Thank you, next: a primo impatto?
Posso dire strepitosa? Proprio quello che ci vuole in queste giornate stranamente uggiose per essere quasi estate. Io vi consiglio di bigiare, se potete, o di chiudervi in casa nel weekend, accendere la tivù, sintonizzarvi (si dice ancora così?) su Netflix e cliccare su Thank you, next. È una serie turca, e va vista rigorosamente in lingua originale. Perché? Perché così andrebbe fatto sempre, in questo caso ti permette di ricordarti, mentre la guardi, che non si tratta di una storia americana. Chissà perché ti immagini le trentenni turche in un certo modo e invece sono esattamente come le trentenni di qualsiasi città europea o americana: belle, disinibite, libere, intelligenti, piene di amici e di interessi, modaiole, giustissime. E in cerca d’amore. Che dovrebbe essere l’uomo giusto che invece latita, come dalle nostre parti.
La storia in breve
La storia è abbastanza semplice, ma costruita in modo furbo per tenerti incollata allo schermo fino alla fine. C’è un matrimonio in ballo, quello di Leyla: te lo dicono subito, all’inizio. E immediatamente capisci che qualcosa non va e, sul più bello, cambia la scena e inizia il racconto. È così ad ogni puntata: aggiungono un pezzettino al puzzle e te lo tolgono procedendo nel racconto. Leyla, interpretata dall’attrice e modella Serena Sarikaia bella e divertente, è un’avvocatessa che lavora nello studio dello zio (gay, ovviamente, come in ogni serie attuale che si rispetti), ha un fidanzato da tanto tempo, si lasciano si riprendono. Nel frattempo ci sono gli altri: i genitori, gli amici di una vita con cui confidarsi e divertirsi, gli amanti, un forse grande amore all’orizzonte. Si fa sesso senza problemi. Ci si tradisce. E si fanno tanti pensieri, quelli giusti di una trentenne d’oggi.
In cima alle classifiche: è già Thank you, next 2
Pensieri universali, evidentemente. Perché questa storia è quella di tutte noi. Per questo Thank you, next sta scalando la classifica. Probabilmente la vedranno solo le femmine, i maschi non ci fanno una gran figura quindi non gradirebbero. All’inizio ho detto strepitosa: non aspettatevi il capolavoro, ma non potrete più farne a meno. Per fortuna stanno già pensando alla seconda stagione. In attesa, se siete in astinenza di romanticismi, non cadete nel trappolone di La madre della sposa, non basta Brooke Shields per farsi guardare.