La 70esima edizione dei David di Donatello è in programma per lunedì 7 maggio. Negli studi di Cinecittà a Roma, e in diretta su Rai Uno alle 20:30, andrà in scena la cerimonia di consegna dei premi cinematografici italiani, assegnati dall’Accademia del Cinema Italiano, tra i più prestigiosi riconoscimenti conferiti nel nostro Paese. L’anno scorso è stata protagonista Paola Cortellesi con il suo film C’è ancora domani, che si è aggiudicato 6 premi su ben 19 nomination, e anche quest’anno sono presenti grandi successi di botteghino e critica.
I conduttori
A condurre la cerimonia della 70esima edizione dei David di Donatello, una coppia sicuramente inedita. I padroni di casa, che raccoglieranno il testimone da Carlo Conti e Alessia Marcuzzi, saranno Elena Sofia Ricci e Mika. Lei una delle attrici più amate e talentuose del panorama italiano, lui una delle pop star più amate che ha già dato prova di grande talento alla conduzione. Entrambi straordinariamente dotati di ironia, carisma e simpatia, promettono uno show imperdibile.
I film con più candidature
A ottenere il maggior numero di candidature, ben 15 a testa sono Berlinguer – La grande ambizione di Andrea Segre e Parthenope di Paolo Sorrentino. Entrambe le pellicole sono in lizza per i premi più prestigiosi: miglior film, la migliore regia, la migliore sceneggiatura originale, il miglior attore protagonista. Fanno incetta di nomination, 14 ciascuno, L’arte della gioia di Valeria Golino e Vermiglio di Maura Delpero, già vincitore del Leone d’Argento a Venezia e candidato dell’Italia agli Oscar. Sono 70 i film ad ottenere almeno una candidatura.

I candidati a miglior film
A contendersi il David di Donatello come miglior film, oltre ai già citati Berlinguer – La grande ambizione di Andrea Segre e Parthenope, anche Il tempo che ci vuole di Francesca Comencini, L’arte della gioia di Valeria Golino e Vermiglio. Si fa notare l’assenza della nomination in questa categoria di Diamanti. La pellicola di Ferzan Ozpetek ha totalizzato il maggior numero di totalizzato il maggior numero di spettatori nelle sale, aggiudicandosi così il David dello spettatore.
I candidati per la miglior regia
Nella cinquina delle nomination come miglior regista troviamo: Valeria Golino, Francesca Comencini e Maura Delpero. Insieme a loro tra i candidati al David di Donatello in questa categoria ci sono Paolo Sorrentino e Andrea Segre. Come miglior esordio alla regia invece sono in lizza Edgardo Pistone con Ciao bambino!, Margherita Vicario con Gloria!, Loris Lai con I bambini di Gaza, Gianluca Santoni con Io e il secco e Neri Marcorè con Zamora.
Le nomination per le migliori attrici
Tra le candidate come miglior attrice protagonista e non protagonista ai David di Donatello troviamo molti grandi nomi del cinema italiano accanto ad alcuni esordi sorprendenti. Una tra Barbara Ronchi (Familia), Romana Maggiora Vergano (Il tempo che ci vuole), Tecla Insolia (L’arte della Gioia), Celeste Della Porta (Parthenope) e Martina Scrinzi (Vermiglio) vincerà il trofeo come miglior attrice protagonista. La statuetta come miglior attrice non protagonista la contenderanno invece Tecla Insolia (Familia), Geppi Cucciari (Diamanti), Valeria Bruni Tedeschi (L’arte della gioia), Jasmine Trinca (L’arte della gioia) e Luisa Ranieri (Parthenope).
Le nomination per il miglior attore protagonista
Anche nelle due categorie dedicate agli attori si trovano nomi affermati accanto ad altri meno conosciuti. Le nomination al David di Donatello sono andate a Elio Germano (Berlinguer – La grande ambizione), Francesco Ghegi (Familia), Fabrizio Gifuni (Il tempo che ci vuole), Silvio Orlando (Parthenope) e Tommaso Ragno (Vermiglio). Quelle per il miglior attore non protagonista sono andate a Roberto Citran (Berlinguer – La grande ambizione), Francesco Di Leva (Familia), Guido Caprino (L’arte della gioia), Pierfrancesco Favino (Napoli-New York) e Peppe Lanzetta (Parthenope).
