James Bond finalmente si innamora. Sul serio, questa volta. Esplora il lato adulto delle relazioni di coppia e non si “spupazza” più la Bond Girl di turno, alta e statuaria per poi lasciarla dopo una notte o l’avventura di una breve stagione. Daniel Graig ha voluto rendere omaggio alla parità fra i sessi (anche se c’è chi è rimasto deluso perché, in fondo, il bello di 007 era anche questo suo aspetto da latin love “sciupafemmine”) prima di dare l’addio al personaggio dell’agente segreto più amato di sempre. Arrivato alla sua quinta interpretazione (la 25esima in tutto dal 1962), l’attore britannico, saluta quindi con eleganza, ma non senza azione, inseguimenti, minacce, nemici e pericoli, il “suo” lavoro al servizio di Sua Maestà.
Si è fatto attendere per oltre un anno e mezzo a causa della pandemia da Covid, ma finalmente James Bond arriva nelle sale (giovedì 30 settembre): tenuto a battesimo da un’anteprima mondiale alla Royal Albert Hall di Londra e da un red carpet degno della notte degli Oscar, No time to die ha visto sfilare le due principali interpreti femminili Léa Seydoux e Lashana Lynch, il «cattivo» Rami Malek, il regista Cary Fukunaga e i più importanti membri senior della Royal Family, il principe Carlo insieme a Camilla e William con una strepitosa Kate Middleton che ha abbagliato tutto il pubblico con l’abito dorato firmato Jenny Packman. Tra le celebrities anche gli attori Jason Momoa, Phoebe Waller-Bridge e Judi Dench, mentre fra gli invitati c’erano rappresentanti delle forze armate e dei sanitari, in tributo al loro lavoro durante la pandemia.
«Un anno fa, questo era solo un sogno. Non sembrava che saremmo arrivati qui. E invece eccoci, sono felice che ce l’abbiamo fatta e che possiamo festeggiare tutti insieme», ha detto un emozionato Daniel Craig durante la presentazione, sottolineando i luoghi in cui è stato girato il film tra cui l’Italia, in Puglia, e a Matera, dove ogni angolo è pura storia. Ma soprattutto, dove tutte le vicende hanno inizio. E una fine degna di Shakespeare.
Ora resta solo da scoprire chi riuscirà, dopo Craig, a tenere in vita il mito squisitamente britannico dell’agente segreto strepitosamente elegante anche quando uccide. Naturalmente le scommesse in Inghilterra sono già aperte e si punta tutto su Tom Hardy, il 44enne londinese di Inception e Dunkirk; e Regé-Jean Page, il 31enne pure lui londinese, già Duca di Hastings in Bridgerton. Ma qualcosa ci dice che questa volta 007 potrebbe persino essere una donna, con buona pace di Ian Fleming.