Arriva dalla Polonia e rappresenta una novità assoluta dell’universo Netflix. In uscita il 28 aprile, Sexify abbatte il muro del tabù sul sesso e punta la macchina da presa su un gruppo di adolescenti alle prese con un’app tutta dedicata al mondo dell’intimità femminile.

Si amplia, così, il catalogo della piattaforma di streaming che si arricchisce di un nuovo titolo internazionale e sempre meno scontato. Oltre alle produzioni occidentali, scelte tra quelle più blasonate, il colosso delle serie tv scommette anche sugli outsider ottenendo sempre un ottimo riscontro.

La trama

La storia di Sexify ruota intorno alla vita di Natalia, una nerd purosangue completamente immersa nel mondo della programmazione e dei computer. La sfida da affrontare è, questa volta, inusuale. La nostra protagonista dovrà infatti fare i conti con la costruzione di un’applicazione tutta dedicata all’erotismo femminile, materia della quale ignora ogni particolare.

Il concorso bandito per la costruzione dell’app è però una grande occasione per dare una spinta alla sua passione, che non può lasciarsi scappare. L’aiuto e la collaborazione di Paulina e Monika saranno quindi fondamentali per comprendere meglio i misteri di un campo di cui non conosce i dettagli.

La materia è però ostica per tutti e non si può fare niente se non affidarsi ai lumi dell’esperienza. Con la scusa di produrre materiale per il progetto, il gruppo di amiche iniziano un lungo percorso alla scoperta del piacere, che svolgono tra teoria e pratica. Il loro lavoro si spingerà anche oltre, fino alla creazione di un vero e proprio laboratorio di autoerotismo femminile.

Il cast

I personaggi di Sexify sono outsider e tutti polacchi. Non possiamo quindi aspettarci i grandi nomi delle serie tv internazionali, ma ci sarà invece un carico di giovani.

Sebastian Stankiewicz e Ewa Szykulska, Aleksander Skrab, Sandra Drzymalska, Maria Sobocińska, Małgorzata Foremniak, Cezary Pazura, Zbigniew Zamachowski, Bartosz Gelner, Piotr Pacek, Jan Wieteska. In particolare, Sandra Drzymalska ha già partecipato a Sole, il film di Carlo Sironi del 2019.

La strategia della produzione

La serie è stata annunciata durante presentazione della programmazione ed è diretta da Kalina Alabrudzińska e Piotr Domalewski sulla base di una sceneggiatura congiunta.

In una recente intervista, il produttore Jan Kwieciński ha parlato in termini entusiastici della serie di prossima uscita:

“Penso che questa serie non sarebbe stata creata se non fosse stato per Netflix, il che dà grande libertà, non solo negli argomenti discussi, ma anche in tutte le fasi del progetto. Abbiamo avuto la possibilità di dialogare e aprirci a una visione del mondo completa. Grazie a questo, spero, in futuro ci saranno sempre più opportunità di creare serie che potranno sollevare i problemi più scottanti”.

L’idea è partita dalla necessità di affidare il racconto a tre protagoniste femminili che potessero aprire un dialogo con il pubblico, dimostrandosi insicure ma anche forti e determinate.

I produttori raccontano: “Volevamo creare una serie inclusiva in cui le persone che spesso non sono in grado di parlare dei loro problemi con i loro genitori o coetanei trovassero conforto e rappresentanza”.

La chiave di lettura di Sexify è legata all’importanza di affidare la narrazione a tre approcci diversi, con tre protagoniste molto differenti fra loro.

La scelta di affidare i ruoli della serie a dei volti sconosciuti non è stata causale. Vista l’unicità del tema trattato, gli sceneggiatori hanno preferito puntare su attori che non fossero già presenti in altre produzioni, così che il messaggio arrivasse forte e chiaro.

Il trailer ufficiale

In attesa dell’uscita di Sexify, attesa per il 28 aprile, Netflix ha già messo a disposizione il trailer ufficiale della serie ma solo in lingua inglese. Sembra comunque improbabile che possa essere doppiata in italiano, mentre saranno disponibili i sottotitoli.

Cosa aspettarci da Sexify

I temi sono quelli già trattati in altri prodotti e, qui, potremmo assistere a un mix di intenzioni già viste in serie tv di lungo corso, come nel caso di Sex Education. La base di partenza è quella comune alle altre produzioni della medesima matrice, a cominciare dal disagio vissuto dagli adolescenti chiamati al primo approccio con il sesso.

Qui, la tecnologia si lega alle prime esperienze con l’intimità ma anche all’amore, che continua a essere il motore imprescindibile di tutto.

Le applicazioni per trovare l’anima gemella sono già state sperimentate in The One ma anche in Soulmates, mentre Sexify cerca di mettere da parte i sentimenti per puntare invece sul sesso e in un modo che potrebbe attirare maggiormente l’attenzione poiché affidato a un gruppo di studentesse nerd.

Cambia anche il punto di vista, che diventa tutto al femminile ma decisamente “sfigato”, mentre i temi introdotti nella trama sono ricorrenti. La teen comedy sembra però promettere bene in termini di trama e qualità, con un effetto garantito: il divertimento è assicurato!