Non è facile ricominciare tutto daccapo. Ma Melinda ha coraggio da vendere e pur di lasciarsi il doloroso passato alle spalle, è disposta a trasferirsi in una sperduta cittadina di provincia. Abbandonando tutto. Purtroppo la baita destinata ad accoglierla non è granché. E nemmeno il nuovo lavoro presso il medico del posto.
Per fortuna almeno una cosa buona a Virgin River esiste ed è Jack, il barista della cittadina, che da subito la osserva con interesse. Sarà anche per merito suo che Melinda ricostruirà se stessa, lasciandosi alle spalle la sofferenza. Perché cambiare si può.
Gli elementi per una serie tv destinata a incollarci allo schermo ci sono tutti. E le buone ragioni per guardarla, tornando a essere romantiche, sono almeno 5. Ma anche di più.
Aiuta a credere nella forza dell’amore
Melinda non ha un passato facile alle spalle. La vita d’altronde è fatta di alti e bassi, capitano fasi difficili che sembrano non finire mai, a volte talmente dure da privarci di ogni speranza. È faticoso riprendersi dopo una delusione forte, che sia o meno sentimentale. Eppure, qualunque sia la ragione di tanto dolore, si può ricominciare. Perché nulla può davvero privarci della possibilità di un nuovo inizio.
L’amore, qualunque sia l’età, dona la forza per superare ulteriori prove. E Virgin River, ispirata all’omonima serie di romanzi rosa di Robyn Carr, ha il merito di aiutarci a credere nel suo potere, in modo sincero (anche se non più ingenuo). Erigere muri difensivi in alcuni momenti è inevitabile e persino utile, ma bisogna saperli abbattere al momento giusto per non precipitare in un pericoloso vortice di cinismo.
Insegna che nella vita si può ricominciare
Melinda lascia tutto per ricominciare da zero. Abbandona Los Angeles sognando una nuova vita lontano dalla città. Ma lo scontro con la realtà non è facile. Il medico di Virgin River che l’ha assunta come infermiera è un uomo burbero e poco disponibile. La baita da sogno dove decide di trasferirsi ha un aspetto tutt’altro che gradevole. Sognare la provincia e viverci sono due cose ben diverse.
Ma Melinda non vuole tornare indietro ed è disposta a tutto pur di fuggire dal passato. Quello che le accadrà episodio dopo episodio sembra darle ragione. Perché quel luogo immerso tra i boschi e le montagne, per quanto chiuso e provinciale, è davvero il posto giusto per ricominciare, non senza fatica. Ad aiutarla in questo lungo percorso di ricostruzione personale ci sarà anche l’affascinante Jack, il barista di Virgin River, che da subito si mostra interessato alla nuova arrivata. Non è mai troppo tardi per un nuovo inizio.
Esplora il mondo dei sentimenti
Se vi piacciono le serie tv romantiche, Virgin River fa sicuramente al caso vostro. Perché indaga il mondo dei sentimenti esplorando le mille facce dell’amore. Probabilmente, guardandola, vi riconoscerete nelle emozioni altalenanti della protagonista, nelle sue paure e nei momenti di forte entusiasmo. Potreste intuire piccole e grandi verità che vi erano sfuggite, in materia di amore e relazioni di coppia. Argomento che non smette mai di stupire e destare interesse. Romantica, sentimentale, semplice e commovente. Questa serie non sarà un capolavoro, ma di sicuro non passerà inosservata alle appassionate del genere.
Si rifà a serie tv indimenticabili
I riferimenti a serie tv del passato sono piuttosto evidenti ed è assolutamente un bene. Perché stiamo parlando di grandi classici come “Una mamma per amica“. Basti pensare alla complicità delle protagoniste con il barista del posto, complicità che sfocia in un amore altalenante, e all’ambientazione in due piccole città di provincia.
Per certi versi Virgin River riporta alla memoria anche “Dawson’s Creek”, proiettata in un’età più adulta, ma altrettanto votata all’esplorazione dei sentimenti. E le similitudini non si fermano qui. Vi dicono qualcosa “Everwood” e “Hart of Dixie”? Trasferte da metropoli a piccole cittadine, amori, amicizie, medici, avventure drammatiche. Come in “Hart of Dixie” dove Zoe, dottoressa di città, finisce a lavorare in un paesino dell’Alabama. Ed “Everwood”, incentrata sulla vita di Andrew Brown, famoso neurochirurgo, e la sua famiglia, serie che per certi aspetti riporta alla memoria proprio Virgin River. Insomma, un mix commovente, a prova di spettatrici romantiche.
Ci si affeziona ai personaggi come se fossero degli amici
Nonostante Mel sia la protagonista, Virgin River lascia spazio anche ad altri personaggi e alle loro intricate storie. Dall’affascinante Jack Sheridan, co-protagonista, a Hope, da Doc a Paige, tanto per citarne alcuni. Personaggi a cui è inevitabile, episodio dopo episodio, affezionarsi come fossero amici. Inoltre, di stagione in stagione, il cast si arricchisce di new entries e di relazioni dagli sviluppi inaspettati, che incuriosiscono sempre di più mettendo in scena un’altalena di emozioni. Tra fidanzamenti, triangoli amorosi, delusioni e colpi di scena, non ci si annoia di certo. Non è un capolavoro, non è paragonabile a un cult come “Una mamma per amica”, tuttavia Virgin River è una serie tv che conquista dall’inizio alla fine. Da vedere!