Sono mesi, anzi, anni, che senti parlare di tante serie animate da vedere assolutamente. Eppure non ti convinci: una parte di te è saldamente legata al fascino di Sex & The City o alle gag di Friends. Così, passi avanti.
Bene, è meglio che tu lo sappia: stai sbagliando, e non poco. Se già i Simpson ci hanno insegnato che i cartoni animati non sono (solo) roba da bambini, le serie di seguito ti porteranno al livello successivo.
Si tratta di show che, tra il serio e il faceto, ti lasceranno senza fiato per i significati che portano con sé. Scanzonate o meno, deliranti o oniriche, eccone cinque che non puoi assolutamente perderti.
Bojack Horseman
Cinque stagioni, un cammino esistenziale. Bojack Horseman è uno show disponibile su Netflix che è riuscito ad alzare l’asticella delle serie animate. Da vedere assolutamente, è ambientato in un mondo in cui animali antropomorfi convivono con gli esseri umani.
A essere vivi, pulsanti e forti sono i sentimenti: la storia segue Bojack, star della sitcom anni Novanta Horsin’ Around. Bojack non solo non è riuscito a tener testa al suo successo, cadendo in un circolo vizioso di abuso di alcolici e di rapporti occasionali e vuoti, ma sta anche inesorabilmente svanendo dal firmamento di Hollywood.
Il percorso di Bojack nel corso degli episodi è straordinario. Attraversa fasi dietro fasi, dalla consapevolezza della vacuità della sua esistenza alla depressione, passando per testardi rifiuti e rapporti compromessi che lo faranno scendere a patti con una solitudine quasi lenitiva.
Il finale è tutto fuorché scontato e il suo cammino è talmente tanto umano da far scendere le lacrime più sincere seguendo ciascuna delle sue vicissitudini.
Rick & Morty
Delirante, non alla portata di tutti: Rick & Morty è una perla rara delle serie animate, nata come una parodia di Ritorno al Futuro e poi cresciuta smisuratamente fino a divenire un colosso inarrivabile dell’animazione.
Superato lo scoglio dei primi episodi e alla sboccata sfacciataggine di Rick, scienziato (matto?) che si muove tra universi paralleli e gadget improbabili, ci si affeziona a Morty, nipote e spesso vittima delle pericolose avventure del nonno.
Se a una prima occhiata il concetto può sembrare semplice, puntata dopo puntata è possibile scoprire implicazioni più profonde, con sottotrame che accendono i riflettori sui fragili equilibri delle relazioni umane e sullo straziante costo del vivere fuori dagli schemi, perseguendo i propri sogni e le proprie attitudini.
Tuca & Bertie
Apparentemente più leggera rispetto alle “colleghe” fin qui elencate, Tuca & Bertie è una serie tv animata Netflix da vedere anche per i riflettori accesi sull’amicizia tra donne che, alle volte, è un vero e proprio salvavita.
Ambientata, come Bojack Horseman, in un mondo di animali antropomorfi, Tuca e Bertie racconta dell’amicizia tra Tuca, tucana indipendente e sfacciata ma estremamente disorganizzata, e Bertie, usignola più inquadrata ma anche estremamente insicura.
Il loro modo di rapportarsi è quello tipico di due trentenni che cercano, in qualche modo, di ritagliarsi il loro spazio nel mondo. I toni sono meno cupi, ma i temi trattati sono estremamente attuali: si va dalle rivendicazioni femministe alle riflessioni sulla parità di retribuzione, passando per le frustrazioni dovute a una società patriarcale onnipresente.
Disincanto
Accantona le principesse tutte cipria e merletti e preparati ad accogliere nella tua vita Bean, frutto della mente di Matt Groening (che ci ha già regalato i succitati Simpson e Futurama).
Bean è la protagonista di Disincanto, serie tv Netflix che mette al centro una vera e propria anti-eroina. Figlia di Re Zøg, sovrano di Dreamland, Bean odia tutto ciò che ha a che fare con i ruoli ufficiali e con la sua parte più “femminile”.
Caotica, sregolata e con una forte attitudine a trasgredire, Bean si fa accompagnare dal suo demone personale, Luci, e dall’amico Elfo in una serie di avventure che hanno molto più senso di quanto si possa credere.
Il rapporto conflittuale con la bellissima madre, i sensi di colpa e le relazioni di amicizia che riescono a prevalere su egoismo e testardaggine restituiscono, nel complesso, una figura molto più vicina a qualsiasi ragazza di oggi di quanto si possa credere.
Big Mouth
Per le adolescenti, per chi l’adolescenza l’ha passata (da poco o da molto) e anche per chi ha figli adolescenti: Big Mouth è una serie animata trasversale che riesce a raccontare l’adolescenza in modo inedito.
Sì, perché non ci sono mezzi termini: Big Mouth è scurrile, sfacciato, triviale. I suoi episodi sono un crescendo di crisi esistenziali e volgarità.
Eppure, la verità è che l’adolescenza è proprio questo: un impetuoso affacciarsi al mondo del sesso, un tumultuoso fare i conti con il desiderio, con gli ormoni, con il proprio corpo che cambia e con i sentimenti.
Lontano dalla consueta narrazione ovattata e delicata che in genere viene riservata a questo periodo della vita, Big Mouth è un must per chi, tra un’esagerazione e l’altra, vuole avere una panoramica completa del passaggio da bambini ad adulti. Non senza ridere di gusto, ovviamente.