Arriva la serie TV Veleno ispirata alle terrificanti vicende dei diavoli della bassa modenese. Se hai letto con attenzione i giornali dell’epoca, hai fatto ricerche su internet e hai ascoltato il podcast o letto il libro della ex iena Pablo Trincia, il 25 maggio è la data che stavi aspettando. Appuntamento su Amazon Prime Video.

Tutto sulla serie TV Veleno

La serie TV Veleno ha due elementi che la rendono unica nel suo genere. È accaduta davvero, e questo è un fatto assoluto. Il secondo elemento che la rende ancora più intensa è che il paese dei bimbi perduti non è lontano come si crede. La vicenda è avvenuta in un circolo di paesini della bassa, quell’area di nebbia e caldo soffocante sotto il livello del mare, nella zona di Modena. Praticamente dietro l’angolo, in Italia.

Nel 2019, Pablo Trincia pubblica Veleno – Una storia vera con Einaudi, con il quale vince la 56esima edizione del Premio Estense (2020). Sulla stessa falsariga c’è anche un memorabile podcast, edito da Repubblica, per ricalcare tutti gli eventi. La produzione, in mano a Trincia e ad Alessia Rafanelli, ha vinto l’investigation and forensic award nel 2018. Descrizioni grafiche, interviste moderne e dell’epoca in un mix suggestivo che rievoca una vicenda dai tratti oscuri e misteriosi. Un’autentica dose di veleno.

La storia al centro della docuserie sarà formata da cinque episodi originali Amazon Prime Video. Veleno è scritta e diretta da Hugo Berkely, e ispirata al libro. La data di uscita prevista è per il 25 maggio.

Il paese dei bambini perduti: i diavoli della bassa

Quando i giornali hanno iniziato a fare riferimento ai diavoli della bassa modenese, l’intera Italia ne è stata atterrita. Oggi però non se ne parla quasi più, anche se la Cassazione si è espressa di recente.

Il nome fa riferimento alla presunta setta di pedofili e satanisti che, tra il 1997 e il 1998 nei paesi di Mirandola e Massa Finalese – provincia di Modena – avrebbero organizzato riti satanici nei quali sarebbero stati molestati e uccisi brutalmente dei bambini.

Di fatto, la realtà processuale ha smentito l’esistenza di una setta di questo tipo. Dopo cinque procedimenti, è stato accertato che nessun omicidio è mai stato compiuto. Eppure, sedici bambini sono stati allontanati impropriamente dalle loro famiglie per non fare più ritorno a casa.

Andiamo a ricostruire la storia dei paesi dei bambini perduti, così che potremo gustarci meglio la serie TV Veleno in arrivo.

La storia della serie TV Veleno e del libro di Pablo Trincia

È la fine degli anni Novanta. La Bassa modenese è sempre quella: campi di grano, banchi di nebbia, cascine immerse nel nulla agricolo. Sedici bambini vengono da un giorno all’altro sottratti alle loro rispettive famiglie e trasferiti in aree protette. Il motivo?

I genitori sono sospettati di appartenere a una pericolosa setta di satanisti pedofili che compie rituali malvagi. Nell’oscurità dei cimiteri, queste persone avrebbero commesso riti satanici e terribili omicidi, coinvolgendo i bambini, diavoli e gatti neri. Chi ha scoperto la faccenda?

Il primo testimone di questi eventi è uno dei bambini coinvolti, il quale, con l’incoraggiamento di psicologi e assistenti sociali, avrebbe raccontato gli orrori e le brutalità a cui era stato sottoposto. O che era stato costretto a commettere per sopravvivere. I colpevoli di queste vicende erano madri, padri, maestre d’asilo, zii, conoscenti, fratelli. Perfino un parroco è stato coinvolto. A parte i bambini, però, nessuno ha mai visto nulla. E nessuno ha mai trovato una singola traccia degli omicidi brutali raccontati dai bambini.

La prima domanda che sorge con la serie TV Veleno è semplice. Possibile che un paese così piccolo, in un angolo sperduto dell’Emilia-Romagna, sussista un’omertà soffocante come la nebbia?

La realtà dei fatti: il lungo sonno della giustizia

Quando la verità emerge, è addirittura peggiore di quella che prospettavano le interviste dei bambini. Sì, la stessa “verità” descritta con minuzia di dettagli nelle interviste rilasciate agli operatori, e che vedeva riti satanici e bagni di sangue, si rivela essere ancora più oscura. La storia della serie TV Veleno sarà raccontata seguendo fedelmente le opere precedenti e andando a ricalcare le sentenze della giustizia. Senza ulteriori ricami.

La realtà è che i riti satanici non sono stati mai commessi. I fatti sarebbero stati impiantati ad arte nelle menti fertili dei bambini, creando un “falso ricordo collettivo”, che ha smontato la pista satanista nel 2002. Gli studi in merito hanno ipotizzato che le tecniche di interrogatorio adottate dagli psicologi e dagli assistenti sociali abbiano fatto credere cose mai accadute, imboccando i più piccoli. Con conseguenze disastrose e irreversibili.

Ci sono voluti vent’anni per stabilire la verità. I bambini non sono mai tornati alle loro rispettive famiglie. Qualche genitore si è tolto la vita. Qualcun altro non ha retto al dolore e alle calunnie. Qualcuno si è trasferito in Francia. Oggi i bambini, che finalmente sono diventati grandi, possono parlare e dire la loro sui diavoli della bassa. E le loro rivelazioni sono sconcertanti, ma al tempo stesso l’autentico ritratto di una sofferenza che non li ha mai davvero abbandonati: la separazione dalle loro genitori.

Sedici bambini scomparsi, cinque episodi, una sola verità: la peggiore possibile. Non per questo oggi si vuole dimenticare, però. È anche grazie alle serie TV Veleno che continueremo a ricordare. E grazie a Pablo Trincia.