La quiete di un pomeriggio sonnolento durante il periodo delle feste di Natale, un divano, l’eco lontana e il chiacchiericcio di chi è ancora a tavola. Dal buio della stanza affiorano finalmente i primi titoli di testa che sono già una promessa di spettacolo.
Non c’è periodo più bello dell’anno che questo per mettersi a vedere film. Alcuni sono un vero appuntamento, che fanno Natale almeno quanto l’albero e le luci, altri sono delle scoperte.
Vi racconto quelli che guarderò io quest’anno.
1. Nightmare Before Christmas (1993)
È un must-see, uno di quei film che non si possono non vedere durante il periodo delle feste. Creato negli anni novanta da Tim Burton assieme al regista Henry Selick con una tecnica chiamata stop-motion, grazie alla quale si riescono ad animare dei pupazzi ripresi dal vivo, Nightmare Before Christmas è la storia di Jack Skeletron, il re della festa di Halloween che, in un momento di crisi di identità, decide di voler diventare Babbo Natale. Capolavoro assoluto, e per potenza delle immagini, e per tema: chi non ha mai desiderato di essere altro da sé?
2. La vita è meravigliosa (1946)
È forse uno dei film più famosi di sempre, di sicuro il più famoso tra i film di Natale. È la storia dell’onesto George Bailey (James Stewart) che, per una serie di circostanze, rischia il fallimento dell’azienda proprio sotto Natale. Bailey pensa di suicidarsi ma un angelo “di seconda classe”, gli mostra tutte le cose belle che ha compiuto nella sua vita. Una favola moderna, molto adatta a questi tempi bui.
3. Parenti serpenti (1992)
Una delle ultime pellicole del grandissimo Mario Monicelli, maestro della commedia all’italiana. È l’affresco corale di una famiglia italiana qualsiasi che si riunisce a casa degli anziani genitori per passare la notte di Natale, ma l’annuncio di nonna Trieste di volersi trasferire a casa di uno dei figli scatena tutti i conflitti. Dietro i formalismi e le apparenze dei soliti riti, si nasconde la ferocia delle relazioni di sangue.
4. Una poltrona per due (1983)
Ancora una favola dei giorni nostri, con i toni però della commedia. Un barbone (Eddie Murphy) e un broker (Danny Aykroyd) sono al centro di un esperimento di due ricchi proprietari di una società finanziaria: decidono di scambiargli le vite. Il broker perde tutto, il barbone diventa ricco. Solo alla fine si alleereanno per vendicarsi dei due ricchi proprietari. Eddie Murphy al meglio della sua carriera.
5. Baci e abbracci (1999)
Uno dei primi film di Paolo Virzì, tra i registi italiani più apprezzati di questi anni. Anche qui c’è una cena di Natale, quella che la famiglia Bacci ha organizzato per ingraziarsi un assessore che risolleverebbe le sorti di un fallimentare allevamento di struzzi. Ma quello che capita a casa non è l’assessore, bensì un suo omonimo in crisi almeno quanto loro, se non peggio: sta pensando di suicidarsi. Solo il calore di questa famiglia lo salverà: una specie di Monicelli al contrario, dal cinismo si passa all’umanità.
6. L’ultima risata (1924)
Un uomo imponente fa il portiere in un prestigioso albergo di Berlino, ma presto viene sostituito da un ragazzo più giovane. Viene degradato a pulire i bagni. Assieme al lavoro perde la divisa, che lo rendeva rispettato e amato anche nel vicinato di casa. Film muto del 1924, diretto da uno dei maestri dell’espressionismo tedesco, L’ultima risata è un’amara riflessione sull’identità e la società, sul fatto che la stima nei confronti di noi stessi è legata a quello che gli altri pensano di noi. Un gioiello da riscoprire.
7. Mamma ho perso l’aereo (1990)
Chi non ha mai visto le avventure del ragazzino dimenticato a casa alla vigilia di Natale dalla famiglia in procinto di trasferirsi dall’altra parte dell’America? E chi non ha mai avuto il desiderio di rivederlo più e più volte? Credo in pochissimi. In questo film c’è tutto il nostro desiderio e tutta la nostra paura della solitudine, che poi è il tema chiave del Natale e la ragione per cui molti ne sono angosciati. Merita anche il sequel.
8. Edward mani di forbice (1990)
Un altro classico, ancora una volta di Tim Burton. Edward (Johnny Depp) è un ragazzo che, al posto delle mani, si ritrova un paio di pericolose forbici. Ritrovato in un castello abbandonato da Peggy, una rappresentante della Avon, viene portato a casa sua per reintrodurlo nella vita sociale. Edward finirà per innamorarsi di sua figlia (Winona Ryder, per un certo tempo compagna anche nella vita di Depp). Indimenticabile il prima abbraccio: lei dice «Abbracciami», lui risponde «Non posso». Struggente, romantico, poetico.
9. Stanno tutti bene (1990)
Giuseppe Tornatore, regista premio Oscar con Nuovo Cinema Paradiso, ci racconta la storia di un vecchio padre, ormai vedovo (Marcello Mastroianni) che, dalla Sicilia, va in giro per l’Italia a trovare i suoi figli. La realtà è che nessuno di loro è felice come gli hanno fatto credere e uno dei cinque è addirittura sparito. Un bel film visionario sulla famiglia e le aspettative, rifatto nel 2009 in America con Robert De Niro protagonista e l’ambientazione più natalizia.