Uno scricciolo, minuta, timida. Ancora più piccola al fianco di quel gigante di Elvis Presley. Non ho letto Elvis e io, la biografia di Priscilla Presley uscita per Sperling & Kupfer nel 1987, ma ho visto la sua storia filtrata dallo sguardo di Sofia Coppola che ne ha fatto quella di una ragazzina sovrastata da un uomo ingombrante ed egocentrico nel film omonimo che, dopo essere passato all’ultimo Festival di Venezia, arriva il 27 marzo nelle sale.

Priscilla

La storia di Priscilla Presley

Per chi non sapesse la storia, Priscilla, nata Beaulieu, è una signora che oggi ha 78 anni e per un certo periodo, dal 1967 al 1973, è stata sposata con il re del rock’n’roll con cui ha avuto anche una figlia: Lisa Marie Presley morta nel 2023 a 54 anni. I due si sono conosciuti quando Elvis era un soldato dell’esercito Usa di stanza a Friedberg e lei la figliastra di un ufficiale dell’Air Force. Lei aveva solo 14 anni, lui 10 di più ed era già la stella che tutti conosciamo. Tanto che, invece di restare in caserma come i comuni mortali, aveva un appartamento tutto per sé (o almeno così mostra il film) dove dava continuamente feste e incontrava gente. E proprio con un invito a un party, tra il re e la piccola Priscilla, “Scilla”, come la chiama lui, scatta il colpo di fulmine. (In realtà nel film l’invito arriva da un ufficiale, amico di Elvis, notata la giovane da sola in un bar davanti a una coppa gelato).

Priscilla

Elvis Presley e Priscilla: due solitudini che si incontrano

Lui si sente solo, nonostante il nugolo di ragazze che gli corrono dietro, lei è in quell’età dove è facile innamorarsi di un dio del pop. Arriva un secondo invito, dove lui la invita in camera sua, i primi baci ma niente sesso: lei è pur sempre una bambina. Poi lui torna negli Usa, lei aspetta una sua telefonata o almeno che risponda alle sue lettere. Le giornate a scuola non passano mai. Dopo un paio di anni lui la chiama per andare da lui in vacanza, nella sua splendida villa con un parco enorme, una cancellata con le note e due leoni davanti al portone. Lei torna dalla vacanza con il trucco sfatto (ha pianto tutto il tempo sull’aereo del ritorno). I genitori capiscono che non c’è niente da fare. Il corteggiamento, sempre sotto lo sguardo di mamma e patrigno, dura 7 anni. Nel frattempo Elvis si diletta e se la spassa con alcune attrici sui set dei suoi film o durante i tour. A 17 anni però, con la tutela e le garanzie del padre di lui, Priscilla va a vivere a Graceland. Si sente una principessa in una reggia, capisce presto di essere un uccello pregiato in una gabbia dorata. Sempre favola è.

Elvis è il re del Rock’n’roll, Priscilla è la regina del focolare

Il sesso è ancora off, anche se Scilla brucia d’amore per il suo Elvis che, nel frattempo, si fa di pastiglie e altre distrazioni, scorribande con gli amici e incontri con altre squinzie. Priscilla è la sua bambola da agghindare e da mostrare agli amici. Una piccola Lolita, un trofeo da collocare in salotto. Lei le dice “Mi manchi”, lui le risponde “Tieni il focolare acceso”. Lei gli dice che si annoia e vorrebbe lavorare, lui le risponde “O me o il lavoro”. Lui va in giro con le altre, lei deve stare zitta e colorarsi i capelli di nero e truccarsi di più per piacere a lui.

Priscilla

Il matrimonio tra Elvis e Priscilla

Le loro notti poco erotiche le passano abbracciati, lui steso dalle pillole, lei scontenta e insofferente. Il massimo del loro rapporto è davanti alla tv a guardare i film che lui conosce a memoria. Il cambio di passo avviene quando passano alcuni giorni chiusi in camera a fare di tutto. Il primo maggio del 1967 i due si sposano a Las Vegas. Finalmente la bambola rinchiusa nella scatola per tanto tempo può uscire e farsi vedere dai giornalisti, dalle fan (di lui) e dal mondo. Ma è anche l’inizio della presa di coscienza. Priscilla non è più una bambina, rimane incinta, ha quasi la tentazione di scappare via quando lui alza la voce. La maternità poi la rende più esigente e consapevole. Conoscere altre persone al di fuori della stretta cerchia in cui è rinchiusa l’aiuta a capire che merita di più. Mentre Elvis è sempre più egoriferito, sfuggente e alquanto rovinato. Il finale è scontato. Lei se ne va a farsi una vita altrove.

Priscilla

La storia di un uomo ingombrante e di una ragazza troppo piccola

Sofia Coppola ci racconta l’ascesa di una donna e la caduta di un mito, scegliendo due attori che anche fisicamente aiutano a mostrare la disparità fra i due. Lei è la minuscola Cailee Spaeny (premiata con la Coppi Volpi per l’interpretazione alla Mostra del Cinema di Venezia) 25 anni per 1 metro e 55, lui è l’altissimo Jacob Elordi, 26 anni per 1 metro e 96. Ingenuità ed erotismo (Jacob è considerato il nuovo sex symbol dopo la sua interpretazione in Saltburn), due anime perse.

Priscilla

E anche se Jacob Elordi forse gigioneggia un po’ troppo e calca troppo la mano con il timbro della voce sulla inquietudine e la sofferenza di Elvis, mentre Cailee è troppo silenziosa e lascia parlare i suoi grandi occhi, la storia affascina e Sofia Coppola riesce a farci sentire l’ardore timido di una ragazzina degli anni ’60, la delusione e la tristezza nel sentirsi solo un accessorio nella vita di un uomo troppo grande anche per se stesso.