«Vivi, non fermare la tua vita. Fa che questo lutto non ti blocchi l’esistenza ma continua ad amare la vita». È questo il messaggio che Elisa Girotto interpretata da una emozionante Vittoria Puccini, lascia alla figlia Anna (Benedetta Porcaroli) nel film in uscita nelle sale il 2 gennaio “18 regali”. Un racconto commovente fin dalle prime battute in grado di appassionare e coinvolgere giovani e adulti perché tratto dalla storia vera di Elisa, una giovane donna che ha commosso il mondo quando ha scelto di lasciare 18 regali – bambole, giochi, libri, vestiti e un mappamondo con l’indicazione dei luoghi che avrebbe voluto visitare con lei – per i futuri compleanni della figlia non appena ha scoperto di avere un tumore al seno incurabile e avere poco tempo per vederla crescere.
«La grandezza di Elisa sta nel fatto che è stata capace di proiettarsi verso il futuro anzichè restare ancorata al presente: un’esperienza difficile per una persona ammalata che invece è solitamente spaventata da quello che verrà», racconta Vittoria Puccini a Donna Moderna, «Elisa supera questa paura e trova il coraggio per accompagnare la figlia, attraverso i regali e le lettere, nella sua crescita, da bambina ad adolescente fino a diventare una donna».
E l’insegnamento più grande che le lascia è proprio quello di godersi ogni prezioso minuto che la vita le dona. La pellicola 18 regali è la storia di una donna con la quale il destino è stato troppo crudele costringendola a dire addio alla figlia di appena un anno a causa di un cancro al seno scoperto in gravidanza. È la storia dell’ineluttabilità della sorte che ti spiazza sempre quando meno te lo aspetti. Di una metabolizzazione di un lutto che forse è il più difficile da superare. Ma è anche una grandissima storia d’amore tra madre e figlia fatta di coraggio e di piccoli gesti che però lasciano il segno in Anna. Elisa non può essere con lei mentre spegne le candeline e con i suoi 18 regali spera di spronarla a costruire le sue passioni e a diventare donna.
La magia del cinema consiste proprio nel riuscire a far incontrare le due donne: il giorno del 18esimo compleanno di Anna, quando le rimane solo un ultimo regalo da scartare e tanta rabbia, la ragazza decide di scappare dalla festa organizzata dal padre Alessio (Edoardo Leo) trovandosi a vagare da sola nella notte fino a farsi investire da una macchina e finire in coma. Al suo risveglio, Anna si ritrova faccia a faccia con la madre, con la possibilità di conoscerla, trascorrere del tempo insieme a lei e accumulare attimi ed emozioni da ricordare per sempre: un incidente che la sbalza metaforicamente indietro nel tempo a diciotto anni prima.
«Questo film racconta una donna che è stata grandiosa nella sua semplicità», continua la Puccini, «Ci siamo avvicinati a questa storia con grande rispetto, abbiamo parlato a lungo con il marito, abbiamo messo tutto il cuore che potevamo mettere. È stata incredibile la generosità con cui Alessio e il resto della famiglia ci ha accolti. Abbiamo visto i diari di Elisa, la lista dei regali, ci è stato permesso di entrare davvero nel mondo che dovevamo poi raccontare. Quando ho preso in mano la lista vera dei regali che Elisa ha lasciato ad Anna è stata un’emozione sconvolgente e ho percepito con esattezza l’importanza di questa eredità».
«Forse un giorno Anna, che oggi ha solo tre anni, vedrà questo film e anche se non sarà la stessa cosa, percepirà l’abbraccio di sua madre», racconta il regista Francesco Amato.