Addio a Shelley Duvall, attrice americana nota soprattutto per la sua interpretazione al fianco di Jack Nicholson in Shining di Stanley Kubrick. La Duvall è mancata giovedì nella sua casa in Texas a causa di complicazioni dovute al diabete.
Diversi anni prima della sua scomparsa, Shelley aveva parlato pubblicamente dei suoi problemi di salute, sia fisici che mentali. “Sono molto malata. Ho bisogno di aiuto”, aveva detto nel 2016 durante un talk show.
La dedica del compagno di Shelley Duvall
“La mia cara, dolce, meravigliosa compagna di vita e amica ci ha lasciato. Troppa sofferenza ultimamente, ora è libera. Vola via, bellissima Shelley“, ha scritto il compagno di vita di Shelley, Dan Gilroy, dando la notizia della morte dell’attrice a The Hollywood Reporter.
Il suo talento scoperto da Robert Altman
Shelley Duvall nacque il 7 luglio 1949 a Fort Worth, Texas, la maggiore di quattro figli. La sua carriera nell’industria dello showbiz iniziò negli anni ’70 quando incontrò Robert Altman mentre stava girando Anche gli uccelli uccidono. Con il grande cineasta americano girò pellicole come I compari (1971), Thieves Like Us (1974) e Nashville (1975). Fino alla sua grande occasione, nel 1977, quando interpretò Mildred ‘Millie’ Lammoreaux nel thriller, sempre di Robert Altman, Tre donne che le fece guadagnare il premio come migliore attrice al Festival di Cannes e una nomination ai BAFTA. Lo stesso anno, Shelley ebbe un ruolo minore nel film di Woody Allen Io e Annie.
Sempre con Altman, Shelly interpretò il ruolo di Olivia Oyl, la fidanzata di Popeye, nel film che lanciò Robin Williams al cinema.
L’inquietante ruolo di Wendy in Shining
A regalare a Shelley Duvall fama mondiale fu il ruolo di Wendy Torrance in Shining nel 1980, basato sull’omonimo romanzo di Stephen King. La sua scioccante interpretazione accanto a un inquietante Jack Nicholson e il suo tormentato rapporto di lavoro con Stanley Kubrick furono oggetto di discussione per decenni dopo le riprese. Nel 2021, l’attrice ha rilasciato una rara intervista sul suo lavoro al fianco del regista e sulla pressione fisica psicologica cui fu sottoposta durante le riprese di alcune delle scene più strazianti del film. È stato riferito di ferite alle mani per aver stretto una mazza da baseball dopo aver ripetuto continuamente una scena e si è detto che abbia perso i capelli a causa dello stress.
Il lavoro estremo sul set con Stanley Kubrick
L’esperienza sul set di The Shining ha segnato profondamente l’attrice nel bene e nel male. Stanley Kubrick la mise a dura prova per interpretare la parte in cui è la moglie dello scrittore Jack Torrance (Jack Nicholson), la cui sanità mentale si deteriora mentre è isolato con la sua famiglia come custode fuori stagione dell’Overlook Hotel. “Quel film è stato un inferno. – aveva dichiarato l’attrice – Se Kubrick non l’avesse diretto come ha fatto, se non avesse fatto tutto con forza e crudeltà, immagino che non sarebbe venuto fuori come è stato.”
Nel 1981 l’attrice raccontò a People che il lavoro, durato 13 mesi, fu estenuante e che il regista la fece “piangere 12 ore al giorno per settimane intere”. “Non darò mai più così tanto. Se volete soffrire e chiamarla arte, fate pure, ma non con me”. Nella scena più famosa, il personaggio di Nicholson minaccia quello di Duvall con un’ascia: secondo quanto riferito, ha richiesto 127 riprese per soddisfare Kubrick.
In un’intervista tratta dal documentario Stanley Kubrick: A Life in Pictures (2001), la Duvall ha chiarito: “Lui può fare delle cose piuttosto crudeli quando sta filmando, a volte mi è sembrato che il fine giustificasse i mezzi. Non cambierei l’esperienza per niente al mondo. Perché? A causa di Stanley. Ed è stata un’esperienza affascinante e istruttiva. È stato un lavoro così intenso che penso ti renda più intelligente, ma non vorrei riviverlo di nuovo“.
Ruoli minori per Shelley Duvall fino agli anni 2000
Durante gli anni ’80, Shelley Duvall ha lavorato come produttrice in numerosi programmi TV e nel 1988 ha fondato la sua società di produzione Think Entertainment. Ha continuato a lavorare negli anni ’90 in film per bambini e rivisitato le sue radici horror con un ruolo minore in Tale of the Mummy (1998) e in Il mistero del quarto piano (1999). Negli anni 2000, la Duvall ha interpretato ruoli minori fino ad abbandonare definitivamente la recitazione nel 2002 per ritirarsi nella sua residenza presso la contea di Texas Hill. Dopo vent’anni di assenza dalle scene, nell’ottobre 2022 fu annunciato che la Duvall sarebbe tornata a recitare in The Forest Hills, un film horror-thriller indipendente scritto e diretto da Scott Goldberg e interpretato da Edward Furlong, Chiko Mendez e Dee Wallace. E’ stata proprio questa l’ultima interpretazione dell’attrice.