David Crosby è morto a 81 anni. Tutti ricordano la sua faccia baffuta accanto a Stills, Nash e (a volte) Young. In realtà il cantante e chitarrista è stato una vera e propria leggenda del rock americano. E’ stato uno dei membri fondatori, oltre che del citato trio, di un’altra delle più grandi band Usa degli anni ’60, i “Byrds”. Per due volte è entrato nella Rock and Roll Hall of Fame.
La notizia della morte
A confermare la notizia della morte di David Crosby è stata la moglie. Al sito di spettacolo ‘Variety’ ha spiegato che il marito è deceduto “dopo una lunga malattia” mentre era circondato dalla famiglia. “La sua eredità continuerà a vivere attraverso la sua musica leggendaria”, ha aggiunto.
Modello per “Easy Rider”
Protagonista della rivoluzione culturale degli anni ’60 e ’70, ispirò nel look e nei comportamenti il personaggio interpretato da Dennis Hopper nel film “Easy Rider”.
Fondatore dei “Byrds”
Crosby divenne una star a metà degli anni ’60 con il gruppo folk-rock The Byrds, noto per successi come “Turn! Turn! Turn!” e “Mr. Tambourine Man”.
Protagonista a Woodstock
Assieme a Stephen Stills, Graham Nash e Neil Young, David Crosby ha scritto una pagina leggendaria sul palco di Woodstock. “Almost Cut My Hair” fu l’inno della generazione dai capelli lunghi, in “Long Time Gone” piangeva l’assassinio di Robert Kennedy.
Dalla droga al diabete
Crosby subì un trapianto di fegato nel 1994 dopo decenni di uso di droghe. E’ sopravvissuto al diabete, all’epatite C e a un’operazione al cuore all’età di 70 anni
Punto di riferimento per il rock Usa
David Crosby è stato il fulcro della comunità rock di Los Angeles da cui emersero artisti come gli Eagles e Jackson Browne. Tra le prime star americane ad avvicinarsi ai Beatles, il chitarrista Usa e ha contribuito a introdurre George Harrison alla musica orientale. Nel 2019, Crosby è apparso nel documentario “David Crosby: Remember My Name”, prodotto da Cameron Crowe.