Ho un bel ricordo di Isabella Ferrari. È legato al film di Ferzan Ozpetek , Un giorno perfetto: spettinata, col trucco sfatto, è la vittima di un marito violento. È il suo ruolo che forse preferisco: nel suo sguardo, così intenso e così blu, si legge tutta la sofferenza, la disperazione e l’incapacità di darsi una ragione per quello che le sta capitando. Per quel film in cui interpreta Emma, la moglie del poliziotto che ha il volto di Valerio Mastandrea, nel 2008 Isabella Ferrari ha vinto il Premio Pasinetti. Un ruolo così distante da quelli con cui ha iniziato giovanissima – aveva solo 16 anni – in Sapore di mare 1 e 2.
Dai teen movie ai film impegnati
Eppure quelle pellicole che ci appaiono così distanti ma che possiamo paragonare ai teen movie di adesso, erano la fotografia degli italiani con i loro vizi, debolezze, desideri, e la fecero diventare famosissima. Il successo le è piombato addosso all’improvviso e lei, ragazzina, ha fatto fatica a gestire e attutire il colpo. Tante cose poi sono successe nella vita di questa donna bellissima e intensa. Anche un servizio per Playboy a 21 anni. Sembrava destinata a diventare un sex symbol, quando la recitazione ha cambiato corso, è diventata una interprete drammatica, apprezzata dai registi più impegnati, ha vinto una Coppa Volpi nel 1995 come attrice non protagonista per il film Romanzo di un giovane povero di Ettore Scola, ha fatto teatro con Cristina Comencini (Due partite nel 2006), è stata il commissario Giovanna Scalise nelle prime due stagioni di Distretto di polizia, diretta da Renato de Maria che diventerà suo marito e con cui avrà due figli, Giovanni e Nina, (un’altra figlia, Teresa, è invece nata precedentemente dalla sua relazione con il designer e imprenditore Massimo Osti). Tante vite diverse.
Isabella Ferrari, un’attrice brava e sensuale
Dopo 42 anni sul set, oggi Isabella Ferrari che compie 60 anni il 31 marzo è ancora una delle attrici italiane più amate e richieste. Bionda, lo sguardo che si è fatto malinconico col tempo, la sensualità che si porta appresso, è un’immagine che si impone, lascia il segno. L’immagine che ha accompagnato negli anni quelle e quelli della mia generazione. Con lei insomma siamo cresciuti, ci siamo immaginati la giovinezza spensierata sulle spiagge di Forte dei Marmi, e poi la vita da giovani adulte e poi di mogli e madri nelle vie di Roma, seguendo le sue interpretazioni di film in film. Abbiamo seguito le sue avventure amorose (quella a 17 anni con il quasi 50enne Gianni Boncompagni fece scalpore), la confessione sulla sua depressione e sulla sua malattia rara (di cui non ha voluto rivelare il nome).
Di lei si è detto di tutto (le attrici, soprattutto se belle e brave non sono esenti dalle critiche), ha fatto parlare e dato scandalo (basti pensare a quanto è stata discussa la scena di sesso bollente con Nanni Moretti in Caos calmo), ma lei, senza mai fare polemica o alzare la voce, ha fatto capire quanta strada ha fatto dall’inizio e quanta professionalità ha acquisito negli anni. Eppure durante l’intervista con Francesca Fagnani a Belve alla domanda: «Per quale film vuole essere ricordata?» Isabella Ferrari ha risposto: «Per Sapore di mare». Chapeau!