Sky Studios e Cattleya sono al lavoro sui prequel di due delle loro serie più iconiche e rappresentative, in Italia e a livello internazionale: “Romanzo Criminale” e “Gomorra“: due veri e propri brand che hanno scritto alcune delle pagine più entusiasmanti e di successo della serialità italiana.
Romanzo criminale e Gomorra, sceneggiatori al lavoro
“Quindici anni dopo il via alla serie di ‘Romanzo criminale’, oggi siamo pronti per annunciare le nuove serie ‘Romanzo Criminale: le origini’ e ‘Gomorra: le origini’. Abbiamo iniziato e siamo in fase attiva di scrittura. Ora abbiamo la distanza giusta per poterlo fare” ha affermato uno dei produttori, Nils Hartmann, EVP Sky Studios per l’Italia e la Germania.
“Sono serie che sono sedimentate e sono rimaste nell’immaginario italiano”, aggiunge Riccardo Tozzi, coproduttore con Cattleya, la società da cui sono nate entrambe le produzioni Sky Original. Per i prequel “ci sono molte aree inesplorate, è un po’ come è stato 20 anni prima, una chiamata alle armi. E devo dire che anche dalle prime cose uscite fuori dalla scrittura si vede che quel mondo è vivo ci sono molte potenzialità di racconto, sono serie diverse ma siamo in quel mondo là”.
Romanzo criminale, alle origini della Banda della Magliana
La origin story di “Romanzo Criminale – La serie” si concentrerà sugli anni precedenti all’ascesa della Banda della Magliana: una storia di criminalità romana che si colloca prima delle vicende raccontante nelle due stagioni della serie, ma che si aggancia ai suoi personaggi. A bordo del progetto anche per il prequel, il “padre” della serie storica Giancarlo De Cataldo, magistrato, autore del romanzo omonimo da cui la serie madre è tratta. “Quando mi hanno chiamato mi sono emozionato – ha detto in proposito De Cataldo – nel rivedere Nils e Riccardo intorno a quel tavolo, nel respirare di nuovo quel clima”.
De Cataldo: “Esploreremo la psicologia dei personaggi”
Per le origini di Romanzo Criminale “siamo in un periodo immediatamente precedente ai fatti sia del libro che della serie – sottolinea De Cataldo -. Andiamo ancora di più nella psicologia dei personaggi entrati nel cuore di tutti e stiamo pensando a mescolare di più gli ambienti, con una penetrazione del mondo basso nel mondo alto, che corrisponde a quegli anni, dove c’era chi diceva che il mondo criminale ci avrebbe portato alla rivoluzione e c’era la diffusione in quegli ambienti delle droghe”.
Gomorra: l’ascesa del boss Pietro Savastano
Torna anche la più internazionale delle serie tv italiane, Gomorra, venduta in oltre 190 territori nel mondo. Al quinto posto nella classifica del New York Times fra le serie non americane più importanti del decennio 2010-2020, la serie Sky Original ispirata dal bestseller di Roberto Saviano continuerà il suo viaggio su scala globale con un prequel che racconterà l’ascesa criminale del boss Pietro Savastano, da quando era solo un ragazzo di strada fino a diventare il più importante e spietato boss di Napoli.
Camorra e territorio: i “vasi comunicanti”
Alla scrittura del progetto, ancora una volta, Leonardo Fasoli e Maddalena Ravagli per i quali lavorare sulle origini “è un po’ come tornare nella vecchia maledetta casa che alla fine ti manca. Nello scrivere la prima serie di Gomorra, abbiamo seguito l’evolversi della realtà, ma ci eravamo anche immersi nell’evoluzione della prima guerra di Scampia e Secondigliano, in come la camorra si era radicata nel territorio – dice Ravagli -. Finalmente abbiamo avuto la possibilità di dare corpo a questo materiale”.
“L’anno di partenza è il 1977 – aggiunge la sceneggiatrice -. Già in alcune stagioni di Gomorra volevamo anche capire come ci siano dei vasi comunicanti tra il mondo civile e della criminalità. Ad esempio, una certa emancipazione femminile filtra anche in questi ambienti”. Senza tradire l’aspetto stilistico “è bello raccontare come un certo spirito entri nei personaggi e li animi come una promessa non mantenuta. Tornare indietro è¨ un po’ come domandarsi a come si fa a diventare così”.