«Devi realizzare tutti I tuoi sogni per renderti conto che forse erano i sogni sbagliati», scriveva quasi due anni fa Matthew Perry nella sua autobiografia, ricordando il suo rapporto tormentato con la fama, il denaro e la vita adulta. Oggi, 29 ottobre 2023, è stato dichiarato morto per annegamento dopo essere stato trovato senza vita nella vasca idromassaggio.
Matthew Perry: la giovinezza
Nato in Massachussetts nel 1969, l’attore ha trascorso la sua giovinezza in Canada – tra Ottawa, Toronto e Montreal – dopo il divorzio dei genitori. La madre era giornalista e portavoce del Primo Ministro Pierre Trudeau, mentre il padre era un attore (ed ex modello). Ha studiato insieme all’attuale Primo Ministro canadese Justin Trudeau e ha frequentato corsi di tennis, dove sembrava poter essere una promessa.
Il desiderio della fama è arrivato verso i 15 anni, quando Perry ha lasciato il Canada per trasferirsi a Los Angeles dal padre nella speranza di cominciare una carriera come attore. Tra il 1987 e il 1993, l’attore ha ottenuto ruoli nelle serie “Second Chance” (poi divenuta Boys Will be Boys) e “Sydney”, facendo anche apparizioni in “Beverly Hills, 90210”. Sempre in questo periodo, ha ottenuto il suo primo ruolo al cinema, con “Le ragazze di Jimmy”.
Chandler Bing in Friends (1994 – 2004)
Il ruolo per cui Matthew Perry rimarrà sempre nei nostri cuori è quello di Chandler Bing, uno dei personaggi principali della serie Friends (1994-2004). Chandler è uno dei personaggi più amati della televisione grazie alle sue battute sarcastiche, al passato che si scopre piano piano e alla storia d’amore con Monica, che continua a far sognare anche anni dopo la fine della trasmissione. Il gruppo di amici di Friends ha fatto compagnia a una generazione e continua ad essere iconico per tutti i giovani che hanno riscoperto la serie e si preparano a vivere “gli anni delle immense compagnie”, tra la giovinezza e l’età adulta.
Insieme a Rachel, Ross, Monica, Phoebe e Joey, Chandler è un punto di riferimento, è diventato quasi un archetipo e sempre più personaggi sono ispirati a lui. Sono iconici il suo perfetto tempismo comico, l’aspetto da “ragazzo della porta accanto” ma senza fascino, l’autoironia e l’autocommiserazione che però non sfocia mai in vittimismo. La forza di Chandler probabilmente deriva dalla sua somiglianza con l’attore, che nel suo memoir racconta come molte delle battute più iconiche del personaggio siano frutto di improvvisazioni.
Matthew Perry: gli anni di Friends e le difficoltà a gestire la fama
Nonostante Friends sia stato il suo vero grande successo, gli anni delle riprese sono stati tra i periodi più bui per Perry. Aveva solo 24 anni quando è stato selezionato per far parte del cast e, come ha raccontato, la fama che la serie ha portato a tutti i membri del cast è stata improvvisa e disarmante. Poco dopo l’uscita della prima stagione, era chiaro che Friends sarebbe stata la serie più popolare del momento e gli attori erano al centro della scena, seguiti in ogni mossa e amatissimi dal pubblico. «Devi diventare famoso per renderti conto che non è la risposta a tutte le tue domande, ma nessuno che non è famoso ci crederà mai», è il commento amaro dell’attore.
Ritrovarsi con somme di denaro mai nemmeno immaginate prima ha sconvolto la vita di tutti i membri del cast, che però hanno saputo mantenere un buon rapporto e hanno continuato a considerarsi amici anche ben oltre gli anni delle riprese – sentendo tutti di aver condiviso qualcosa di troppo importante perché potesse finire con l’ultimo ciack.
Matthew Perry: gli ultimi anni, tra successi e debutti
Nel 2003 e nel 2004 è stato nominato ai premi Emmy per le serie televisive per la sua apparizione in “West Wing – Tutti gli uomini del presidente”, mentre nel 2006 è stato premiato ai Golden Globe per la sua performance in “The Ron Clark Story”. Tra 2006 e 2012 – ha continuato a recitare ruoli in serie televisive dal poco successo o dalla vita breve, come “Studio 60 on the Sunset Strip”, “Numb” e “Showtime”. Più di successo sono state invece le sue apparizioni sul grande schermo – una fra tutte quella a fianco di Zac Efron e Michelle Trachtenberg in “17 Again”.
Nonostante la fatica ad affermarsi nell’industria, Perry non ha mai smesso di mettersi in gioco e trovare nuovi modi per raccontare storie: il suo debutto alla regia è stato nel 2011 con un episodio della serie “Scrubs” che vedeva tra i protagonisti anche suo padre; dal 2008 ha recitato ruoli teatrali (“Sexual Perversity in Chicago” e “The End of Longing”).
Nel 2012 ha ottenuto un ruolo per una serie della NBC che vedeva tra i produttori Scott Silveri (ex produttore di Friends), “Go On”, interrotta però poco dopo la prima stagione. L’anno dopo, l’attore è apparso in “The Good Wife” (prima come apparizione, poi diventando un personaggio fisso nel sequel) e in “The Kennedys: After Camelot”.
Matthew Perry: la battaglia con dipendenza
Per quasi tutta la vita, Matthew Perry ha lottato con la dipendenza da alcol e droga. L’ossessione per l’alcol è cominciata già intorno ai 16 anni e ha contribuito a rendere difficile la sua affermazione nel mondo della televisione: Perry era un ragazzino fragile, instabile e molto solo. Anche con ruoli importanti, a causa della dipendenza spesso non si presentava alle riprese o doveva ritirarsi per ricevere cure.
Dopo il 1997, è diventato dipendente dal Vicodin (in seguito ad un’operazione) e nel giro di pochi anni si sono aggiunte metadone ed anfetamine. Molti, infatti, si sono accorti dei suoi cambiamenti di aspetto tra una stagione e l’altra di Friends, dovuti alla conseguente pancreatite avuta nel 2001. L’attore ha rischiato la morte più volte ed è stato in cura per diversi anni: recentemente, la sua situazione sembrava essersi stabilizzata e aveva cominciato ad occuparsi di iniziative di volontariato e divulgazione per aiutare le altre persone che lottavano con i suoi stessi demoni.
Nel 2022, ha pubblicato con questo obiettivo il suo memoir, “Matthew Perry: Friends, Lovers and The Big Terrible Thing”. Qui ha raccontato la sua vita senza filtri – e senza rinunciare all’ironia amara che caratterizza lui e il suo iconico Chandler Bing – e ha dimostrato quanto sia stato difficile per lui convivere con la fama e con il mondo della televisione, senza però mai perdere la passione per ogni cosa che ha fatto. La sua è la storia di una persona che non è riuscita a dare e ricevere abbastanza amore e ha cercato, troppo a lungo, la risposta nel denaro e nella fama. Il suo addio è stato tragico, improvviso e, ancora una volta, in solitudine.