Miriam Leone torna a vestire i panni di Oriana Fallaci, figura con la quale aveva avuto il privilegio di misurarsi in “A cup of coffee with Marilyn” di Alessandra Gonella (Nastro d’Argento al miglior cortometraggio nel 2020). Lo fa per la nuova serie tv in otto episodi prodotta da Paramount e Minerva Pictures “Miss Fallaci“, in onda prossimamente su Paramount+.

Miriam Leone e la sua Fallaci “inedita”

“Sarà un’Oriana inedita, sempre dinamica, coraggiosa e impavida, ma vedremo anche i suoi aspetti fragili, la sua dipendenza affettiva in gioventù dal suo suo primo grande amore Alfredo Pieroni (interpretato da Maurizio Lastrico), un giornalista già sposato al quale scriveva lettere struggenti”, assicura l’attrice.

Giovane inviata con il sogno della politica

Nella serie, ambientata tra il 1956 e il 1959 tra Milano, New York, Los Angeles, Roma, Londra, Firenze, non mancano salti temporali. Il primo episodio, rivela il direttore creativo e regista Luca Ribuoli, si apre con la giornalista che intervista Henry Kissinger nel 1972. Un sogno realizzato fin da quando, giovane e brillante inviata de L’Europeo, si mostrava insofferente alle dinamiche di una redazione di soli uomini che potevano occuparsi di politica mentre lei era relegata al ruolo della “ragazza del cinema”.

Una professione dominata dagli uomini

“La mia Oriana è la meno conosciuta”, riflette Miriam Leone, “è ancora una ragazza che vuole farsi spazio in una professione dominata, all’epoca, dagli uomini. Prende in mano il suo destino: da fiorentina caparbia e inquieta parte per gli Usa”.

È la fine degli anni Cinquanta quando Oriana Fallaci inizia a viaggiare tra New York e Hollywood per intervistare le star del cinema, prima di diventare la prima inviata di guerra e una delle più importanti scrittrici e firme del giornalismo italiano nel mondo, con 20 milioni di copie vendute e tradotte in venticinque lingue.

Miriam Leone

Le contraddizioni della società americana

Oriana Fallaci si fa mandare a Hollywood per intervistare Marilyn Monroe. Non riesce nel suo intento, ma con lo sguardo disincantato e l’inconfondibile stile saprà raccontare meglio di tutti la “fabbrica dei divi“, smascherando le contraddizioni della società americana in bilico tra moralismo ed emancipazione.

Leone: “Nelle foto d’epoca una Fallaci alla ricerca di sé

“Vedremo una Fallaci anche fisicamente diversa dalle immagini consegnate alla storia nel suo look, con capigliature originali. Ho indossato diverse parrucche, ho studiato molto le sue parole, le lettere e gli oggetti del suo archivio che ci ha fornito il nipote, mi sono preparata con una coach sul toscano che talvolta porto a casa”, racconta Miriam Leone. “Se guardi le foto di quell’epoca, scopri una donna che sta cercando se stessa“, continua Miriam Leone sul set, mostrando le foto originali.

La serie sarà basata su episodi realmente accaduti, raccontati dalla stessa giornalista nei suoi primi libri “I sette peccati di Hollywood” e “Penelope alla guerra”.