Addio a David Lynch, il visionario regista americano che diresse capolavori come Elephant Man e Mulholland Drive e una serie tv rimasta nella leggenda: Twin Peaks. Aveva 78 anni e viveva a Los Angeles.

La famiglia: «C’è un grande vuoto nel mondo»

«È con profondo rammarico che noi, la sua famiglia, annunciamo la morte dell’uomo e dell’artista David Lynch», ha annunciato la famiglia su Facebook senza fornire dettagli sulle cause della morte del regista e chiedendo il rispetto della privacy. «C’è un grande vuoto nel mondo ora che lui non è più con noi. Ma come avrebbe detto: ‘Punta gli occhi sul donut e non sul buco in mezzo‘», hanno aggiunto i congiunti alludendo al dolce fritto, tipico della tradizione americana.

La malattia polmonare annunciata la scorsa estate

Il regista, che da decenni praticava la meditazione trascendentale, era stato un fumatore incallito e tre anni fa aveva detto addio alle sigarette. Da mesi era tuttavia affetto da una malattia polmonare. Il regista aveva annunciato la scorsa estate di avere l’enfisema e che non avrebbe più potuto lasciare casa per dirigere nuovi film. Lynch aveva precisato che, «enfisema a parte», era «in ottima forma» e che non aveva «assolutamente intenzione di andare in pensione».

David Lynch, un regista di culto

Autore di dieci lungometraggi usciti tra il 1977 e il 2006, David Lynch ha firmato successi come Elephant Man (1980), film commovente su una creatura deforme dell’Inghilterra vittoriana, lo sconvolgente road movie Cuore selvaggio (1990), l’oscuro thriller Velluto Blu (1986), Mulholland Drive (2001), una lettera d’amore avvelenata a Hollywood che intreccia mistero e surrealismo. Oltre a Twin Peaks, prima serie tv diretta da un regista del grande schermo diventata presto fenomeno di culto.

David Lynch

Twin Peaks, una serie che ha cambiato la storia

E’ stata l’uscita di Twin Peaks, nel 1990, a consacrare la fama di David Lynch a livello mondiale. Allontanandosi anni luce dai canoni di telefilm e soap opera, il regista americano diede vita a una serie oscura e inquietante che conquistò il pubblico e ispirò un nuovo modo di produrre per la tv. Al centro della vicenda un’indagine di polizia sull’omicidio di una giovane studentessa liceale, Laura Palmer, nella città immaginaria di Twin Peaks. Di recente il regista aveva lavorato a Twin Peaks: The Return, un reboot in 18 puntate della serie originale, in onda nel 2017 su Showtime con al centro Kyle MacLachlan, uno dei suoi attori cult.

La complessità dell’universo di David Lynch

Aspetto snello, capigliatura ribelle e sguardo intenso, David Lynch è sempre stato una figura intrigante e inafferrabile nel mondo del cinema, oggetto di ammirazione sconfinata per i suoi fan più fedeli. Nel suo stile cinematografico si fondono psicologia, surrealismo, gusto noir e simbolismo onirico, con la comparsa di temi ricorrenti come il concetto del doppio e l’eterna battaglia interiore tra il bene e il male.

I matrimoni e la relazione con Isabella Rossellini

Nato nel 1946 a Missoula nel Montana, nel nord-ovest degli Stati Uniti, David Lynch è stato sposato quattro volte. Negli anni ’80 aveva avuto una relazione sentimentale con Isabella Rossellini: l’attrice aveva recitato sia in Velluto blu che in Cuore selvaggio.

David Lynch

Premi e riconoscimenti

Numerosi i premi conquistati da David Lynch nel corso della sua carriera. Dalla Palma d’oro al Festival di Cannes nel 1990 per Cuore selvaggio, al premio alla miglior regia sulla Croisette nel 2001 per Mulholland Drive, dal leone d’oro alla carriera alla Mostra di Venezia (2006) fino all’Oscar sempre alla carriera nel 2020.

Regista e pittore: mille volti di David Lynch

Artista complesso e proeiforme, David Lynch non è stato soltanto un grande regista, sceneggiatore e produttore, ma anche un pittore, interessandosi anche alla litografia, alla fotografia e alla musica. Tutto questo è confluito nel suo complesso e affascinante universo cinematografico.