«Li avete visti tutti quei film in cui l’eroina ha una malattia terminale ma, nonostante la chemio e i respiratori, è una gnocca spaziale? Ecco. Non è il mio film»: così si apre il trailer di Sul più bello, pellicola basata sull’omonimo romanzo di Eleonora Gaggero.
Come si può intendere dalla citazione iniziale, si tratta di un film particolare che si allontana, per esempio, dal più straziante Colpa delle Stelle, per parlare con una punta di ironia di una situazione drammatica e di una relazione che, per forza di cose, non può chiudersi con il classico e vissero per sempre felici e contenti.
È proprio per la sua particolarità che Amazon Prime ha deciso di inserirlo nel suo catalogo: il titolo è disponibile sulla piattaforma dall’8 gennaio 2021.
La trama di Sul più bello
Marta è una ragazza di 19 anni che non risponde ai canoni estetici imposti dalla società. Sa che il suo aspetto esteriore non è il suo punto di forza ma, fondamentalmente, non le importa.
Il vero problema è che è affetta da una malattia complicata e terribile, la fibrosi cistica, che lei chiama con il vecchio nome di mucoviscidosi. La sua vita non è di certo normale: pillole, respiratori e attacchi provocati da fattori esterni la rendono estremamente fragile.
Però, c’è un però: Marta è una ragazza d’acciaio. Pur essendo consapevole del fatto che non avrà una lunga esistenza, affronta ogni momento con un incredibile ottimismo, trovando il lato positivo in quasi ogni cosa, supportata in tutto e per tutto da Jacopo e Federica, i suoi migliori amici.
A una festa, a cui tra l’altro non voleva andare, Marta incontra Arturo, il ragazzo più bello e ricco di Torino. Colpita dalla sua avvenenza, Marta decide che proprio quello che ribattezza il Ragazzo Paradisiaco dovrà essere il suo fidanzato. Anzi, di più: dovrà innamorarsi di lei.
Senza fare spoiler né rivelare come si chiude la pellicola, Marta e i suoi amici riusciranno nell’intento di organizzare diverse occasioni d’incontro con Arturo, schivando gli ostacoli che la condizione della protagonista metterà loro davanti e affrontando ogni situazione con il sorriso sulle labbra.
Sul più bello, il cast
Sul più bello è uscito nelle sale il 21 ottobre 2020, in un periodo decisamente funesto per il cinema. Tuttavia, è riuscito non solo nell’intento di riscuotere ottimi incassi, ma anche in quello di ottenere riscontri positivi.
Il merito di questi riscontri va sicuramente alla storia ma anche alla regista Alice Filippi e al cast giovane, fresco e talentuoso, oltre che visibilmente affiatato. A reggere il peso di una pellicola che, per quanto disimpegnata, tratta temi di un certo spessore, c’è Ludovica Francesconi. È lei che, nei panni di Marta, diventa il centro della storia.
La Francesconi porta a termine un compito non facile: essere una protagonista forte ma non ingombrante, essere al centro senza però divorare ciò che le sta intorno.
Ciò permette al coprotagonista, Giuseppe Maggio, di calarsi nei panni di Arturo e di interpretarlo in maniera naturale, spontanea e giocosa, esattamente come dovrebbe essere.
Affiatatissimi anche gli altri due protagonisti, Gaja Masciale (Federica) e Jozef Gjura (Jacopo) che, pur essendo i supporter della protagonista nel romanzo, hanno nel film dei caratteri netti e ben delineati che fanno la differenza.
Easter egg del cast è l’attrice di Beatrice, rivale in amore di Marta: si tratta di Eleonora Gaggero, autrice del romanzo che ha dato vita al film.
Sul più bello, il libro
Sì, perché la storia di Marta e Arturo è frutto della mente e della penna della Gaggero, attrice, modella e scrittrice giovanissima. Classe 2001, la Gaggero ha già all’attivo diversi romanzi d’amore, tutti apprezzatissimi.
Sul più bello, però, ha una marcia in più. Non è solo scritto in modo fluido e fresco, ma ha anche un senso più alto, che d’altra parte è lo stesso che vuole restituire il film: la vita è fatta di sogni e di avventure imprevedibili ed è solo la nostra attitudine a far sì che tutto questo diventi reale.
Edito da Fabbri e uscito nel 2020, il libro si spinge un po’ più in là rispetto ai consueti teen dramedy, mettendo l’accento su temi che dovrebbero essere cari anche a chi l’adolescenza se l’è lasciata alle spalle da tempo: l’approccio positivo alle cose e la creazione di momenti felici.
La fibrosi cistica e Sul più bello
Al centro del romanzo c’è anche il nemico invisibile di Marta, la fibrosi cistica. La scelta della Gaggero di parlare di questa malattia è encomiabile, dato che ancora oggi se ne parla troppo poco.
Matteo Marzotto, presidente della Fondazione Ricerca Fibrosi Cistica, ha concesso il patrocinio scientifico al film. Lo ha fatto, per altro, sostenendo che la storia affronta la fibrosi cistica «in modo realistico senza indurre a stucchevoli pietismi».
Non è facile, infatti, parlare di questa patologia senza rischiare di scivolare nel banale o nell’eccessivo: chi soffre di fibrosi cistica è vittima del suo stesso organismo che, producendo un eccesso di muco denso e appiccicoso (da qui il nome mucoviscidosi), blocca le vie respiratorie e gli altri dotti.
Ogni anno, in Italia, nascono almeno 200 bambini affetti dalla malattia, che colpisce indifferentemente maschi e femmine. Pur essendoci molti centri specializzati e nonostante gli immensi progressi terapeutici e assistenziali, i pazienti riescono al massimo a raggiungere i 36 anni.
Sul più bello fa riflettere sulle loro condizioni e sulla loro esistenza, lanciando un messaggio fondamentale: non lasciarsi abbattere è e sarà sempre la chiave per una vita piena e intensa.