Tutte le nomination ai David di Donatello
Miglior film
- Berlinguer – La grande ambizione di Andrea Segre,
- Parthenope di Paolo Sorrentino,
- Il tempo che ci vuole di Francesca Comencini,
- L’arte della gioia di Valeria Golino,
- Vermiglio di Maura Delpero.
Miglior regia
- Andrea Segre per Berlinguer – La grande ambizione,
- Francesca Comencini per Il tempo che ci vuole,
- Valeria Golino per L’arte della gioia,
- Paolo Sorrentino per Parthenope,
- Maura Delpero per Vermiglio.
Miglior esordio alla regia
- Edgardo Pistone per Ciao bambino!,
- Margherita Vicario per Gloria!,
- Loris Lai per I bambini di Gaza,
- Gianluca Santoni per Io e il Secco,
- Neri Marcorè per Zamora.
Migliore sceneggiatura originale
- Andrea Segre e Marco Pettenello per Berlinguer – La grande ambizione,
- Enrico Maria Artale per El Paraiso,
- Margherita Vicario e Anita Rivaroli per Gloria!,
- Francesca Comencini per Il tempo che ci vuole,
- Paolo Sorrentino per Parthenope,
- Maura Delpero per Vermiglio.
Migliore sceneggiatura non originale
- Gianni Amelio e Alberto Taraglio per Campo di Battaglia
- Francesco Costabile, Vittorio Moroni e Adriano Chiarelli per Familia
- Roberto Proia per Il ragazzo dai pantaloni rosa
- Valeria Golino, Francesca Marciano, Valia Santella, Luca Infascelli e Stefano Sardo per L’arte della gioia;
- Gabriele Salvatores per Napoli – New York.
Miglior produttore
- Berlinguer – La grande ambizione (Marta Donzelli e Gregorio Paonessa per Vivo Film, Francesco Bonsembiante per Jolefilm, con Rai Cinema, in collaborazione con Joseph Rouschop per Tarantula, Martichka Bozhilova per Agitprop),
- Ciao bambino (Gaetano Di Vaio e Giovanna Crispino per Bronx Film, Alessandro Elia e Walter De Majo per Anemone Film, Andrea Leone e Antonella Di Martino per Mosaicon Film, Santo Versace e Gianluca Curti per Minerva Pictures),
- Gloria! (Valeria Jamonte, Manuela Melissano, Carlo Cresto-Dina per Tempesta, con Rai Cinema, in collaborazione con Katrin Renz per Tellfilm),
- Vermiglio (Francesca Andreoli, Leonardo Guerra Seràgnoli, Santiago Fondevila Sancet, Maura Delpero per Cinedora, con Rai Cinema, in collaborazione con Charades e Versus);
- Vittoria (Nanni Moretti, Lorenzo Cioffi, Giorgio Giampà, in collaborazione con Alessandra Stefani).
Migliore attrice protagonista
- Barbara Rochi per Familia,
- Romana Maggiora vergano per Il tempo che ci vuole,
- Tecla Insolia per L’arte della gioia,
- Celeste Dalla Porta per Parthenope,
- Martina Scrinzi per Vermiglio.
Miglior attore protagonista
- Elio Germano per Berlinguer – La grande ambizione,
- Francesco Gheghi per Familia,
- Fabrizio Gifuni per Il tempo che ci vuole,
- Silvio Orlando per Parthenope,
- Tommaso Ragno per Vermiglio.
Migliore attrice non protagonista
- Geppi Cucciari per Diamanti,
- Tecla Insolia per Familia,
- Valeria Bruni Tedeschi per L’arte della gioia,
- Jasmine Trinca per L’arte della gioia,
- Luisa Ranieri per Parthenope.
