Che succede se Alberto Angela, il principe della cultura in tv, racconta una delle sovrane più famose di sempre? Arriva il libro Cleopatra. La regina che sfidò Roma e conquistò l’eternità (HarperCollins-Rai Libri): 444 pagine appassionanti che ci trasportano come per magia nel palazzo reale di Alessandria. E ci fanno capire perché questa donna è entrata nel mito.
Intelligente e audace
Cleopatra nasce tra il 69 e il 70 avanti Cristo. Le mani bucate del padre Tolomeo hanno ridotto l’Egitto a una provincia romana. «Lei è educata per diventare regina» spiega Alberto Angela. «I migliori intellettuali le insegnano le lingue e la retorica. Impara anche i segreti di astri, medicine e veleni, tanto che pare scrivesse libri su questi argomenti». A 18 anni sale sul trono: è arguta, diplomatica. E bellissima: minuta (è alta 1 metro e 55), sfoggia forme sinuose, occhi profondi e profumi che inebriano. Usa la propria sensualità per attirare gli uomini, ma poi li fa capitolare con intelligenza e audacia. Lo fa con Cesare, cui dà un figlio, Cesarione. E quando il condottiero viene ucciso, invece di piangere mesi come le vedove dell’epoca, riorganizza il regno, mette Cesarione sul trono e cerca alleanze a Roma, con Antonio e Ottaviano.
Sensuale e indipendente
Con Antonio vive una delle più grandi storie d’amore mai narrate. «Lo raggiunge in barca seminuda, eccentrica e provocatoria come Lady Gaga, lo porta in luna di miele, lo rende padre, lo aiuta a conquistare l’Oriente. Lei guida, unica donna tra migliaia di uomini, eserciti e navi. Non solo: usa la propaganda, investendo se stessa e Antonio di ascendenze divine». Ma quando Ottaviano li sconfigge lei, pur di non essere umiliata dal nemico, si uccide. «La sua modernità ha cambiato la storia» conclude Angela. «Alla base del suo successo c’è una mentalità indipendente, inconcepibile per le contemporanee. Si è detto che Cleopatra abbia conquistato Roma seducendone i condottieri. Invece è stata sconfitta come regina, ma ha vinto come donna. Chi le assomiglia oggi? Come lei, non c’è nessuna».