Una società ipertecnologica, tanto avanti da consentirci di trovare la nostra anima gemella: Soulmates ci immerge in una realtà ai confini del distopico, dove l’amore, quello vero, diventa una questione di match.

La serie tv disponibile su Amazon Prime Video dall’8 febbraio è il passatempo giusto per il giorno di San Valentino, perché ci spinge a chiederci cosa faremmo se avessimo in effetti la possibilità di conoscere la nostra metà perfetta.

Soulmates, di che cosa parla?

Prima di analizzare i quesiti che la serie tv ci spinge a porci, facciamo un passo indietro e spieghiamo di cosa si tratta: Soulmates è la serie tv che unisce la ricerca dell’amore a Black Mirror.

Le amanti della serie distopica firmata Netflix capiranno, dunque, che non si tratta di certo di un appuntamento dai toni rosa, romantici e ovattati. Anzi: Soulmates è disincantato e a tratti doloroso.

Ambientata 15 anni nel futuro (lasso di tempo piuttosto breve, che dovrebbe già farci riflettere), la serie gira tutta attorno a Soul Connex. Che cos’è? Una sorta di Tinder fantascientifico.

Soul Connex funziona facendo un test nelle apposite sedi diffuse in tutto il mondo e scaricando l’apposita app sullo smartphone. Si basa sui prodigi della scienza, che è andata talmente tanto avanti da permettere di connettere (da qui il termine Connex) chiunque alla sua metà perfetta, ovunque essa si trovi nel mondo, a patto che anche lei/lui abbia fatto il test.

Una volta trovata l’anima gemella, l’app di Soul Connex invia una notifica rivelando il match. Nella serie, i protagonisti affermano di provare, in seguito alla scoperta, una sorta di attrazione fatale, un legame viscerale.

Una cosa che, però, è tutto fuorché romantica, perché mette in subbuglio esistenze apparentemente equilibrate e stabili.

Il costo dell’anima gemella

Soulmates è una serie tv antologica. Questo significa che ogni episodio inizia, si sviluppa e si conclude senza avere effettivi collegamenti con quello successivo, fatta eccezione, ovviamente, per Soul Connex.

L’app e il relativo test sono chiaramente onnipresenti, perché l’obiettivo della serie tv di Amazon Prime è quello di mostrare come rivoluzionano la vita di tutti i protagonisti. Ciò a cui assistiamo sono sei storie, i cui titoli sono già indicativi:

  • Prova d’amore;
  • Segreti inconfessabili;
  • Un passo alla volta;
  • Notte da sogno;
  • Amici in vita;
  • Indole nascosta.

In ognuno degli episodi succitati, la scoperta del match perfetto cambia radicalmente la vita dei protagonisti. Il tono di ogni racconto è diverso: si passa dall’agrodolce al nostalgico, dal drammatico all’ironico, passando persino per tinte noir.

Ciò che purtroppo non cambia è il costo dell’anima gemella che è, inevitabilmente, alto. E non si parla di costo in termini monetari, ma sentimentali: l’arrivo di una persona predestinata scardina ogni precedente convinzione, stravolge gli equilibri e si abbatte, più o meno tragicamente, su vite apparentemente perfette.

Chi userebbe davvero Soul Connex?

Alla luce di quanto abbiamo detto e, dopo aver visto la serie, ci si ritrova inevitabilmente a chiedersi cosa faremmo se avessimo la possibilità di usare Soul Connex e, conseguentemente, scoprire chi è la nostra anima gemella, senza margine d’errore.

Siamo abituate a pensare di essere in grado di riconoscere il vero amore da sole, ma avendo a disposizione questo strumento, riusciremmo ad astenerci dal provarla?

Gli episodi della serie puntano a dimostrare che nessuno, nemmeno le coppie più solide e stabili, riuscirebbero a tirarsi indietro. La stanchezza, la routine, il dubbio che si insinua gelido tra mente e cuore potrebbe portare chiunque, non solo i single, a rimettere in discussione la propria vita.

Ciò che bisognerebbe tenere presente, però (senza fare grossi spoiler), è che l’anima gemella potrebbe non essere chi immaginavamo, né tantomeno potrebbe essere come la immaginavamo. Anzi: potremmo trovarci davanti a un opposto talmente tanto lontano da noi da farci piombare in un baratro di desolazione e dubbi.

Secondo Soulmates, i linguaggi dell’amore sono tutto fuorché universali perché vengono parlati da esseri umani forti della propria unicità, saldi nelle proprie convinzioni e plasmati da background incomparabili a quelli di qualsiasi altro.

L’uso di Soul Connex è un salto nel vuoto che rischia di rivelarsi fatale su più livelli. Ne varrebbe davvero la pena?

Il confine tra amore e convinzione

Inoltre, in senso generale, Soulmates ci porta a riflettere su quanto conta la capacità di suggestionarsi. Anche in questo caso cercheremo di non fare spoiler, ma un episodio in particolare ci fa calare nei panni di un uomo che, pur avendo disinstallato l’app, si ritrova davanti la presunta anima gemella.

Senza avere dati reali a disposizione e fidandosi solo dell’alchimia tra lui e la persona che ha di fronte, il protagonista si trova a scivolare, lentamente, in una storia sempre più spinosa.

Al termine dell’episodio rimane una sola certezza: una tecnologia radicale come quella di Soul Connex è paragonabile alla forza di un buco nero, in grado di risucchiare chiunque. Basta un clic e sei già dentro a un sistema che ti ingloba, tuo malgrado.

Soulmates, perché vederla?

Abbiamo descritto Soulmates come una sorta di incubo e, in effetti, è così. La serie non ha neanche riscosso un grande successo a livello di critica, eppure vedere la prima stagione non è una cattiva idea .

Il motivo va oltre al semplice “piacere” televisivo. Soulmates ha il potere di farci riflettere sulla preziosità di quanto abbiamo e sul fatto che alcune relazioni, pur nella loro quotidianità reiterata, sono perle rare.

Un’altra ragione per vedere Soulmates, inoltre, è realizzare che l’anima gemella non è e non può essere un regalo divino o scientifico. L’anima gemella è quella che scegliamo di avere accanto, con cui condividiamo ogni istante.

L’anima gemella è quella che ogni giorno ci accoglie nelle sue braccia, cercando di non farci mancare nulla anche nei momenti di difficoltà. E, diciamolo: a fronte di tutto ciò non c’è applicazione che tenga.