicato alla nostra amicizia”. Insieme a Mark Bonanno, i tre hanno creato un episodio pilota per lo show dell’ABC Fresh Blood (2018). E da lì il progetto ha preso il volo.
“Adesso abbiamo in mano una serie TV dedicata alle nostre orripilanti personalità,” afferma la Higgins ai microfoni del The Guardian. La cosa divertente è che Naomi non esagera affatto. Il loro carattere è davvero terribile, ed è proprio questo a rendere lo show così promettente.
Perché sei come sei, la trama
Due ragazze, Penny e Mia, vivono insieme e sono amiche per la pelle. Insieme a loro c’è anche Austin, un bravo ragazzo che sogna di affermarsi nel mondo delle drag queen. Tre giovani ragazzi alla scoperta della vita, del mondo e soprattutto della loro professionalità. Alle prese con i primi lavori in una Melbourne moderna, crudele e implacabile, ce ne sarà per tutti.
Mia è bisessuale e ha origini asiatiche: è forte, indipendente e molto sicura di sé. Penny è una eterosessuale bianca che vive perennemente corrosa dall’ansia e dagli attacchi di panico. Nel suo mondo ideale è sostenitrice di tutte le minoranze, anche quelle che non hanno mai chiesto il suo aiuto. Austin, invece, conduce la sua classica doppia vita. Di notte, sul palco, vive il suo sogno da drag. Soffre di problemi di salute mentale che tenta inutilmente di placare con la sua passione sfrenata per gli Swarovski.
Insieme, il trio di ragazzi affronterà, in pieno stile sitcom, tutti i temi caldi del momento. Dall’identità politica e sessuale fino alla cancel culture, passando all’inferno sociopolitico divisivo del 2021 – citazione testuale dallo show.
Lo show, uno slice of life in pieno stile generazione Z, racconta con non poca sfacciataggine la vita di tre ragazzi alla scoperta del mondo. Perché sei come sei va guardato con spirito e leggerezza: il politicamente scorretto è una comicità raffinata che gli sceneggiatori hanno interpretato magistralmente.
Qualche curiosità in più
La serie TV Perché sei come sei debutterà il 16 aprile 2021 su Netflix, ed è stata commissionata da quest’ultimo insieme ad ABC. L’opera è stata supportata da Screen Australia dopo la fortuna avuta dall’episodio pilota andato in anteprima nel 2018 in occasione dell’iniziativa Fresh Blood.
Dirigono gli episodi Jessie Oldfield e Adam Murfet, che sono anche produttori esecutivi insieme ad Amanda Higgs e al produttore della sceneggiatura, Niki Aken. Lo stesso Niki Aken di The Hunting, co-sceneggiatore, e Upright – dove è stato sceneggiatore.
Nel cast troveremo Naomi Higgins nei panni di Penny, Olivia Junkeer in quello di Mia e Wil King nella parte di Austin.
Dietro gli intenti degli sceneggiatori non c’è quello di definire l’assoluta superiorità di una generazione sull’altra. “Penso che tutte le persone siano orribili,” ha dichiarato la Higgins, “Penso che tutte le persone siano buone e terribili allo stesso tempo. Se i boomer fossero nati oggi, sarebbero esattamente come noi”.
Mahbub aggiunge, senza tante cerimonie: “Penso che la differenza con le generazioni passate sia che abbiamo internalizzato l’idea di manifestare dissenso profondo davanti alle cose brutte. E se da una parte lo puoi chiamare attivismo, c’è una linea sottile che lo separa da una spirale discendente che può rovinarti la vita. Quando avevo 22 anni pensavo che tutti facessero schifo. Ora che ne ho 28 penso che anche io faccio schifo. Ed è questo che bisogna capire prima della fine dei venti”.
Perché sei come sei si aggrappa a questi due concetti, senza mai condannare né redimere i suoi protagonisti. Non c’è un colpevole né una soluzione, solo uno show permeato da un nichilismo che ha l’unico scopo di farti ridere.