È Donatella Di Pietrantonio, superfavorita della vigilia, la vincitrice del Premio Strega 2024. La scrittrice, già premiata al Campiello nel 2017 con l’Arminuta, ha ottenuto 189 voti per il romanzo L’età fragile (Einaudi). Secondo posto per Dario Voltolini, terzo per Chiara Valerio. La nuova opera della Di Pietrantonio racconta una famiglia sospesa nel segreto del trauma nel cuore della montagna d’Abruzzo.
Premio Strega, la classifica dell’edizione 2024
Il Premio Strega 2024 ha visto classificarsi al secondo posto Dario Voltolini con Invernale (La nave di Teseo) che ha raccolto 143 voti, in terza posizione Chiara Valerio con Chi dice e chi tace (Sellerio), 138 voti. Al quarto posto Raffaella Romagnolo con Aggiustare l’universo (Mondadori), 83 voti, al quinto Paolo Di Paolo con Romanzo senza umani (Feltrinelli), 66 voti e al sesto Tommaso Giartosio con Autobiogrammatica (minimum fax), 25 voti.
Chi sono i votanti del Premio Strega
II Premio è stato assegnato da una giuria composta dai voti dei 400 Amici della domenica, a cui si aggiungono come di consueto 245 voti espressi da studiosi, traduttori e intellettuali italiani e stranieri selezionati da 35 Istituti italiani di cultura all’estero, 30 voti di lettori forti scelti nel mondo delle professioni e dell’imprenditoria e 25 voti collettivi espressi da scuole, università e gruppi di lettura, tra cui i circoli costituiti presso le Biblioteche di Roma. A presiedere il seggio Stefano Petrocchi, direttore della
Fondazione Bellonci al posto di Ada d’Adamo, vincitrice nel 2023, morta l’1 aprile dello scorso anno a cui sarebbe spettato come da consuetudine. Hanno votato in 644 su 700 aventi diritto, pari al 92%.
Strega 2024, Di Pietrantonio: “La mia voce in difesa dei diritti”
“Prometto che userò la mia voce scritta e orale in difesa di diritti per cui la mia generazione di donne ha molto lottato e che oggi non sono più scontati“, ha detto dopo la proclamazione della vittoria un’emozionata Donatella Di Pietrantonio che, come da tradizione, ha bevuto per due volte dalla bottiglia dello Strega. “Ringrazio la Fondazione Bellonci, i miei compagni e compagne di viaggio – ha proseguito la scrittrice -. Il mio editore come gruppo e come squadra perché la scrittura è un atto molto solitario ma il libro è il risultato di un grande lavoro di squadra. Grazie a voi”.
La violenza di genere ne L’età fragile
Ne L’età fragile (Einaudi), Donatella Di Pietrantonio ripercorre il rapporto tra una madre, Lucia, e la figlia ventiduenne Amanda, scardinando gli stereotipi sugli anni e sulla sicurezza dei piccoli luoghi di provincia, con sullo sfondo la pandemia. Nel libro la scrittrice affronta anche la violenza di genere rievocando un fatto di cronaca nera accaduto nel 1997 nella sua terra, l’Abruzzo.
Chi è Donatella Di Pietrantonio
Donatella Di Pietrantonio, per la quarta volta allo Strega (nel 2021 in cinquina con Borgo sud), Ha pubblicato il suo primo romanzo Mia madre è un fiume a 49 anni, pubblicandone poi altri quattro in meno di 15 anni. Il suo più grande successo è L’Arminuta, in cui la protagonista tredicenne viene rispedita da quelli che credeva i suoi genitori a ritrovare invece la vera famiglia d’origine andando incontro a un ambiente ostile e straniante. Dal libro, Premio Campiello, è stato tratto un film, diretto da Giuseppe Bonito, per il quale Di Pietrantonio si è aggiudicata un David di Donatello per la sceneggiatura scritta con Monica Zapelli. Laureata in odontoiatria a L’Aquila, non ha mai lasciato la sua professione di dentista per bambini.
La stoccata di Geppi Cucciari a Sangiuliano durante la diretta
La diretta televisiva su Rai3 ha visto la doppia conduzione di Geppi Cucciari, tornata per la quarta volta consecutiva, e Pino Strabioli, già alla conduzione nel 2016 e nel 2019. “Non abbiamo la gioia di ospitare persone del governo” ha detto durante la diretta Geppi Cucciari che, come ha riportato il “Corriere della Sera”, ha lanciato una “stoccata” al ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano. “Applaudite che qua non si possono coprire i fischi, siamo in diretta”, ha detto la conduttrice facendo riferimento al video trasmesso dalla Rai in cui i fischi al ministro al Festival di Taormina sono stati coperti in post-produzione.