Una scuola composta da un’unica pluriclasse nel cuore del Parco Nazionale d’Abruzzo e una comunità che lotta per farla sopravvivere. È un “mondo a parte“, dove tutto è possibile senza troppi sforzi, integrazione compresa, quello raccontato da Riccardo Milani nel suo ultimo film in uscita in piu di 500 sale il 28 marzo. Protagonisti Virginia Raffaele e Antonio Albanese.

Il “mondo a parte” di Riccardo Milani

In “Un mondo a parte” Virginia Raffaele veste i panni di Agnese, dinamica vice preside della scuola di un paesino nel Parco intitolata al poeta-pastore Jurico. Antonio Albanese è Michele Cortese, maestro dell’unica pluriclasse della stessa scuola con bambini dai sette ai dieci anni. Ci arriva dopo quarant’anni di insegnamento a Roma, inseguendo il sogno di una vita diversa in una piccola comunità montana. “Questa felicità me la vado a prendere”, dice Albanese/Cortese pieno di entusiasmo prima di essere accolto nel piccolo centro tra neve, lupi, orsi, aquile e un sincopato dialetto. Ma quando tutto sembra andare per il verso giusto, arriva la notizia che la scuola chiuderà per mancanza di iscrizioni

Albanese: “Un cinema che parla di esseri umani”

Si ride e si riflette in questa commedia sociale di Riccardo Milani che per la quinta volta si “serve” di Antonio Albanese come protagonista. “Lui (Milani, ndr) non è mai modaiolo, non cerca un cinema di estetica e a volte un po’ forzato che non amo. Il suo è un cinema che parla di esseri umani, è molto onesto e mi piace per questo“, rimarca l’attore nella conferenza stampa di presentazione del film.

Virginia Raffaele e Antonio Albanese, protagonisti del film "Un mondo a parte"

Un’inedita Virginia Raffaele

E se il sodalizio artistico con Albanese è già stato sperimentato con successo – come quello ottenuto da “Come un gatto in tangenziale” dove l’attore duetta con la moglie del regista, Paola Cortellesi -, qui Milani sceglie per la prima volta Virginia Raffaele affidandole un ruolo inedito per lei. “Per me è stata una grandissima possibilità per costruire un personaggio tridimensionale che però mi appartiene, anche io ho un amore particolare per un sottofondo malinconico che ho molto ritrovato in questo personaggio“, ha detto l’attrice, rimasta sempre a Pescasseroli per le sei settimane di riprese (“Non ero mai stata in Abruzzo, mi sono sentita a casa. Il fine settimana potevo tornare a Roma ma che annavo a fa’, stavo bene qui”, ha raccontato).

Milani: “La scuola tra le emergenze del Paese, ha perso credibilità”

Un film politico? Forse l’ho fatto“, racconta Riccardo Milani in conferenza. “E’ un film che cerca di guardare al Paese che è il mio e gli sono molto legato, penso si faccia un’operazione utile quando si racconta un Paese in tutti i suoi aspetti, anche i peggiori. Qui però c’era da raccontare un modello, una realtà da guardare con attenzione, territori che spesso non conosciamo. Si viene per il fine settimana ma non sappiamo quello che succede dal lunedì al venerdì, la vita vera è un’altra cosa.

Il regista Riccardo Milani e Antonio Albanese alla presentazione del film "Un mondo a parte"

“Sono certo che da queste comunità arrivi un segnale di possibilità d’integrazione nei fatti, non ideologica, qui i muri si superano facilmente“, sottolinea il regista che ricorda l’incipit del suo film, in cui il maestro interpretato da Antonio Albanese subisce la minaccia di un ragazzino, per sottolineare come la scuola abbia “perso autorevolezza e credibilità”. “Un po’ di cose mi pare abbiano perso credibilità, dalla giustizia alla scuola fino alla scienza messa in discussione, e questo non fa bene”, conclude il regista.

La comunità protagonista di “Un mondo a parte”

Il film è stato girato nel Parco Nazionale d’Abruzzo, a Pescasseroli, dove la pellicola è principalmente ambientata (Oti, Gioia dei Marsi, Barrea, Villetta Barrea e Civitella Alfedena gli altri comuni toccati). Ed è la comunità a essere la vera protagonista di questo film “diffuso” sul territorio, in cui gli abitanti del luogo – dai bambini agli insegnanti e al bidello, dai commercianti fino alla banda locale – si sono improvvisati attori. Spesso con esiti sorprendenti.