Con Stanotte a Firenze, viaggio tra le meraviglie del capoluogo toscano, Alberto Angela ha sfiorato il 20% di share. «Tutto questo con un programma di cultura!» ha esultato il conduttore sulla sua pagina Facebook. «Cioè mostrando e parlando di quadri, sculture, architetture e storie del ’400 e ’500». E di sicuro quest’estate i fan continueranno a seguirlo a Ulisse – Il piacere della scoperta, ormai un cult di RaiTre. Ma perché piace tanto? Siamo andati a caccia dei suoi segreti.
La passione segreta
Alberto Angela è nato a Parigi, città che gli è rimasta nel cuore. 54 anni, sposato da 23 con Monica, ha 3 figli: Riccardo, Edoardo e Alessandro. Fa molto sport (con una predilezione per il nuoto) e mangia “bio” (ma ha un debole per il tiramisù). Dopo la laurea in Scienze naturali (il voto? 110 e lode, ovviamente), ha iniziato i viaggi alla scoperta di popoli e culture lontane, dall’Africa all’Himalaya.
L’eredità paterna
Dietro un grande figlio, si sa, c’è un grande padre. Piero è il decano della divulgazione scientifica in tv e Alberto ha seguito le sue orme «ma solo da adulto: ci siamo incontrati come colleghi, quando lui era già noto e io iniziavo il mio lavoro di antropologo» confessa lui. «A differenza del papà, che ha un’impostazione più “cattedratica”, Angela Jr. punta su un linguaggio moderno, che guarda alle nuove tecnologie» commenta il critico televisivo de La Stampa Alessandra Comazzi.
Il segreto del successo
«Alberto Angela ha la capacità di mettersi in prima persona dentro i fatti che racconta, e il pubblico lo sente» osserva la giornalista de la Stampa Alessandra Comazzi. «Negli anni, ha capito che quello che conta sono le storie, per questo crea ogni volta una narrazione densa ma mai noiosa, accessibile ma non superficiale. E sa essere pop: i suoi format sono ispirati al film Una notte al museo con Ben Stiller».
Il sex appeal
Perché le donne hanno un debole per lui? «Ha un’aria consapevole e rassicurante» sostiene la giornalista televisiva Alessandra Comazzi. «È il genere di uomo che ci fa pensare: con lui possiamo sempre imparare qualcosa di nuovo». Il fascino del “professore” colpisce ancora.
Le imitazioni
È un cult quella di Neri Marcorè, che non sta fermo un attimo mentre vaga tra i dinosauri o per la foresta amazzonica. «Il continuo camminare di Angela è un marchio di fabbrica» nota il critico Alessandro Comazzi. «I neuroscienziati hanno stabilito che un conduttore “in movimento” cattura di più il telespettatore». Non a caso su Facebook esiste il gruppo L’ipnotico gesticolare di Alberto Angela, con oltre 18.000 iscritti.
Il lato “oscuro”
Incredibile, ma vero: persino un bravo ragazzo come lui sa essere cattivo. Quando qualche settimana fa Che tempo che fa di Fabio Fazio ha sforato di 45 minuti, costringendo Ulisse ad andare in onda più tardi, Angela si è vendicato: ha mandato in onda i tweet dei telespettatori infuriati per il ritardo. Cosa dicevano? «Dateci Alberto Angela!». Lui è sempre pronto.
Nel video qui sotto alberto Angela racconta Stanotte a Firenze