«Siamo davvero due buddies (amici stretti, in inglese, ndr) e lo siamo da oltre 40 anni». Matt Damon, 54, e Casey Affleck, 49, si sono conosciuti da ragazzini, quando Matt diventò il migliore amico di Ben, fratello di Casey, hanno lavorato spesso insieme e ora sono per la prima volta co protagonisti in un film. The Instigators, su AppleTV+ dal 9 agosto con la regia di Doug Liman, è una storia d’azione e d’amicizia raccontata con ironia e umanità, tra rapine, fughe e colpi di scena.
The Instigators: la trama
Al centro, una strana coppia di uomini di mezz’età: un criminale di professione e un bravo cristo che si ritrova a seguirne le orme in un momento difficile. Il primo è Affleck nel ruolo di Cobby, un ex detenuto con alle spalle una storia di abbandono che lo ha spinto ai margini. Il secondo è Damon nei panni di Rory, padre disperato e squattrinato in cura da una psichiatra sperando di recuperare il rapporto con il figlio. Si ritrovano assoldati in una sgangherata rapina al sindaco di Boston che, alla vigilia della rielezione, raccoglie fondi illeciti da sostenitori e corruttori. Niente va come previsto e inizia la folle avventura che avvicinerà i due protagonisti. «È il genere di film che ho sempre amato ma non ho mai avuto occasione di interpretare» dice Affleck, che ha anche scritto la sceneggiatura insieme a Chuck MacLean, mentre Damon è produttore oltre che attore.
L’amicizia tra Matt Damon e Casey Affleck
Decisamente ci vorrebbe, per Matt insieme ai fratelli Affleck, un nomignolo di quelli dati solitamente alle coppie di Hollywood – i Damfleck? gli Afflamon? – per indicare una famiglia allargata di filmaker più unica che rara, basata sulla forza di una fratellanza che va oltre i legami di sangue. Matt ha girato 9 film con Ben e altrettanti con Casey (compreso quest’ultimo), per non parlare di quelli che li hanno visti tutti e tre insieme, a cominciare da Will Hunting – Genio ribelle, che Ben e Matt avevano scritto arrivando nel 1998 all’Oscar per la sceneggiatura e in cui pure Casey aveva un piccolo ruolo.
Nel 2023 è uscito Air – Il grande salto, primo titolo della casa di produzione fondata da Matt e Ben, la Artists Equity, ed eccoli a produrre e recitare insieme, con Ben a fare pure da regista. La stessa formazione sta portando sullo schermo Animals e due titoli con Jennifer Lopez, ovvero la signora Affleck (Unstoppable e The Kiss of the Spider Woman). E a sua volta Luciana Barroso, moglie di Matt e madre delle sue 3 figlie, influisce su alcune scelte del marito. «È stata lei a leggere per prima la sceneggiatura di The Instigators, dicendomi che era divertente e dovevo assolutamente vederla» racconta lui. Su Zoom Matt e Casey hanno abiti casual e sembrano felici di parlare.
The Instigators: antieroi moderni
Due sfigati ai quali tutto va storto: com’è nata l’idea di mettere due antieroi in un film d’azione?
C.A. «Scrivendo il testo ho trovato interessante cambiare la prospettiva e creare una strana coppia, molto umana, nella quale gli spettatori possono riconoscersi. I film di questo genere puntano su sorpresa e azione, ma questi due sbagliano tutto ed è proprio questo che regala ironia, insieme alle battute. Rory si porta dietro un grande senso di colpa legato al rapporto con il figlio, Cobby un grande senso di solitudine. Stavolta la rapina è solo sullo sfondo».
M.D. «E la psichiatra di Rory fa il resto, perché è un personaggio insolito per i film d’azione, una che non immagini possa partecipare a una fuga rocambolesca. Eppure anche lei ha le sue motivazioni: vuole aiutare quei due, evitare che si perdano. Nessuno dei tre, in realtà, è in cerca di ricchezza e basta».
Quali sono i pro e i contro, per due amici di lunga data, nel girare un film insieme?
M.D. «Conoscerci da 43 anni è un grande vantaggio perché tra noi, nella fase creativa, possiamo essere schietti senza timore di ferirci, cosa che fa risparmiare un sacco di tempo. Di solito invece si cammina sulle uova per proteggere i sentimenti e l’ego dei colleghi, suscettibili alle proposte di cambiamento, per non parlare delle critiche. Inoltre io e Casey abbiamo recitato insieme anche a teatro, molti anni fa a Londra, non dobbiamo più lavorare sull’affinità e la chimica in scena».
C.A. «E sappiamo di poterci divertire insieme: in questo film è stato utile a trasmettere il senso dell’ironia e dell’amicizia ai nostri personaggi».
The Instigators e le seconde possibilità
Matt è anche produttore, Casey sceneggiatore. L’unione fa la creatività?
C.A. «Il nostro metodo di lavoro, e quello del regista Liman, è stato cercare di migliorare ogni scena fino all’ultimo minuto. Doug crea una specie di caos creativo, un work in progress per inventare ogni giorno battute o dettagli che rendano più credibili i personaggi».
M.D. «Entrambi non siamo solo attori ma scriviamo sceneggiature, cosa che ci porta sempre ad affinare il lavoro e cercare il meglio. Siamo in totale sintonia e per questo, anche con Ben, continuiamo a cercare progetti comuni. Quanto a me e Casey, abbiamo girato 9 film insieme, ma non siamo mai stati così vicini. In Interstellar Christopher Nolan ci ha messo su due pianeti lontani. La trilogia di Ocean’s è stata un progetto immenso con moltissimi attori. L’idea di fare una commedia da co protagonisti ci ha avvicinato anche fisicamente, mi è piaciuta subito».
Si parla spesso del “coming of age”, dei film che raccontano la formazione di un ragazzo. Con l’allungamento della vita esiste qualcosa di simile anche nell’età di mezzo, come per i vostri due personaggi in cerca di una seconda possibilità?
C.A. «In effetti sì, perché entrambi sono in una fase molto critica e stanno cercando di immaginare come cavarsela in futuro. Sono momenti in cui tanti possono sicuramente riconoscersi».
M.D. «C’è una battuta divertente e rivelatoria, a questo proposito. L’ex detenuto Cobby chiede al mio personaggio, Rory, perché abbia accettato di darsi alle rapine: “Quanti anni hai: 60?”. Per dire che non è tempo per reinventarsi fuorilegge».
Amicizia e paternità
Cosa avete imparato su amicizia e paternità, due temi forti del film?
C.A. «Cobby si sente molto solo ed è disperatamente in cerca di amicizia, partecipa al colpo anche per condividere qualcosa con altri. Ma non sa come creare una vera relazione, finché qualcuno gli dice: “Inizia a comportarti da amico tu per primo”».
M.D. «Rory si sente in colpa perché non ha i soldi da dare a suo figlio, finché Cobby gli dice qualcosa di molto semplice ma molto vero: “I bambini non danno valore ai soldi, pensano se tu sei andato o no a vederli giocare a hockey”. Essere presenti come genitori è la cosa più importante».