Miglior attore non protagonista
- Roberto Citran per Berlinguer – La grande ambizione,
- Francesco Di Leva per Familia,
- Guido Caprino per L’arte della gioia,
- Pierfrancesco Favino per Napoli – New York,
- Peppe Lanzetta per Parthenope.
Miglior casting
- Stefania De Santis per Berlinguer – La grande ambizione;
- Anna Pennella per Familia;
- Massimo Appolloni per Gloria!;
- Francesco Vedovati, Anna Maria Sambucco e Massimo Appolloni per L’arte della gioia,
- Stefania Rodà e Maurilio Mangano per Vermiglio.
Miglior autore della fotografia
- Luan Amelio Ujkaj per Campo di battaglia,
- Matteo Cocco per Dostoevskij,
- Daniele Ciprì per Hey Joe,
- Fabio Cianchetti per L’arte della gioia,
- Daria D’Antonio per Parthenope,
- Mikhail Krichman per Vermiglio.
Miglior compositore
- Iosonouncane per Berlinguer – La grande ambizione,
- Thom Yorke per Confidenza,
- Margherita Vicario e Davide Pavanello per Gloria!,
- Colapesce per Iddu,
- Nicola Piovani per Il treno dei bambini.
Miglior canzone originale
- Knife Edge (musica, testi e interpretazione di Thom Yorke) per Confidenza,
- Diamanti (musica di Giuliano Taviani e Carmelo Travia, testi di Giorgia Todrani, interpretata da Giorgia) per l’omonimo film;
- Atoms (musica e testi di Valerio Vigliar, interpretata da Greta Zuccoli) per Familia;
- Aria! (musica e testi di Margherita Vivario, Davide Pavanello, Edwyn Clark Roberts, Andrea Bonomo e Gianluigi Fazio, interpretata da Margherita Vicario) per Gloria!;
- La malvagità (musica, testi e interpretazione di Colapesce) per Iddu.
Migliore scenografia
- Berlinguer – La grande ambizione (scenografia Alessandro Vannucci, arredamento Laura Casalini),
- L’arte della gioia (scenografia Luca Merlini, arredamento Giulietta Rimoldi),
- Le déluge – Gli ultimi giorni di Maria Antonietta (scenografia Tonino Zera, arredamento Maria Grazia Schirripa e Carlotta Desmann),
- Parthenope (scenografia Carmine Guarino, arredamento Iole Autero),
- Vermiglio (scenografia Pirra e Vito Giuseppe Zito, arredamento Sara Pergher).
Migliori costumi
- Mary Montalto per Gloria!,
- Maria Rita Barbera per L’arte della gioia,
- Massimo Cantini Parrini per Le déluge – Gli ultimi giorni di Maria Antonietta,
- Carlo Poggioli per Parthenope,
- Andrea Cavalletto per Vermiglio.
Miglior trucco
- Berlinguer – La grande ambizione (Sara Morlando, Rossella Sicignano, Leonardo Cruciano, Viola Moneta),
- L’arte della gioia (Maurizio Fazzini),
- Le déluge – Gli ultimi giorni di Maria Antonietta (Alessandra Vita e Valentina Visintin),
- Parthenope (Paola Gattabrusi, Lorenzo Tamburini),
- Vermiglio (Frédérique Foglia).
Miglior acconciatura
- Desiree Corridoni per Berlinguer – La grande ambizione;
- Marta Iacoponi e Carla Indoni per Gloria!;
- Aldo Signoretti e Domingo Santoro per Le déluge – Gli ultimi giorni di Maria Antonietta;
- Marco Perna per Parthenope;
- Tiziana Argiolas per Vermiglio.
Miglior montaggio
- Jacopo Quadri per Berlinguer – La grande ambizione,
- Walter Fasano per Dostoevskij,
- Giogiò Franchini per L’arte della gioia,
- Cristiano Travaglioli per Parthenope,
- Luca Mattei per Vermiglio.
