Incredibile, ma vero: l’attrice Kim Basinger compie 70 anni! Ma per noi resterà l’inarrivabile sex symbol degli anni ’80 e ’90 di Nove settimane e mezzo ed L.A. Confidential, quando bucava gli schermi a ogni giro di cinepresa.
Con quel fisico mozzafiato e quel viso da bambola (anche se Kim ha sempre dichiarato di odiare le bambole) la sua è stata un’immagine talmente inaccessibile da non aver mai destato invidia o antipatia nel suo stesso sesso. Del resto, la stessa Kim ha dichiarato più volte di non aver mai voluto vestire i panni della diva capricciosa. O di usare il suo corpo per giocare con i sentimenti degli altri.
Sul set sì, tutto era concesso: vietato inquadrare i piedi e le mani e soffermarsi troppo sulle gambe, ma del corpo «potete scandagliate quello che volete», così faceva scrivere nei contratti dei film. It’s job, direbbero in America.
Così a poco a poco Kim Basinger ha smesso i panni della bambola bionda e si è allontanata dalle luci della ribalta di Hollywood. Persino le sue scelte stilistiche lo dimostrano: negli ultimi anni ha sempre calcato il red carpet in seriosi tailleur rigorosamente neri o bianchi. Niente fronzoli né lustrini per una donna che avrebbe potuto sfilare in mutande senza destare critiche. Nel frattempo, si è dedicata a una vita tranquilla nella sua villa di Malibu dove ha coltivato l’amore per gli animali, il volontariato e la scrittura. Scrive infatti libri per bambini.
Gli esordi di Kim Basinger
Kim nasce artisticamente come modella, ma dalla metà degli anni ’70 si avvicina al cinema e ben presto diventa uno dei volti (e dei corpi) più familiari di Hollywood. È stata protagonista di una serie di progetti importanti, tra cui la Bond Girl di Mai dire mai (1983) accanto allo 007 Sean Connery, e la co-protagonista di Bruce Willis in Appuntamento al buio (1987).
La sua immagine sexy e dolce al contempo l’ha resa attraente a un pubblico eterogeneo, senza mai risultare volgare nonostante i ruoli osé. Ma verso la fine degli anni ’90, la bella bionda di Nove settimane e mezzo passa a ruoli più indipendenti e contemplativi. Ha vinto l’Oscar come migliore attrice non protagonista nel 1998 per la sua interpretazione come escort in LA Confidential.
Il passato da modella
Kim Basinger aveva poco più di vent’anni quando attirò l’attenzione di una prestigiosa agenzia di modelle, che l’ha lanciato nel fashion system.
Nonostante le copertine e gli shooting fotografici, ha sempre condannato la vanità connessa alla professione di modella. Si racconta che non ha amai amato guardarsi allo specchio prima di ogni scatto fotografico. Celebre è un servizio su Playboy nel 1981, in cui posò nuda e che le fornì l’occasione per sbarcare a Hollywood.
Da 9 settimane e mezzo agli altri film di Kim Basinger
La Basinger è ricordata soprattutto per Nove settimane e mezzo, ma la sua carriera è andata oltre il ruolo della bella bionda e che dice sempre sì, per parafrasare un altro suo successo del 1991 accanto ad Alec Baldwin. Altri film degni di nota nella filmografia degli anni ’90 sono: The Marrying Man, Final Analysis, The Real McCoy, Wayne World 2 e The Getaway. Dopo l’Oscar per LA Confidential, Kim ha l’onore di essere l’unica attrice ad aver posato nuda per Playboy ed essere stata insignita della preziosa statuetta.
Kim Basinger dopo il successo degli anni ’90
Dai primi anni del 2000, la carriera cinematografica di Kim Basinger ha preso una direzione diversa e il clamore mondiale per la sua fama è gradualmente diminuito. A poco a poco, i riflettori si sono attenuati e gli ingaggi per nuovi film si sono dimezzati. Persino le interviste si diradano: non è mai stato chiaro se la decisione di ridurre le partecipazioni sia stata una scelta personale oppure voluta dai produttori di Hollywood che avevano iniziato a esplorare nuovi talenti.
Di certo si sa che, pur essendo una grande sostenitrice del cinema, nutre profonde riserve verso il mondo artificioso delle celeb. «Non amo i Red Carpet, ma adoro il lavoro» è una sua dichiarazione spesso ripetuta alla stampa.
Altri elementi che spiegherebbero il suo allontanamento dal set sono i disturbi di ansia e di agorafobia, più volte confessati. Ciò l’avrebbe portata a desiderare di affrontare i suoi disturbi dell’umore lontana da Hollywood e senza senza fare uso di sostanze stupefacenti.
La vita privata
Tra gli amori di Kim Basinger si ricordano Prince ed Eminem (anche se non è mai stato confermato), ma il matrimonio con Alec Baldwin è quello rimasto alla storia per essere stata una delle relazioni più tumultuose di Hollywood. Sposati dal 1993, la coppia ha visto la nascita di Ireland. Ma verso la fine degli anni ’90, la fine del matrimonio si trasformò in una lotta di potere in cui la Basinger si batteva per vietare ad Alec di vedere la loro figlia.
L’attrice ha poi rivelato che parte del motivo per cui è scomparsa dalla scena è stato quello di proteggere la figlia Ireland e darle una parvenza di calma dopo aver vissuto le turbolenze di una famiglia distrutta. Oggi Kim Basinger fa coppia dal 2014 con Mitch Stone, l’hair stylist delle star.
Nonostante la riduzione degli impegni pubblici, l’attrice americana non si è mai ritirata del tutto dal mondo di celluloide. Negli ultimi 20 anni, ha mantenuto una presenza costante sia in TV che al cinema, apparendo in una vasta gamma di produzioni, che vanno dai film indipendenti a quelli di successo come Cinquanta sfumature di nero, 8 Mile e Charlie St. Cloud.
Le passioni
Nel corso degli anni Kim Basinger ha coltivato la passione per la scrittura di storie per bambini, scoprendo che è sia uno sbocco creativo che un mezzo di autoterapia. «Io e Mich (Stone, il suo compagno ndr) trascorriamo molto tempo alle Hawaii, il nostro posto preferito sulla Terra. Ho sempre amato scrivere e ultimamente mi ci sto dedicando di più, soprattutto ai libri per bambini. La cosa più importante che faccio è lavorare con quattro meravigliosi gruppi di protezione degli animali per aiutare a fermare la crudeltà che avviene in ogni paese di questo pianeta». Così racconta in una delle ultime intervista a People.
L’eredità di Kim Basinger
A 70 anni Kim Basinger, bella e affascinante come 40 anni fa, trascorre una vita tranquilla a Malibu. E noi ci immaginiamo che prima o poi torni al cinema, anche solo per un cameo.
Ma nello stesso tempo potremmo ammirarne il coraggio di aver abbandonato una vita di successo per dedicarsi al suo benessere personale. Una cosa non da poco in un’epoca in cui si vive (anche) per il clamore delle folle e dei like sui social. E così la bella bionda ha dimostrato che ha saputo dire…di no!