Dall’inizio dell’intervista è passata più di un’ora e in teatro fa un caldo massacrante. Ale e Franz, in bermuda e infradito, chiedono un bicchiere d’acqua e un succo di frutta. «Lo sai che Donna Moderna è la rivista preferita della mia fidanzata?» sbotta Franz. «Per questo abbiamo deciso di farti una confessione… L’anno prossimo io e Ale ci separiamo». Per poco la Coca-Cola non mi va di traverso: «Cosa?». Pausa, c’è bisogno di una pausa. Anzi, di ricominciare da capo. Ale è quello robusto e un po’ “spennato”: all’anagrafe Alessandro Besentini, 34 anni. Franz è quello magro con i capelli neri, ovvero Francesco Villa, anni 38.
In primavera hanno mandato in delirio i telespettatori di Zelig con la gag dei due sulla panchina: uno che legge il giornale (Ale) e l’altro che puntualmente gli rompe le scatole (Franz). Adesso stanno facendo ridere le platee teatrali di tutta Italia con il loro tour. In occasione dell’anteprima a Longiano, vicino a Cesena, noi li abbiamo incontrati. E, seduti su una panchina, loro ci hanno annunciato la separazione.
Partiamo dal “fidanzamento”, però. Chi erano Alessandro Besentini e Francesco Villa prima di diventare Ale e Franz?
Franz: «Io ero uno studente svogliato di Economia e commercio, facevo volontariato con i disabili e avevo l’hobby della recitazione».
Ale: «Io mi sono fermato alla terza media. Poi tre anni da idraulico e sette da tornitore. Una faticaccia. Però ho accumulato un bel po’ di contributi» (ride, ma si interrompe bruscamente).
Ricordate il vostro primo incontro?
Franz: «Eccome! Eravamo al Centro teatro attivo di Milano, nel 1994. Apro una porta e… bam… mi trovo davanti lui. “Ma che faccia ha questo qui?” ho pensato. Pochi giorni dopo ci siamo trovati a casa mia per scrivere il primo testo: una canzone demenziale».
E poi?
Franz: «E poi sono arrivati gli spettacoli nei locali. Guadagnavamo 70 mila lire in due, più la cena».
Anni duri?
Ale: «Sì, ma ci andava bene così. Mio nonno diceva: “Spendo meno a comprarti un abito firmato che a portarti al ristorante”. Aveva ragione» (ride per qualche secondo, poi smette di colpo).
Il “matrimonio” con il successo è arrivato sul palco di Zelig grazie ai killer Gin e Fizz. Come sono nati?
Ale: «Sia io sia Franz amiamo i romanzi noir: sono pieni di tipi loschi che parlano di omicidi come se fossero noccioline. Abbiamo solo reso più assurdi i loro discorsi».
E i due sulla panchina da dove sono saltati fuori?
Franz: «Hai presente quando sei sull’autobus o in fila al supermercato e ti trovi davanti uno che ti fissa?» (guarda Ale).
Ale: «Ehi tu, cosa vuoi?» (fa l’infastidito).
Franz: «Perché, non posso guardarti?» (fa lo svampito).
Ok, ho afferrato il concetto. A Zelig avete lavorato prima con Michelle Hunziker poi con Vanessa Incontrada. Chi preferite?
Franz: «Difficile rispondere, sono tutte e due bravissime».
Non farete mica i diplomatici…
Ale: «Io me le farei tutte e due (ride, poi si ferma all’improvviso). Mi raccomando, scrivi che sto scherzando, altrimenti chi la sente Giovanna».
Giovanna? Chi è Giovanna?
Ale: «La mia compagna. Abbiamo due figli: Giovanni, 6 anni, e Filippo, 3».
E tu, Franz, sei single?
Franz: «Ma se prima ti ho detto che la mia fidanzata legge Donna Moderna!».
Colto in flagrante…
Franz: «Si chiama Annina, è il mio punto di riferimento. Stiamo insieme da tre anni… Ci manca un figlio, ma arriverà» (risponde tutto d’un fiato).
È vero che sei molto religioso?
Franz: (serio). «Sì, prego ogni giorno e vado in chiesa appena posso. Il mio idolo è San Francesco: si è battuto per la pace e per i poveri, è stato un vero rivoluzionario… Ma che fine ha fatto Ale?» (Ci giriamo e lo vediamo assorto nella lettura di Donna Moderna).
Ale: «Sto guardando la foto di questa ragazza: che bei piedi…» (sospira).
Franz: «Anche questi ti piacciono?» (si toglie l’infradito, alza il piede destro e sventola il pollicione ridendo).
Mi rivelate qualche “chicca” del vostro tour?
Ale: «Presentiamo due personaggi nuovi: io sono un rapinatore col maglione a collo alto, Franz è il rapinato. Ma le battute sono sempre demenziali… È il nostro stile».
Per esempio?
Ale: «Questa è una rapina» (fa finta di puntare un’arma sul petto di Franz).
Franz: «No, casomai questa è una pistola» (ridiamo tutti e tre).
In questi 11 anni vi siete mai mandati a quel paese?
Franz: «È capitato, sì. Anche se ormai siamo come marito e moglie. Quando dico una cosa, so già quello che mi risponderà lui. E viceversa» (si sporge verso Ale e gli manda un bacino con la mano).
Allora stavate scherzando quando avete detto che vi separate!
Franz: «Questa è l’ultima tournée che facciamo insieme, scrivilo pure… Il prossimo anno ci lasciamo».
Ale: «Nel frattempo, però, ci piacerebbe lavorare un’altra stagione con la banda di Zelig. E girare un altro film, una commedia comica come La terza stella, uscita a marzo. Poi vediamo cosa succede».
Insomma, vi mollate sul serio…
Franz: «Noi lo abbiamo detto. Chi ci seguirà lo scoprirà» (Ale ride, poi di nuovo si blocca di colpo).
Scusa, ma perché quando ridi ti fermi improvvisamente?
Ale: «Non lo so, rido sempre così…».
Ale e Franz
Alessandro Besentini, in
arte Ale, è nato l’11 maggio 1971 a Milano. Prima di
fare l’attore ha lavorato come idraulico e come tornitore. Anche Francesco Villa, in arte Franz, è nato nel capoluogo lombardo, il 29 gennaio 1967. Per il palcoscenico ha
lasciato l’università poco prima
di laurearsi in Economia e commercio. Ale e Franz si sono incontrati nel 1994 al
Centro teatro attivo di Milano.
E da allora non si sono più lasciati. Entrambi sono fidanzati. Ale ha anche due figli:
Giovanni, 6 anni, e Filippo, 3.
I loro successi
Ale e Franz debuttano a teatro nel 1995. Nel 1997 sbarcano in tv al Pippo Chennedy Show, ma il vero successo lo conquistano nel 1999 grazie a Zelig. Insieme hanno scritto due libri, …e Larry? È morto (Rizzoli) e È tanto che aspetti? (Mondadori), e girato un
film, La terza stella. Sono in tournée fino al 29 luglio (a sinistra, lo show):
il calendario è su www.aleefranz.it.