Si sono uniti, hanno lanciato brani indimenticabili, venduto 400 milioni di dischi, lasciati, ritrovati, hanno cantato insieme (in versione ologramma) dopo 40 anni di separazione. Gli ABBA sembrano essere intramontabili. Ma cosa si nasconde dietro il successo del gruppo svedese? A svelarlo è “ABBA – Storie di malinconica allegria”, libro edito da Rizzoli scritto dal giornalista e autore svedese Jan Gradvall che nel corso degli anni ha intervistato tutti e quattro i membri della band: Björn Ulvaeus, Benny Andersson, Agnetha Fältskog e Anni-Frid Lyngstad (conosciuta come “Frida”).
L’esordio e il successo degli ABBA
Il gruppo, che ha sempre mantenuto gli stessi componenti, si è formato intorno al 1972. Come riportato da Il Corriere della Sera, nel libro viene raccontato che Agnetha Fältskog e Björn Ulvaeus si erano conosciuti qualche anno prima, nel 1968, durante un concerto a cui partecipavano entrambi. Agnetha aveva appena 18 anni, Björn 23. Entrambi avevano già un notevole successo nel mondo della musica. L’incontro tra Benny Andersson (22 anni) e Frida (23) è avvenuto l’anno dopo a un festival. Björn e Benny, invece, si conoscevano e collaboravano già da alcuni anni. Ben presto i quattro formarono gli ABBA e nel 1974 iniziarono la loro incredibile carriera vincendo l’Eurofestival nel 1974 con “Waterloo”. Da allora collezionarono molti successi conosciuti e amati ancora oggi, come “Mamma mia” e “Dancing Queen”, vendendo milioni di dischi in tutto il mondo.
La fine degli ABBA
Nonostante una promettente carriera all’orizzonte, gli ABBA si sciolsero presto e proprio al massimo della celebrità. Entrambi i matrimoni dei componenti del gruppo (Björn con Agnetha e Benny con Frida) fallirono, mettendo di fatto fine alla band. Il gruppo si sciolse nel 1982. “Siamo umani anche noi, dopotutto – ha raccontato Frida all’autore del libro -. È stata una rottura dolorosa. Se non avessimo divorziato, forse avremmo potuto reggere ancora per qualche anno, ma eravamo tutti vittime dello stesso immenso dolore“.
Frida, la “piccola nazista”
Un dettaglio che colpisce del racconto fatto dal giornalista svedese Jan Gradvall riguarda i primi anni di vita di Frida. La cantante è figlia di una 19enne norvegese e di un sergente dell’esercito nazista. In Germania, la bambina veniva chiamata “piccola nazista” e per questo scappò a vivere in Svezia con la nonna. Proprio lei si accorse delle doti della nipote e la spinse a cantare. “Scoprii che ne ero capace e che mi piaceva tantissimo”, ha svelato Frida.
La rivalità tra Frida e Agnetha
Nel libro sono riportati altri dettagli inediti sulla band svedese. Viene, ad esempio, smentita la rivalità tra Frida e Agnetha, che tanto fece parlare all’epoca. “Ci siamo sempre aiutate e sostenute a vicenda, soprattutto in tour – ha raccontato Agnetha -. Se una delle due aveva il raffreddore, l’altra interveniva a sostenere un maggior carico vocale. Ci siamo sempre coperte le spalle a vicenda”. Björn, invece, aveva una passione molto forte per la corsa tanto che, durante le varie tappe dei tour, riporta il Corriere, “era solito prenotare una limousine che gli mostrasse dove correre e disegnasse percorsi di 10 chilometri tra le vie e i parchi”. Lo stesso Björn, così come Benny, non aveva un giusto rapporto con l’alcol.
La reunion degli ABBA… in versione ologrammi
Dopo ben 40 anni di separazione gli ABBA hanno fatto un regalo ai fan. Il 27 maggio 2022 la band ha tenuto un concerto al Queen Elizabeth Olympic Park di Londra, rinominato per l’occasione Abba Arena. Dei quattro componenti, però, nessuna traccia, ma solo i loro avatar. Il gruppo svedese si è infatti esibito in versione ologramma per circa 90 minuti davanti a un palazzetto completamente sold out. Nonostante questo, gli ABBA hanno più volte dichiarato di non avere nessuna intenzione di tornare a cantare insieme.