Miglior suono
- Berlinguer – La grande ambizione (presa diretta Alessandro Palmerini, montaggio del suono Marc Bastien, creazione suoni Vincent Grégorio, mix Franco Piscopo),
- Campo di battaglia (presa diretta Emanuele Cicconi, montaggio del suono Alessandro Feletti, creazione suoni Alessandro Giacco, mix Marco Falloni),
- Gloria! (presa diretta Xavier Lavorel, montaggio del suono Daniela Bassani, creazione suoni François Wolf, mix Maxence Ciekawy),
- Parthenope (presa diretta Emanuele Cecere, montaggio del suono Silvia Moraes, creazione suoni Mirko Perri, mix Michele Mazzucco),
- Vermiglio (presa diretta Dana Farzanehpour, montaggio del suono Hervé Guyader, creazione suoni Hervé Guyader, mix Emmanuel De Boissieu).
Migliori effetti visivi – Vfx
- Berlinguer – La grande ambizione (supervisore Tristan Lilien, producer Michel Denis),
- L’arte della gioia (supervisore Francesco Niolu, producer Rodolfo Migliari),
- Limonov (supervisore Fabio Tomassetti, producer Daniele Tomassetti),
- Napoli – New York (supervisore Victor Perez),
- Parthenope (supervisore Rodolfo Migliari, producer Lena Di Gennaro).
Miglior film documentario, Premio David Cecilia Mangini
- Duse – The Greatest di Sonia Bergamasco,
- Il cassetto segreto di Costanza Quadriglio,
- L’occhio della gallina di Antonietta De Lillo,
- Lirica ucraina di Francesca Mannocchi,
- Prima della fine – Gli ultimi giorni di Berlinguer di Samuele Rossi.
Miglior film internazionale
- Anora di Sean Baker,
- Conclave di Edward Berger,
- Giurato numero 2 di Clint Eastwood,
- La zona d’interesse di Jonathan Glazer,
- Perfect days di Wim Wenders.
Miglior cortometraggio
- Domenica sera di Matteo Tortone,
- La confessione di Nicola Sorcinelli,
- La ragazza di Praga di Andree Lucini,
- Majonezë di Giulia Grandinetti,
- The Eggregores Theory di Andrea Gatopoulos.
David Giovani
- Berlinguer – La grande ambizione di Andrea Segre,
- Familia di Francesco Costabile,
- Il ragazzo dai pantaloni rosa di Margherita Ferri,
- Il tempo che ci vuole di Francesca Comencini,
- Napoli – New York di Gabriele Salvatores.
L’accademia e i social uniti per i TikTok #DaVedere Awards
A partire da quest’anno TikTok annuncia i #DaVedere Awards, premi dedicati al cinema assegnati direttamente dalla community della piattaforma di intrattenimento che in Italia conta oltre 22,8 milioni di utenti attivi ogni mese. Dal 7 aprile al 28 aprile, gli utenti potranno votare i film, i dialoghi e i personaggi che li hanno maggiormente emozionati e ispirati, in uno spazio dedicato all’interno dell’app.
Ogni utente potrà esprimere una sola preferenza per ciascuna categoria, accedendo al link, e i vincitori saranno annunciati il 7 maggio direttamente sul profilo ufficiale dell’Accademia del Cinema Italiano – Premi David di Donatello in occasione di una delle più prestigiose manifestazioni del cinema italiano: il set ideale per celebrare questa prima edizione dei #DaVedere Awards.
Nato come semplice hashtag, #DaVedere si è rapidamente trasformato in una vera e propria community, con oltre 91.000 video pubblicati. Un luogo digitale in cui la partecipazione non riguarda solo gli spettatori, ma anche chi il cinema lo crea, lo racconta e lo promuove. Dalla preparazione al doppiaggio, dalle prove alla quotidianità sul set: i creator e gli amanti del cinema sanno che ogni momento può coinvolgere nuovi spettatori e generare interesse ancor prima che il titolo sia distribuito. Ecco perché i titoli e personaggi candidati ai TikTok #DaVedere Awards sono stati selezionati da una Giuria composta da volti noti della community di TikTok: Arte Settima (@artesettima), Antonino Giannotta (@ninooooo_), Antonio Mascoli (@antoniomascoli), Matilde Santantonio (@matisantantonio) e Gaia Sidoni (@gaiasidoni).