Al Festival di Sanremo 2025 potrebbe arrivare Selvaggia Lucarelli. Quella che per ore è stata solo una voce di corridoio, è stata confermata da Alessandro Cattelan durante la conferenza stampa di Sarà Sanremo, il programma che dà la possibilità a tre giovani artisti di partecipare alle serate finali della kermesse.
Le parole di Alessandro Cattelan
Alessandro Cattelan, che è il co-conduttore, ha rivelato che Selvaggia Lucarelli «è passata a trovarmi al mio podcast. Abbiamo fatto una bella chiacchierata, ci siamo conosciuti un po’ meglio e le ho proposto di stare insieme a me durante il Dopofestival».
Cattelan ha anche aggiunto che Selvaggia Lucarelli «è intelligente, molto brillante e ha il commento veloce e ficcante. Le ho chiesto di fare questa cosa insieme: lei ha accettato».
Sanremo, decideranno i vertici Rai
Pare che Carlo Conti sia favorevole. Quindi, la parola finale adesso tocca ai vertici della Rai. Infatti, Cattelan ha aggiunto: «Non voglio fare il passo più lungo della gamba. È passato tutto alla Rai per quanto riguarda la parte burocratica».
Sanremo, l’ironia di Selvaggia Lucarelli
Il Festival di Sanremo 2025 si svolgerà dall’11 al 15 febbraio. Se i vertici di Viale Mazzini confermeranno la proposta di Alessandro Cattelan, Selvaggia Lucarelli condurrà con lui il Dopo-Festival. Lei per ora si è limitata a reagire alla notizia con la sua solita ironia. Ha condiviso sui social network un articolo del Corriere della Sera e ha scritto: «Cara pikkola Selvaggia…». Il riferimento è a Chiara Ferragni, che durante la sua co-conduzione al Festival di Sanremo 2023 lesse in diretta una lettera scritta alla sé bambina.
La battuta su Fedez
Inoltre, durante il talk show domenicale di Francesca Fialdini su Rai1, “Da noi… a ruota libera”, alla conduttrice che le chiedeva se davvero parteciperà a Sanremo ha risposto: «Non voglio dirlo fino alla fine se ci sarò, altrimenti non arriva nessun cantante» Poi ha aggiunto: «Mi piacerebbe tantissimo avere il cartoncino in mano e annunciare la canzone di Fedez. Rompiamo l’Internet, Carlo, pensaci».