Se c’è un re incontrastato della moda sostenibile è Carlo III d’Inghilterra. Il figlio della regina Elisabetta II è da sempre impegnato contro i cambiamenti climatici. Quello che, però, non tutti sanno di lui è che anche le sue scelte di stile sono orientate al minimo impatto possibile sull’ambiente. Non a caso, da anni ricicla i suoi abiti e non si fa problemi a indossarli più e più volte, anche nelle occasioni più importanti.
Lo stile di Re Carlo piace ai giovani su TikTok
Non passa giorno che le riviste di moda non ci informino sull’ultimo abito “riciclato” della regina Letizia di Spagna, di Kate Middleton o delle star di Hollywood. Riutilizzare i propri vestiti, riproporre look già sfoggiati, magari ravvivandoli con accessori diversi, è ormai da qualche anno uno dei trend più amati dai famosi. Re Carlo lo fa da sempre, anche se non se ne parla quasi mai. Eppure, le sue scelte di stile non sono passate inosservate tra i più giovani. Di recente il popolo di TikTok lo ha applaudito proprio per avere indossato in una occasione ufficiale un cappotto che il sovrano possiede da oltre quarant’anni.
La passione per la moda di Carlo III
E dire che re Carlo III ha una vera passione per la moda. Non l’ha mai tenuto nascosto: fin da quando era giovanissimo è sempre stato molto attento ai suoi look. Però, quando compra un capo, è per sempre. Lo dimostra proprio il cappotto indossato in occasione della tradizionale messa di Capodanno nella chiesa della tenuta di Sandringham, dov’è arrivato insieme alla moglie Camilla. Un copriabito a doppiopetto che re Carlo possiede e indossa fin dagli Anni Ottanta. E che dire delle sue scarpe stringate John Lobb? Re Carlo se le fece fare su misura ben 53 anni fa e le porta ancora oggi. Ogni tanto le fa rattoppare dai maestri calzolai di St. James, ma le lucida personalmente nel modo che ha imparato durante il servizio militare.
Quando fu criticato per il Barbour con le toppe
Re Carlo III è uno degli uomini più importanti del Regno Unito. Le sue giornate sono scandite da una miriade di impegni ufficiali. Potrebbe permettersi migliaia di scarpe e vestiti. Eppure, il sovrano compra pochissimi capi ogni anno. Pochi, ma ottimi. Come il cappotto del 1969 che ogni tanto tira fuori dall’armadio, o il Barbour che possiede fin da quando era ragazzo e che una volta gli ha attirato addosso mille critiche perché una manica era quasi completamente rattoppata, troppo anche per lui. La prova che se un abito si usura, Carlo lo fa riparare. Infatti, sotto il tavolo della sartoria Anderson & Sheppard, 32 Old Burlington Street, di Londra c’è sempre a portata di mano una scatola con dentro gli scampoli dei tessuti dei suoi abiti, che non vanno assolutamente buttati perché potrebbero servire per eventuali rammendi. Quando ancora non si parlava di “circolarità”, re Carlo già la metteva in pratica. Inoltre, da decenni sostiene le produzioni locali di lana e filati e ha anche dato vita a una fondazione che promuove la moda sostenibile.
Re Carlo è l’uomo meglio vestito al mondo?
L’abitudine a riciclare gli abiti non ha impedito a re Carlo III di essere eletto da Esquire UK come “uomo meglio vestito al mondo”. Qualche anno fa, nel ritirare il riconoscimento disse: “Mi vesto sempre allo stesso modo: sono un orologio fermo. Per questo ogni venticinque anni, ciclicamente, ritorno di moda. In futuro però mi metteranno nella lista dei peggio vestiti, è già successo”.
L’amore per i colori e l’attenzione ai dettagli
Ma qual è lo stile di re Carlo? Giovanissimo, quando era considerato lo scapolo più desiderato del Regno Unito, era famoso per i suoi ricci ribelli da rubacuori, che portava pettinati all’indietro. Alcune foto lo ritraggono sui campi da polo con sgargianti maglioni Hermès o pullover Ralph Lauren. Ama i colori, con i quali ravviva anche i suoi tailleur grazie agli accessori. Famose le sue giacche doppiopetto e il fazzoletto di seta, mai a tinta unita, nel taschino. Re Carlo fa attenzione ad abbinarlo con la cravatta: se quest’ultima è a righe, il fazzoletto è a pois o fantasia, e viceversa. Non ha paura di osare: nel tempo, oltre al classico blu e grigio, Carlo III ha sfoggiato sofisticati completi color crema, rosa salmone o verde bosco. Porta sempre al dito uno dei suoi inseparabili anelli d’oro.
Le griffe che piacciono a re Carlo III
Quanto alle marche, il suo camiciaio di fiducia è da sempre Turnbull & Asser, nonostante l’azienda sia ormai stata rilevata da Mohamed Al-Fayed, il padre di Dodi, l’ultimo compagno di Lady Diana. Gli abiti da cerimonia sono, invece, di Ede & Ravenscroft, il sarto più antico di Londra. Le scarpe formali Lobb e quelle da campagna Trickers, gli ombrelli Briggs, gli impermeabili Burberry e le giacche da caccia Barbour.